Fino
a qualche anno fa Vincenza Sicari era sui giornali ed in televisione per le sue
performance, per le sue vittorie, per rappresentare l’Italia in competizioni
Internazionali indossando la maglia azzura, era un onore per l’Italia schierare
nella sua squadra una donna del calibro di Vincenza Sicari capace di ben
figurare alle varie competizionii europee, mondiali, olimpiche nelle varie
specialità dell’atletica dal mezzofondo alle distanze più lunga la maratona che
prevede impegno, sacrificio, dedizione.
A
Vincenza piaceva impegnarsi per questo, piaceva allenarsi, gareggiare, dare il
massimo, allenarsi duramente per ben figurare per se stessa ma anche per un
ritorno di immagine della nazione Italia.
Ma
ora, da qualche anno ha iniziato ad avere segnali di stanchezza, di astenia,
è risultata
affetta da una malattie neurodegenerativa, ma le varie analisi, le varie diagnosi,
le varie cure non portanto a risultati significativi, c’è una specie di muro
dove si va a sbattere, pare che i
medici non vanno oltre, vuoi perché non sono abituati ad avere a che fare con
una malattia considerata rara, vuoi perché non ci sono disponibilità economiche
necessarie alle sue cure.
Ma
Vincenza abituata a superare i muri delle maratone del 30-35 km insiste e non molla, ed ogni
volta le tocca superare il muro dei medici, degli ospedali che inizialmente
l’accolgono ma poi non hanno risposte certe.
Che dire,
posso solo auspicare che ci sia più onestà, bontà, umiltà,
disponibilità da parte della classe medica, ed augurare a Vincenza di non mollare nella speranza che si trovi una
strada più risolutiva della sua problematica.
Segnali di vicinanza da parte dell’opinione pubblica
ci sono, da parte della FIDAL anche, da parte dei mass media e soprattutto
runner ed ultrarunner si stanno mobilitando attraverso tante iniziative,
raccogliendo fondi attraverso la rete del dono come hanno fatto gli organizzatori
della gara più lunga di Europa la Milano San Remo di 280km
dall'8 al 10 Aprile, per
poterla aiutare oltre ai pensieri positivi, oltre che a pregare per lei, oltre
che ad inviarle messaggi solidarietà, presenza, è possibile fare una donazione http://bit.ly/1Uc4nWw una sfida
nella sfida come dicono gli organizzatori.
Ecco
alcuni messaggi da parte dei suoi donatori http://www.retedeldono.it/it/progetti/associazione-sportiva-dilettantistica-spirito-ultra/vincenza-non-mollare
:
“Ciao campionessa! Io sto lottando contro un tumore e
so quanto è importante l'appoggio della famiglia e degli amici. Il fatto di
lottare al tuo fianco mi ha motivato ancora di più!”
“Cara Vincenza, all'insensatezza della malattia e della
sofferenza che vivi, posso rispondere solo con la preghiera e un piccolo
contributo. Forza!”
“Vincenza, non mollare! Voglio rivederti sui campi gara come
quando ci siamo conosciute da ragazzine.”
“Vincenza sei nei nostri cuori e tutta la nostra squadra è
con te per urlare a gran voce #vincenzanonmollare !!!! Goooooooooooooooo!!!!!”
“Ciao Vincenza questa è sicuramente una durissima gara ma
lottiamo tutti per vincerla insieme a te!!!!Sabato correrò l'ultima frazione
della Milano Sanremo e sarai con me!I”
“Forza Vincenza, vinci anche questa.”
“Tieni duro !! siamo con te !! La corsa è la più grande e
potente rete di solidarietà.”
“Forza #vincenzanonmollare crediamo in te, sei tu la nostra
forza.”
“Vorrei fare di più, vorrei anche abbracciarti, stringerti ed
accarezzarti, vorrei farti comprendere quanto questa storia non è solo la tua
ma anche la mia e quella di tanti altri.”
“Perché tu torni a farci sognare !!!”
“Noi atleti della Ultra Milano-Sanremo siamo con te! Vincenza
non mollare!!!”
“#vincenzanonmollare tutti uniti per aiutarti!”
Vincenza arrivava a fare 220km a settimana per preparare una maratona,
ora altri corrono per lei, ultramaratoneti che corrono 280km in due
giorni facendola correre nei loro pensieri e nei loro cuori e raccogliendo
fondi per aiutarla nel suo male, nella sua sofferenza.
Anche gli organizzatori della gara di Torino del 29
Maggio, la città dove vinse la maratona che le permise di partecipare alle
olimpiadi di Pechino, ben figurando, hanno deciso di devolvere l’intero
ricavato per la causa Sicari.
Matteo SIMONE
www.psicologiadellosport.net
380-4337230 - 21163@tiscali.it
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