domenica 23 ottobre 2016

Dan Lawson (GBR) e Maria Jannson (SWE) vincitori Campionato Europeo 24 h




 

24 ore di corsa a piedi su strada di giorno, di sera, di notte, su un circuito di 1120 metri, si corre con le gambe, ma ci vuole tanta testa per continuare, andare avanti e non mollare, bisogna sapere quanto si vale per non bruciarsi le prime ore, bisogna saper stare da soli, ascoltarsi, osservarsi. Si è svolto il campionato Europeo in Francia ad Albi!

Alla vigilia del Campionato Europeo di corsa a piedi su strada di 24 ore su un circuito di 1120 metri, i favoriti erano Aleksandr Sorokin (LTU) e Maria Jansson (SWE) con un record personale rispettivamente di 260,491 km e 242,686 km, ma solo la Svedese Maria Jansson ha rispettato il pronostico arrivando prima delle donne e stabilendo il nuovo RECORD svedese ed europeo con circa 250.647 km, bella condotta di gara, molto paziente, passa in testa solo a metà gara per rimanerci fino alla fine.
La segue Patrycja Bereznowska (POL) che con 241.633 km stabilisce il nuovo record POLACCO con una eccezionale condotta di gara attendista ed in progresione, fino alla sesta ora transita tra le prime 40 atlete, la settima ora aumenta il ritmo e transita al 26° posto, ottava ora transita in 19° posizione, e continua ad aumentare il ritmo fino a transitare seconda alla 16^ ora e riesce a mantenere la posizione fino alla fine.
Mentre sale sul gradino più basso del podio la connazionale Agata Matejczuk (POL) con 232.285 km, anche lei come la connnazionale ha una condotta di gara paziente ed in progressione, transita nelle prime 40 posizioni le prime quattro ore di gara e poi man mano aumenta transitando 31^ alla 5^ e 6^ ora, aumenta ancora il ritmo e transita 24^ alla 7^ e 8^ ora, ed a ogni ora che passa quandagna un paio di posizione fino alla 19^ ora dove conquista la terza posizione e la difende fino al termine della gara.

sabato 22 ottobre 2016

Nico Leonelli: I percorso per arrivare alle ultramaratone è stato abbastanza naturale e veloce

Matteo SIMONE 

Il 22 ottobre 2016, in Francia, ad Albi, ore 10.00 partenza Campionato Europeo 24h corsa a piedi su strada, su circuito di 1120m metri. 180 sono i corridori iscritti in rappresentanza di 24 paesi.

In assenza del campione in carica, il tedesco Florian Reus vincitore lo scorso anno a Torino, sulla carta il favorito in campo maschile è Bela Mazur (HUN) è il top runner con un personale di 247,040 km, i due principali suoi avversari sembrano essere Zoltan Csecsei (HUN) e Dietmar Korntner (AUT) con record personali rispettivamente di 243,460 km e 243.068km. 

Eligio Lomuscio: La mia amica Angela Gargano mi ha introdotto nel fantastico mondo delle corse

Matteo Simone 

Eligio Lomuscio, grande uomo di sport, nominato senatore della maratona di Roma per averle corse tutte dal 1995 e ancora intenzionato a correrla ogni anno. 

Ho avuto modo di conoscerlo in occasione di un gemellaggio di camminatori Manfredonia Barletta, si racconta attraverso la seguente intervista.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, all'arrivo della 21^ maratona di Roma quando prima dell'arrivo sono stato raggiunto dal grande Giorgio Calcaterra che aveva fatto per ben 2 volte la maratona. Ci furono grandi festeggiamenti per Giorgio che aveva fatto 2 maratone di seguito e per me che ero riuscito a portare a termine ancora una volta la 21^ maratona di Roma, da ricordare che io, insieme ad altri 30 atleti siamo stati nominati Senatori della Maratona di Roma per aver portato a termine tutte le edizioni della maratona di Roma.”

giovedì 20 ottobre 2016

Giorgio Di Maggio: Far muovere chi ancora non lo fa è l'obiettivo del gruppo 365 giorni di sport

Psicologo, Psicoterapeuta

Io faccio sport perché ho scoperto questo stile di vita salutare per il fisico, la mente e il cuore. Sentire il corpo, la fatica, raggiungere piccoli obiettivi. Stare con gente, conoscere luoghi e persone. Nuove relazioni. Per benessere e prevenzione. Una sorta di pillole di esercizio fisico a costo zero per prevenire tristezza, insoddisfazione, per agevolare metabolismo, aumentare autoefficacia, ma tutto con gradualità senza fretta rispettando i propri tempi e ritmi e il proprio corpo.

Gianluca Taverna: A 25 anni ho battuto gente molto più in forma di me usando la testa



A volte è la testa che spinge il fisico, puoi essere fisicamente aitante e forte quanto vuoi ma se non ci metti la testa non vai da nessuna parte, il corpo si rifiuta. La testa può convincere te stesso ed il corpo che se vuoi puoi, la testa può far credere te stesso delle tue capacità e quindi farti impegnarti per raggiungere gli obiettivi prefissati in modo da trasformare i sogni in realtà.

Per essere performanti e sperimentare successo non basta il fisico ma anche una grande forza mentale, di seguito Gianluca ci racconta la sua esperienza di atleta.
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Mi è sempre piaciuto lo sport e ne faccio molto da oltre 15 anni, ma 5 anni fa ho deciso di provare a spingere un po’ di più di quanto avessi fatto fino a quel momento è ho iniziato a praticare sport a livello agonistico.”
Hai dovuto scegliere nella tua vita di lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? “No, ma ho dovuto rallentare molto, ed in alcuni momenti anche abbandonare, per la nascita delle mie figlie e i loro primi anni.”
Quali sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “I fattori che contribuiscono maggiormente sono quelli psicologici, cioè il pormi degli obiettivi e raggiungerli. La motivazione nasce da questo e spinge il fisico.”

mercoledì 19 ottobre 2016

Flora Alicino: La mia prima maratona, la prima sfida che ho vinto con me stessa


Lo sport aggrega, rende felici, ti permette di prenderti cura di te stesso, di sperimentare benessere, e di raggiungere gradualmente obiettivi importanti come portare a termine una maratona di corsa a piedi.
Di seguito, Flora racconta la sua esperienza di atleta: Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, per il solo fatto di essere riuscita a concludere una gara, a prescindere dal risultato."

martedì 18 ottobre 2016

Meccanismi psicologici che aiutano nello sport

Matteo SIMONE

Non si inventa niente, per riuscire bisogna applicarsi, impegnarsi, essere costanti, determinati, credere in se stessi, affidarsi ad un bravo allenatore e nel caso anche nutrizionista o psicologo dello sport. 

In gare estreme non si inventa niente. Importante la preparazione comprensiva di tutti gli aspetti, non solo fisica. Sulla linea di partenza devi avere la coscienza a posto, lo spiega anche Dean Karnazes nel suo libro Ultramarathon Man"...quando sei alla linea di partenza di una qualche gara estrema, psicologicamente aiuta sapere di non aver trascurato la preparazione".

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