Matteo SIMONE
Ce l’ha fatta Marinella Satta a trasformare il suo sogno in realtà, con impegno, determinazione e crederci tanto con l’aiuto di tanti supporter.
E’ entrata nel guinness dei
primati correndo la maratona Rimini palleggiando con due palle da basket in 6h31’.
Ecco la sua
testimonianza: “E’ stato un po' faticoso perché non abituata a palleggiare per
molte ore, dopo km 21 avevo una mezza intenzione di continuare con un solo
pallone, però a km 25 avevo i ragazzini che mi aspettavano con pallone da
basket, per correre con me circa 1,5km, non potevo deluderli, quindi km dopo
km, si è riusciti ad arrivare al traguardo. Pensavo di farla in meno tempo,
però mi sentivo stanca, quindi ho preferito farla più tranquilla, alternando
corsa e cammino e recupero, per poter arrivare al traguardo, soddisfatta.”
L’ha fatto soprattutto
per non deludere i bambini, era quello che aveva deciso di fare tempo fa con la
seguente dichiarazione: “Non posso deludere i bambini, cercherò di fare del mio meglio e cercherò
di fare la maratona con 2 palloni. Ho già iniziato gli allenamenti con 2
palloni. Penso di potercela fare, non faccio previsione del tempo, credo di
potercela fare entro le 5h30’ ore. Ho fatto domanda per un eventuale guinness,
a livello femminile mi risulta che nessuna donna l'abbia fatto. Quello
femminile palleggiando con 1 palla, per il momento è ancora mio, con 4h28’.”
Marinella ha fatto dello sport l’essenza della vita fino ad arrivare ad
indossare la maglia azzurra della Nazionale: “Quando
giocavo a basket, non mi sono mai sentita inferiore a nessuno, ho sempre
osato, mi sentivo una vera atleta. Anche quando ho iniziato a correre, non ho
mai avuto paura delle avversarie, non mi sono mai sentita inferiore a nessuna,
l'avversaria peggiore ero me stessa. Ero talmente convinta di ciò che
facevo, con molta naturalezza, che osavo molto, però sperperavo parecchie
energie.”
Marinella
nello sport ha trovato la cura, la risoluzione di qualsiasi problema: “Quando
giocavo o correvo, riuscivo ad estraniarmi da tutti gli eventuali problemi. Mi
passava tutto, sana come un pesce (pur avendo la febbre a 39-40, quando avevo
partita, come d'incanto mi autoconvincevo di stare bene). Dopo 46 anni di
attività (ho iniziato a giocare a basket nel lontano 1969 e a correre nel 1977),
mi fa ancora stare bene fare attività fisica, a prescindere dal risultato.”
La
filosofia di Marinella è un passo alla volta senza fretta ed è stato così che
un palleggio alla volta è arrivata fino al traguardo: “Non pensare troppo alla
fatica. Un passo alla volta, si arriva al traguardo.”
Le
persone si sorprendono a vederla nelle sue imprese straordinari e fuori dal
normale, ecco alcuni aneddoti: “Quando ho corso la 24 ore su tapis roulant,
durante il festival fitness di Torino, le persone non pensavano che sarei
riuscita nell'impresa, oppure quando ho corso la maratona di Napoli,
palleggiando, diluviava, la tentazione del ritiro era forte, molti napoletani,
erano convinti del mio ritiro, però mentalmente mi autoconvincevo di correre
una 24 ore, piano piano arrivai all'arrivo. Non mi ritirai per il mio grande
orgoglio e non volevo deludere gli organizzatori, visto che mi avevano
invitato. Però anche alla maratona di New York (chiaramente corsa
palleggiando), ho avuto un grandissimo tifo dai concorrenti stranieri e
italiani.”
Piano
piano è la tattica vincente di Marinella.
Un po' di
tempo fa chiesi a Marinella quale poteva essere un suo sogno raggiungibile ed
ora si è arrivato dopo tante difficoltà avute durante gli allenamenti e la
preparazione mirata a portare a termine questa impresa, perfino i palloni da basket
non reggevano tanti chilometri di palleggiamento, a detta di Marinella si
sgonfiano, ma è riuscita ugualmente nella sua impresa, ecco cosa diceva tempo
fa:
“Già il fatto di continuare a praticare lo sport, nonostante i miei bei 58
anni, è una grandissima soddisfazione. Forse non me ne rendo conto, però,
se vado a vedere la mia carriera sportiva, sono riuscita a fare tantissimi
risultati. La maratona, correre 12-24 e 48 ore su tapis-roulant, correre la
maratona palleggiando, aver corso i 2000 siepi, senza aver mai provato le siepi,
durante i world master game di Torino del 2013, e fare pure il record italiano
dei 2000 siepi è una grande soddisfazione. Aver rappresentato l'Italia ai
campionati mondiali della 24 ore e la 100km per ben 8 volte. Essere riuscita a
correre la 6 giorni. Prossimo obiettivo, correre con 2 palloni. Sicuramente
correrò la maratona di Rimini del 17 aprile. Ho avuto un invito da un amico di
correre la maratona di Roma del 10 aprile, con 2 palloni. Ci sto pensando se
partecipare o meno. In genere recupero, anche se sono così vicine. Un altro
obiettivo è provare a correre una 10 giorni. Aspetto l'occasione buona.”
E
domenica 17 aprile a Rimini Marinella è entrata nel guinness dei primati
correndo la maratona palleggiando con due palloni da basket.
Marinella è menzionata nei seguenti libri:
“Correre con la mente. Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni", pubblicato da Progetto Cultura.
“Sogni olimpici. Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà”, edito da Aracne Editrice. Presentazione: Isabel Fernandez. Prefazione: Sonia De Leonardis.
"Lo sport delle donne", edito da Prospettiva Editrice.
“Sport, benessere e performance”, edito da Prospettiva Editrice, dove Marinella descrive i suoi tanti sogni che sono già divenuti realtà “Già il fatto di continuare a praticare lo sport è una grandissima soddisfazione. Forse non me ne rendo conto, però, se vado a vedere la mia carriera sportiva, sono riuscita a fare tantissimi risultati: la maratona, correre 12-24 e 48 ore su tapis-roulant; correre la maratona palleggiando; aver corso i 2˙000 m siepi senza aver mai provato le siepi; durante i World Master Game di Torino 2013, e fare pure il record italiano dei 2˙000 m siepi è una grande soddisfazione. Aver rappresentato l’Italia ai Campionati Mondiali della 24 ore e la 100 km per ben 8 volte. Essere riuscita a correre la 6 giorni.” Inoltre, Marinella racconta la gara della vita: “Forse quando ho vinto la 15^ edizione della Stratorino”.
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