giovedì 15 settembre 2016

Lisa Borzani e Oliviero Bosatelli sono i giganti del Tor des Géants 2016

Matteo SIMONE

Il Tor des Géants (Giro dei giganti) è una gara di ultra trail, con partenza ed arrivo a Courmayeur, che si svolge sui sentieri delle Alte vie della Valle d'Aosta ed è considerata "il trail più duro al mondo".

Il tempo limite è di 150 ore, in regime di semi-autosufficienza e l'atleta deve portare con sé l'indispensabile e può rifornirsi unicamente presso dei punti di assistenza prestabiliti.
Il tracciato è un anello che misura circa 330 km per un totale di 24.000 metri di dislivello positivo, compreso tra un'altitudine di 300 metri ad una di 3300 metri. Lungo il percorso sono previsti più di quaranta punti di ristoro, riposo e soccorso, oltre a sette basi d'accoglienza (basi vita) che dividono il percorso in sette settori.

Oliviero Bosatelli: La corsa mi era stata sconsigliata dal dottore per problemi di schiena

Matteo Simone 

Non c’è un’età per diventare Campioni, a 47 anni Oliviero Bosatelli, vigile del fuoco di Gandino, a 25km da Bergamo, vince non solo l’Orobie Ultra Trail 2016 percorrendo i 140 chilometri della gara in 24h8’47” ma anche la gara dei Giganti, il Tor des Geants, dimostrandosi un gigante persistente e resiliente, percorrendo 330 km ed arrivando vincitore al traguardo.

Oltre 800 atleti a Courmayeur sono partiti domenica mattina alle 10:00 e Oliviero con il pettorale 1076 dopo 75 ore e 10 minuti, mercoledì alle ore 13:10, ha tagliato il traguardo da vincitore, percorrendo 339 km di gara con un dislivello positivo di D+ 30908 ed un’andatura di 4 Km/h. Dietro di lui, a distanza di oltre cinque ore, lo spagnolo Oscar Perez Lopez che vanta già una vittoria e un secondo posto, terzo Pablo Criado Toca.
La vincitrice femminile del Tor des Geants, è Lisa Borzani, atleta veneta giunta al traguardo dopo 91 ore, classificandosi al settimo posto assoluto.
Poche giorni prima della partenza e dopo aver vinto l’Orobie Ultra trail, Oliviero ci racconta la sua passione per lo sport che considera semplicemente un hobby ma che gli permette di sperimentare sensazioni ed emozioni piacevolissime.

Partecipazione alla Corri per il Vrde di atleti con disabilità visiva

Matteo SIMONE

Da alcuni anni, si è potuto notare la partecipazione alla Corri per il Verde anche di atleti con disabilità visiva, tra i quali l’atleta non vedente Ada Ammirata che nonostante le difficoltà tecniche del percorso, con il supporto della sua guida, si lancia nella sua corsa libera superando concorrenti e riuscendo ad evitare radici e buche e seguendo stretti solchi lungo il percorso.
Ho guidato Ada standole accanto e correndogli vicino uniti con un laccetto, è successo anche di cadere un paio di volte ma prontamente si è rialzata ed è ripartita per la sua corsa, nello stretto sentiero scivoloso c’erano anche un paio di atlete che correvano lentamente ma appena avuta l’occasione propizia abbiamo prontamente superato le concorrenti e volati verso il traguardo.

martedì 13 settembre 2016

Lory Maureliz: Lo sport mi fa bene alla mente, non solo al corpo, mi rende felice


A volte lo sport diventa una terapia, aiuta a passare momenti brutti, aiuta a stare da soli ma anche ad uscire dalla solitudine, aiuta a far parte di un gruppo, di una categoria di atleti, aiuta a prendersi cura di se stessi sia fisicamente che mentalmente, aiuta a scaricare rabbia e tensione. 

