venerdì 7 aprile 2017

Camminatori del team frizzi e lazzi Manfredonia: ce la faremo anche noi


 

Felicissimo Michele Spagnolo per il suo obiettivo raggiunto di coinvolgere tante persone nel cammino serale della città di Manfredonia, ecco le sue parole: “Serata record, eravamo 50, un numero raggiunto dopo un anno appena. Il rispetto accanto alla fiducia e all’onestà. Alla fine i risultati vengono sempre, 50 belle persone trafitte da quel bel raggio di sole che ci portiamo sempre accanto. Il team frizzi e lazzi Manfredonia sempre più avanti!”

Manfredonia sempre più città del cammino con vecchi e nuovi amici, per sperimentare, uscire fuori dalla zona di confort, per star bene e in forma, lontani da tavola e TV, per apprendere dalla palestra quotidiana della vita sportiva, per approfondire conoscenza di se stessi e degli altri in particolar modo nelle difficoltà, per apprezzare la natura.

Per far sì che Manfredonia diventi sempre di più la citta del cammino il Team dei camminatori frizzi e lazzi ha istituito la camminata serale del martedì e del giovedì, 12-15km da diluire in quasi 2 ore di cammino a passo veloce.......ritrovo e partenza ore 20.30 davanti Frizzi e Lazzi, negozio di “Scarpe running e non solo” sito in Corso Manfredi 303.

Felilcissimi anche i camminatori del team frizzi e lazzi walking Manfredonia, di seguito la testimonianza di una coppia di camminatori: “La nostra trasformazione: noi non facciamo diete, non beviamo nulla per farci dimagrire velocemente, non conosciamo dietologi, il nostro corpo conosce solo il cibo sano e bevande sane, saliamo montagne, salite da togliere il fiato, ce la faremo anche noi. Tutto questo grazie a te frizzi e lazzi.”

Ora il Team è una realtà nel territorio del Gargano e dell’intera Puglia ed un riferimento per tante persone che vogliono cercare di trovare tempi e modi di fare una modalità di attività fisica.

Libro Ultramaratoneti e gare estreme: Spunti molto interessanti


Tanti sono i messaggi di apprezzamento e gratitudine, da parte di tanti ultrarunner, relativi al libro dal titolo "Ultramaratoneti e gare estreme", Prospettiva Editrice, Civitavecchia, Collana: Sport & Benessere, 2016.
6° nella classifica Bestseller di IBS Libri - Sport - Atletica e sport da campo e da pista - Maratona e corsa campestre
https://www.ibs.it/ultramaratoneti-gare-estreme-libro-matteo-simone/e/9788874189441

Il mondo dello sport fornisce sempre occasioni di incontro e confronto e di recente ho avuto modo di conoscere alcuni ultramaratoneti in occasione della maratona di Roma, riporto di seguito di Matteo Nocera relativo al libro in questione: “Ho appena finito di leggere il tuo libro. Spunti molto interessanti. Mi ha fatto piacere leggere concetti che quotidianamente cerco di applicare per migliorare le mie prestazioni partendo da motivazioni mentali..! Un po' in sintesi nella lettura ho risentito le tue parole quando brevemente mentre passeggiavamo all'expo mi parlavi di serenità EQUILIBRIO.. e obiettivi da puntare volta per volta in modo graduale. Cercherò di farne tesoro. Mia moglie ha studiato un po' di discipline orientali... interessante la questione RESPIRAZIONE... tecnica che in verità cerco di adottare durante la corsa e che esercito con sedute di lavoro diaframmatico.”

Gradito anche il commento dell’ultrarunner Stefano Severoni: “Ho letto con vivo interesse il testo di Matteo Simone. Le sue 298 pagine si scorrono veloci, poiché si viene a contatto con atleti che trasmettono le esperienze che accomunano maratoneti e ultra. Certo l’Autore utilizza un metodo induttivo: non fa teoria pura, ma parte dalla pratica podistica che contrassegna un popolo di umili faticatori. La metafora che contraddistingue il mondo ultra è quella del viaggio o meglio di scoprire se stessi attraverso la percorrenza di tanti chilometri. Ma, come avvertono gli stessi corridori, la fatica quasi scompare quando si svolge un’attività che gratifica, poiché consente di stare meglio con se stessi e con gli altri, conoscere luoghi suggestivi e portare a casa sicuramente una simbolica, ma gratificante medaglia di partecipazione. Per esseri atleti ultra ‒ come segnala giustamente l’Autore, anch’egli “grande faticatore” ‒ bisogna essere resilienti ed efficaci. E dopo aver letto il libro non si potrà non cercare altri testi dello stesso Matteo. In definitiva, nella prestazione sportiva come nella vita quotidiana, la componente mentale riveste enorme importanza. Nella nostra società post-moderna e liquida, l’ultrarunner si presenta allora come colui che è in grado di gestire il proprio corpo e la propria mente, e così allungare la propria vita in uno stato di benessere. Ovviamente ‒ come in ogni campo ‒ sarà necessario equilibrio e giusta motivazione.”

Draicchio Franco, ultrarunner: Terza edizione della Sei ore de Conti 2017

Matteo Simone 

Il mondo degli ultramaratoneti fatto di amicizie, incontri, festa per allievare la fatica, frequentare gli ultrarunner mi ha permesso di scrivere diversi libri.

