Matteo Simone
Vincenza ora sta girando il mondo attraverso i social network e continua a correre nel cuore e nella mente di tanti runner ed ultrarunner:
“Io vado avanti grazie a loro. Mi chiamano tutti,
atleti, amici, ho l’appoggio e il sostegno della FIDAL, il Presidente Malagò. Tante persone, attraverso
internet, mi stanno vicino, anche gente che non conosco personalmente. Ho il
supporto di tante persone, sono viva grazie a loro. Quando mi sto per ‘spegnere’
mi arriva un messaggio, una telefonata, mi vengono a trovare...ci sono loro, con i loro
gesti, che mi ridanno la voglia di vivere, reagire e continuare a lottare. È una grande famiglia.”
Vincenza è in una botte di ferro dal
punto di vista del sostegno e supporto da parte di tanti che sposano la sua
casa attraverso gesti solidali e segnali di presenza con diverse modalità.
Anche gli organizzatori della gara di Torino del 29 Maggio 2016, la città dove vinse la maratona che le permise di partecipare alle olimpiadi di Pechino, hanno deciso di devolvere l’intero ricavato per la causa Sicari.
Vincenza si sta spegnendo ma è
determinata a continuare a lottare con quelle poche forze che ancora le
rimangono ma che riescono a sensibilizzare l’opinione pubblica:
“Ho sempre
donato a Telethon e alla ricerca, mandando sms come tanti in Italia. Mai avrei
pensato che un giorno sarei stata io in quelle condizioni e necessità di aiuto.”
Un grande cuore ed una elevata
sensibilità dimostrano di avere i runner e gli ultrarunner, se una di loro ha
un problema, basta dar voce al problema e si cerca di trovare una soluzione e
tante possono essere le soluzione ma il fine è unico aiutare Vincenza che per
il momento sta male, di un male che appare raro, quasi inspiegabile dalla
medicine e richiede ulteriori accertamenti e cure adeguate possibilmente
all’estero come spesso avviene.
Vincenza arrivava a fare 220km a
settimana per preparare una maratona, ora altri corrono per lei,
ultramaratoneti hanno corso 280km in due giorni facendola correre nelle loro menti
e nei loro cuori, raccogliendo fondi per la sua causa.
“Forza
Vincenza, trasforma l'impossibile in possibile”.
“Con
te, per te, per non mollare”.
“Coraggioooooo...
tante piccole gocce d'acqua formano un oceano!!! Non mollare Vincenza!”
“Sembra
sempre impossibile farcela. Finché non ce la fai. Non mollare mai.”
A Vincenza piaceva allenarsi,
gareggiare, dare il massimo, allenarsi duramente per ben figurare per se stessa
ma anche per un ritorno di immagine della nazione Italia. Ma da qualche anno ha
iniziato ad avere segnali di stanchezza, di astenia, è risultata affetta da una
malattie neurodegenerativa: “Soprattutto mi manca la vita. Mi manca la corsa, per la quale vivevo e non consideravo
solo una professione; mi mancano gli amici e allenarmi tutti i giorni al campo.
Mi manca poter vivere una vita normale.”
Anche gli organizzatori della gara di Torino del 29 Maggio 2016, la città dove vinse la maratona che le permise di partecipare alle olimpiadi di Pechino, hanno deciso di devolvere l’intero ricavato per la causa Sicari.
Si parla di Vincenza sicari nel libro Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti – 8 ottobre 2018 di Matteo Simone (Autore).
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
Nessun commento:
Posta un commento