A pochi giorni dalla partenza della maratona, l’atleta non
può far altro che fare il punto delle sue condizioni in base ai test di
allenamento e alle sue percezioni di benessere fisico/mentale.
Questa è la volta buona per non fare errori, per esempio:
- non partire troppo veloce rispetto alle proprie
potenzialità di prestazione per evitare la solita crisi del dopo 30/35 km, in
questo caso il suggerimento è di immaginare di percorrere una competizione di
37 km e 197 metri, considerando altri 5 iniziali di riscaldamento ad una
andatura di una decina di secondi al km più lenti del ritmo gara in modo da
evitare di correre i primi km ad una velocità troppo sostenuta rispetto al
ritmo prefissato, perché il sentirsi freschi e l’adrenalina in circolo invitano
a strafare. Si sa che la partenza ad una velocità superiore a quella prefissata
brucia subito le riserve di zucchero e il grasso diventa il carburante ma non è
altrettanto redditizio.
- Un altro errore frequente è rischiare la disidratazione,
a causa della mancanza di sete durante la prima parte di gara e il non voler
sforzarsi a bere per non perdere secondi ritenuti preziosi o per evitare di
inciampare nei pressi dei tavolini del ristoro o nel non rischiare di perdere
il gruppo di amici che hanno lo stesso ritmo di corsa. Un consiglio potrebbe
essere nell’allearsi dall’inizio con un altro atleta che ha più o meno la
stessa andatura di gara e decidere di alternarsi nel recuperare bevande ai
ristori.
- Altro errore che in genere potrebbe incorrere il
maratoneta è un ritmo non costante, può capitare che si viene superati e allora
si cerca di seguire l’altro ad una velocità che anche se è leggermente
superiore, alla lunga fa pagare le conseguenze.
- Altro errore è di partecipare alla competizione anche se
non ci si sente preparati, e questo perché si e già organizzato il viaggio, si
sono presi degli impegni, ecc., il rischio è di farsi del male, pertanto si fa
sempre in tempo a rinunciare rimettendoci anche qualche soldo ma, in compenso,
si preserva la propria salute nonché la propria forma fisica in modo da potersi
preparare per una successiva competizione. Se non si è pronti si può anche
valutare di optare per un test di distanza minore ma importante per una
successiva maratona, tale distanza potrebbe essere tra i 21km 97 metri e i
25/35 km, in considerazione anche del fatto che ci sono poche gare di distanze
intermedia tra mezza e maratona.
Quindi, riepilogando, il suggerimento è di visualizzare,
soprattutto ad inizio gara di partire con il freno a mano tirato e rilasciarlo
un po’ per volta, cercare di avere la sensazione di correre con il freno a mano
leggermente sollevato in modo da non bruciare eccessivamente benzina già dai
primi km.
Questi suggerimenti non costano niente, sono semplicemente
delle proposte di piccoli cambiamenti che a qualcuno potrebbe essere utile,
potrebbe fruttare una migliore prestazione. Non so se ne farete buon uso perché
poi ognuno ha la sua testa
Psicologo,
Psicoterapeuta
380-4337230 - 21163@tiscali.it
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