Siate flessibili come una canna, che quando il vento é forte sa piegarsi ma
non si spezza (Frederic Lenoir, L’anima del mondo, Bompiani, Milano, 2015)
Si definisce resilienza la capacità di
resistere alle frustrazioni, agli stress, in generale alle difficoltà della
vita. La resilienza permette la ripresa dopo un evento traumatico, dopo un infortunio,
dopo una sconfitta. La persona resiliente possiede propensione a ricercare
strategie creative di fronte alle difficoltà. Di fronte alle difficoltà si
studia, ci si documenta, ci si informa su cosa fare, come fare, a chi rivolgersi
e ci si impegna per questo, per recuperare, per ripartire, per aggiustare il
tiro, per essere protagonista, per riuscire nell’impossibile.
Coltivate
la perseveranza, vale a dire la pazienza nel lavoro e negli sforzi. Agite con
costanza fino all’obiettivo che vi siete prefissati e non cedete al minimo
ostacolo o scoraggiamento (Frederic Lenoir)
Sergio Mazzei, Direttore dell’Istituto Gestalt e
Body Work, afferma nel mio testo Sviluppare la resilienza, che:
“Evidentemente il senso della resilienza in buona sostanza equivale all’avere
coraggio, all’insistere nel raggiungere il proprio scopo e dunque al non
sottrarsi alla propria esperienza, qualunque essa sia, al non censurare o
negare la propria verità, allo stare con il proprio dolore e impedimento, al
tener duro anche se le circostanze sembrano insostenibili.”
La persona resiliente possiede risorse
personali, autostima, attitudine ad apprendere dall’esperienza, importanti relazioni
familiari, amicali, e una buona rete di relazioni formali e informali. E’
importante sapere su chi contare, su chi rivolgersi per ottenere sostegno, per
ottenere supporto.
La persona resiliente affronta i
problemi in modo costruttivo, sa uscire dalle situazioni difficili. Essere resilienti
significa essere duttili e flessibili, accettando di sbagliare, sapendo di
poter rivedere e correggere le proprie azioni.
Sielbert, nel testo Il vantaggio della
resilienza, come uscire piú forti dalle difficoltà della vita, dice che la
resilienza è quella «capacità di fronteggiare efficacemente gli eventi critici
ed avversi sapendo riorganizzare positivamente la propria vita di fronte alle
difficoltà», l’atteggiamento resiliente «permette la ripresa dopo un evento
traumatico, dopo un infortunio, dopo una sconfitta».
Angelica
Moè nel testo Motivati si nasce o si diventa? spiega
che la resilienza non è una capacità innata ma «si costruisce in tempi di
serenità e tranquillità (prima delle eventuali avversità, lievi o gravi che
siano) e si rafforza affrontando le problematicità, non tanto con l’approccio
di vincere il problema, ma di vivere attraverso il problema ed oltre lo stesso.
Non si tratta, infatti, solo di sopravvivere alle difficoltà (lutti, disgrazie,
gravi insuccessi, malattie…), ma di rientrare dal momento difficile
possibilmente arricchiti, di certo piú forti o, meglio detto, flessibili».
Ogni
sentiero è fatto di ostacoli da superare e fa scoprire paesaggi magnifici. Ciò
che conta non è scalare questa o quella montagna, ma percorrere il cammino. E
farlo con attenzione, perseveranza, col cuore aperto e la mente vigile (Frederic Lenoir)
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