Franco Draicchio aveva un sogno che ha trasformato in realtà, organizzare una sua gara e ora sta preparando la terza edizione della sua gara, un grande obiettivo, di seguito le sue impressioni.
Ciao Franco, pensieri, sensazioni, emozioni per la prossima 6 ore dei Conti?Siamo giunti alla terza edizione della Sei ore de Conti e con l’aiuto dei miei amici podisti della Valmisa stiamo cercando di promuovere la manifestazione in tutta Italia presenziando alle varie maratone e ultra maratone. Già da qualche mese stiamo lavorando per offrire a chi viene a Serra de Conti una gara diversa dalle altre cercando di distinguerci dalle altre.

giovedì 6 aprile 2017

Il team frizzi e lazzi walking Manfredonia sempre più avanti!

Matteo Simone 
 

Felicissimo Michele Spagnolo per il suo obiettivo raggiunto di coinvolgere tante persone nel cammino serale della città di Manfredonia, ecco le sue parole: 

Serata record, eravamo 50, un numero raggiunto dopo un anno appena. Il rispetto accanto alla fiducia e all’onestà. Alla fine i risultati vengono sempre, 50 belle persone trafitte da quel bel raggio di sole che ci portiamo sempre accanto. Il team frizzi e lazzi Manfredonia sempre più avanti!

Manfredonia sempre più città del cammino con vecchi e nuovi amici, per sperimentare, uscire fuori dalla zona di confort, per star bene e in forma, lontani da tavola e TV, per apprendere dalla palestra quotidiana della vita sportiva, per approfondire conoscenza di se stessi e degli altri in particolar modo nelle difficoltà, per apprezzare la natura.

Enrico Vedilei, ultrarunner: Già da bambino volevo scoprire i miei limiti

Matteo Simone 

La passione per lo sport unisce persone, culture e mondi. 

E tutto passa con il sorriso e con un passo alla volta, quando non si è più competitivi si può continuare a fare sport divertendosi e in allegria. Enrico è stato un Campione come atleta e come coordinatore della Nazionale Ultratrail.
Enrico si diverte correndo, più corre e più si diverte, più passano gli anni e più diventa un gioco correre per Enrico e giocando e divertendosi mette in tasca gare lunghissime ed impegnative come la mitica Passatore della lunghezza di 100km, ma come dico io “togheter is better”, in compagnia è meglio ed Enrico sa stare e sa correre in compagnia.

mercoledì 5 aprile 2017

Davide Colucci, calcio: Vorrei vincere i play off con la squadra della mia città

Matteo Simone 

Parte tutto dalla volontà, dal voler fare qualcosa e poi bisogna impegnarsi duramente con uno stile di vita adeguato fino a riuscire a eccellere senza mollare alle prime crisi, ma sviluppando la resilienza, uscendo sempre più rafforzato, in grado di capire cosa si può migliorare.

Lo spiego nel mio libro "Sviluppare la Resilienza Per affrontare crisi, traumi, sconfitte nella vita e nello sport".
Di seguito Davide Colucci, difensore centrale, racconta la sua esperienza di calciatore rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho iniziato quando avevo 4 anni e ho giocato sempre e solo a calcio.”

Luciano Ciccone: I top runners li coccoliamo un pochino


Tola e Tusa vincono la maratona di Roma che si conferma quella più partecipata d’Italia, corsa domenica 2 aprile. Tanta musica, tanta acqua e tanta fatica per le strade di Roma. L’Africa ha la meglio, come al solito, l’Etiopia la spunta sia per gli uomini che per le donne.

Shura Kitata Tola, 20 anni, vince fra gli uomini in 2h07’30”, a seguire Dominic Kipngetich Ruto in 2:09:10, keniano di 26 anni, già terzo l'anno scorso, a seguire i keniani Benjamin Kipngetich Bitok in 2h09’16” e Mathew Kipsaat 2h09’19”, quinto l’etiope Werknesh Aboye Seyoum 2h09’27”.

Tra le donne anche quest’anno la vincitrice è Rahma Chota Tusa in 2h27’23”, la prima italiana è Eleonora Bazzoni, decima in 2h45’37”, Annalisa Minetti, atleta paralimpica non vedente (bronzo a Londra 2012 nei 1500), alla sua prima maratona, ha tagliato il traguardo assieme alla sua guida Pierluigi Lops, con il tempo di 3:47:13, nuovo record europeo sulla distanza per la categoria T11.

Degli uomini italiani, il primo è il campione d’Italia in carica Ahmed Nasef, 42 anni di origine del Marocco, arriva settimo in 2h16’40”, seguito da Carmine Buccilli in 2h19’35”, Alex Zanardi a bordo della sua handbike ottiene la sesta vittoria consecutiva dominando la gara in 1h10’06” .

Interessante ascoltare l’esperienza sportiva di Luciano Ciccone che si è preoccupato di assistere e coccolare i top runners, soprattutto scortando le prime donne in bici.

Ciao Luciano, com'è stato scortare le top women runners? “Certamente! Ho rivissuto questa esperienza che già facevo qualche anno fa (dal 2004 al 2009) e che per me è stato come fosse la prima volta.”


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