Di seguito Lory ci racconta la sua esperienza di atleta donna combattente, felice e resiliente.
Ti sei sentita campionessa nello sport?Si, a volte.”
Qual è stato il tuo percorso nell’attività fisica? Mio padre correva, si sentiva libero e ho iniziato a correre con lui.”
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere e/o performance?La nutrizione, un buon riposo, non bevo alcolici, non fumo, etc.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere e/o performance?Lo sport è parte della mia vita, mi fa bene alla mente, non solo al corpo, mi rende felice.”.

lunedì 12 settembre 2016

Vito Rubino e Palas Policroniades, Tour Divide: Resistere e andare avanti

Matteo SIMONE 

Ci sono gare in tandem di endurance considerate estreme da fare a coppia e questa è un’esperienza che hanno fatto due miei amici Vito Rubino e Palas Policroniades

Loro due, coppia anche nella vita, hanno partecipato al Tour Divide che è la gara di mountain bike più lunga al mondo, 4500 km non-stop e in autosufficienza sulle Montagne Rocciose.
La gara va dal Canada al Messico e accumula 60,000 metri di dislivello. I concorrenti sono responsabili di portare tutto l’occorrente tra cui cibo, acqua, e attrezzatura da campeggio. 
Non è possibile avere nessun aiuto esterno preorganizzato. 

Vito e Palas: Tour Divide in mountain bike versione tandem per 30 giorni e 16 ore

Matteo SIMONE 
 


Lo sport rende felici, diventa un insegnamento utile ad affrontare la vita quotidiana, avvicina persone, popoli, culture e mondi, ma una cosa importantissima è la psicologia della squadra, dei vari componenti che decidono di allearsi per portare avanti un obiettivo comune, condiviso, difficile, sfidante ma raggiungibile. 

Ci sono gare in tandem come possono essere quelle degli atleti con disabilità visiva ma anche gare di endurance considerate estreme da fare a coppia e questa è un’esperienza che hanno fatto due miei amici Vito Rubino e Palas Policroniades. Loro due, coppia anche nella vita, hanno partecipato al Tour Divide.

Campioni Italiani di corsa su strada: RAZINE Marouan e MARAOUI Fatna

Matteo SIMONE

Sabato settembre si sono svolti a Foligno i Campionati Italiani individuali di corsa su strada di 10km. L’Esercito Italiano è riuscito ad ottenere entrambi i titoli di Campione Italiano maschile e femminile, grazie all’ottima prestazione di RAZINE Marouan, classe 1991, che arriva davanti a tutti impiegando 29’01”; mentre MARAOUI Fatna, classe 1977, stravince sulle avversarie molto più giovani, con il crono di 33’49”.
Il podio della gara maschile vede al secondo gradino KOECH Joash Kipruto, classe 1984, ATL. POTENZA PICENA a soli 8” dal primo arrivato, mentre sul gradino più basso si posizionano due atleti con lo stesso crono di 29’33”, SALAMI Najibe Marco, classe 1985, dell’Esercito Italiano e RONO Julius Kipngetich, classe 1991, dell’ATL. RECANATI.
La gara maschile vede nelle prime sei posizioni atleti originari del continente Africano ed è nota la loro predisposizione muscolare in questo tipo di sport, mentre a seguire tra la 7° e la 15° posizione dell’atleta di Manfredonia Dario Santoro, crono di 30’22 ci sono solamente 27 secondi.
La gara femminile vede al secondo gradino la veterana WEISSTEINER Silvia, classe 1979, del G.S. FORESTALE, con il crono di 34’20 che precede di 3” la giovane ROFFINO Valeria, classe 1990, del G.S. FIAMME AZZURRE.
Notevole la prestazione di corsa strada Km 10 categoria Promesse Maschili con l’eccellente crono di 29’18” da parte di DINI Samuele, classe 1994, del G.A. FIAMME GIALLE, che precede di 1 minuto e 5 secondi il secondo arrivato QUAZZOLA Italo, classe 1994, dell’ATL. CASONE NOCETO.
Vincitrice della categoria Promesse Femminile è MATTIOLI Giulia, classe 1994, della CALCESTRUZZI CORRADINI EXCELS con il crono di 34’53”. Che precede di 22” l’atleta del C.S. ESERCITO SANTI Christine, classe 1995.

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