giovedì 27 aprile 2017

Valentina Ferrari vince La maratonina del Partigiano: Una signora gara


 
Lo sport che fa sperimentare benessere psicofisico e performance, ti fa seguire una direzione, ti rende libero. Lo sport che ti fa apprezzare parchi e strade, partenze e arrivi, solitudine e compagnia. Questo spinge persone ad allenarsi e gareggiare. Di seguito Valentina, dell’Atletica La Sbarra & I Grilli Runners, racconta l’esperienza della sua gara, vinta di recente.

Ciao Valentina, com'è andata? Soddisfatta? “Direi di si! La maratonina del Partigiano è una signora gara.”

Hai sofferto, momenti critici, problemi, esigenze particolari durante la gara? “Il percorso di questa gara è molto difficile, quasi tutto in salita che non è il mio forte, saperlo dall'inizio mi spaventava ma al tempo stesso sapevo che dovevo rimanere sempre concentrata per rimanere costante. L'ultimo chilometro, che è quello più ripido, è stato difficilissimo, avevo i quadricipiti in fiamme e per fortuna avevo un po' di vantaggio e ho potuto rallentare un po'.”

Importante focalizzarsi nel momento presente, essere attenti a quello che si sta facendo, alle proprie capacità, qualità e anche limiti, dare il massimo per raggiungere un obiettivo difficile, sfidante ma raggiungibile se ci crediamo almeno un po’.

William Da Roit, ultrarunner: Mentalmente sono pronto, non resta che correre!

Matteo SIMONE 

La Ultra Maratona Milano-Sanremo è una gara di corsa a  piedi della distanza di 285 chilometri con un tempo massimo di percorrenza di 48 ore. 
La partenza della gara è prevista sabato 29 aprile ore 10. 
Di seguito William Da Roit ci racconta il suo pre-gara rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao William, se ti va ho qualche domanda per te, com'è il tuo percorso per la Milano San Remo?Eccomi, rispondo volentieri:  dopo il ritiro a metà percorso dell'anno scorso e dopo i 350 km del 4 K in Val d'Aosta mi sono allenato bene per tutto l'inverno in modo molto regolare approfittando anche delle condizioni meteo favorevoli, qui sulle Dolomiti dove vivo non ha mai nevicato. Ho partecipato, a fine febbraio, al Marco Olmo desert training nel Sahara, lì sono stato a stretto contatto con Marco correndo con lui tutti i giorni, ho imparato molto.”

mercoledì 26 aprile 2017

Giovanni Gualdi, corsa: L'amore per lo sport ti spinge a continuare e non mollare

Sarebbe stato bello fare le olimpiadi ma purtroppo il treno è passato
Matteo SIMONE
 

La passione e la motivazione diventano il motore per ogni cosa, non si ottiene niente se non c’è vera passione, qualsiasi cosa si intende fare ha bisogno di essere alimentata da tanta passione che diventa il carburante per impegnarsi, per essere costante e determinato, per voler raggiungere mete e obiettivi.

Giovanni Gualdi racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Ci sono state, fortunatamente, molte occasioni in cui mi sono sentito Campione, però come in tutti gli sport sono più le sconfitte che le vittorie, ma lo stimolo per continuare dopo una brutta prestazione è l'amore per lo sport che ti spinge a continuare e non mollare.

martedì 25 aprile 2017

Franco Varesio: Conta soprattutto la testa per le ultramaratone e gli ironman

Matteo SIMONE

 
Non è resiliente chi arriva al traguardo a tutti i costi ma chi reagisce bene alle frustrazioni, chi sa riconoscere se si tratta di una crisi mentale o una vera crisi fisica, chi non si preoccupa di fermarsi quando mancano solo due chilometri, meglio ritirarsi da vivo e vegeto e non concludere con problemi vari di salute. A volte il fisico ti inganna, bisogna pazientare, rallentare e ripartire alla grande, sembra che tutto è finito, hai raschiato il barile ed invece riesci a trovare altre risorse nascoste con l’aiuto della mente, con l’autoefficacia, bisogna conoscersi bene per fare bene. E’ l’esperienza di molti atleti di endurance, ultrarunnner, ironman, di seguito l’esperienza raccontata da Franco Varesio.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? “Sempre un comune sportivo o meglio un grandissimo appassionato di sport.”

Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e performance? “Lo sport mi rilassa e mi diverte moltissimo, anche perché condivido questa passione con amici goliardici.”

Ebbene sì, lo sport anche se può sembrare duro, pesante, stancante, diverte tanto se hai passione e diverte condividere la passione e gli aneddoti con gli amici che si trovano a sperimentare esperienze simili, di fatica, di crisi, di riuscita, aneddoti vari, visioni ma anche esperienze di finisher.

Come hai scelto il tuo sport? “La corsa per praticità, basta poco tempo per allenarsi, lo sci e il triathlon mi piacciono ancora di più ma praticarli richiede molto più tempo.”

La corsa è comoda, i corridori hanno sempre una paio di scarpe in valigia, nello zaino, al lavoro, in auto, ed una corsetta ci può sempre scappare.

lunedì 24 aprile 2017

Carlo Salvetti vince in Val d’Orcia la Tuscany Trail Crossing 2017 di 103km D+ 3.220

Matteo Simone 

Carlo Salvetti, atleta ultrarunner della Nazionale Italiana, con il crono di 09h09’43”, vince la Tuscany Trail Crossing di 103km D+ 3.220. Simona Morbelli vince, per la terza volta la prova femminile con il crono di 10h49’25”.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Carlo attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ciao Carlo, complimentissimi per la tua vittoria, se ti va ho qualche domanda per te, com'è andata? Soddisfatto?Ciao Matteo, la gara è andata bene anche se non secondo i miei piani: i primi 25 km avevo le gambe molto dure e imballate, al 50esimo ho avuto un fortissimo attacco di dissenteria e l’ultima discesa i polpacci talmente duri che non riuscivo più a correre. Tutto sommato la gara è andata bene anche se 5 minuti di meno li avevo nelle gambe.

Claudia Torri, pallavolo: Importante un clima di squadra sereno

Matteo Simone 
 

Lo sport diventa un'ottima scuola di vita, si apprende dallo sport non solo regole ma anche a conoscere se stessi. stare con altri, condividere mete, obiettivi, sogni, allenamenti, fatica, gioie e soddisfazioni.

Si impara a condividere sconfitte e vittorie ad apprendere sempre dall’esperienza, ad assumersi la responsabilità del proprio gioco, a considerare le proprie capacità e i propri limiti e a conoscere meglio gli altri.
Di seguito Claudia ci racconta la sua esperienza di pallavolista, ruolo centrale, rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, mi è capitato.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho iniziato a praticare pallavolo all’età di sei anni nelle categorie dei più piccoli ovvero 'mini volley' e 'super volley'. Successivamente ho iniziato con le categorie 'under', prima nella categoria 'under 14' e poi in quella di 'under 16'. Nel frattempo iniziai ad allenarmi anche con la categoria superiore di serie D dove venivo convocata per alcune partite. Ho partecipato poi alle selezioni per la squadra di rappresentativa della regione dove poi sono entrata essendo stata scelta. Infine sono entrata permanentemente nella squadra di serie C.

Filippo Castriotta: Ho provato fame, sete, solitudine e anche voglia di ritirarmi

Matteo Simone  
 

Proprio nello sforzo enorme e coraggioso di vincere la fatica riusciamo a provare, almeno per un istante, la sensazione autentica di vivere. (Murakami, L'arte di correre)


Manfredonia sempre più città di ultrarunner, complimenti al coraggioso e resiliente Filippo, le foto del suo arrivo mostrano entusiasmo, sorpresa e soddisfazione, ecco le sue parole: 
"Ciao Matteo, grazie all'avvocato Mimmo d'Ascanio che mi ha portato a fare una durissima gara a Mattinata di 80 chilometri con tante salite durissime, con 3 mesi di allenamento, sono soddisfatto di aver fatto 12 ore e 58 minuti. Ho provato fame, sete, solitudine e anche voglia di ritirarmi, poi ho sbagliato più volte strada, ma alla fine dopo tutti gli errori ho raggiunto un obbiettivo inimmaginabile a 50 anni."

Obiettivi inimmaginabili possono diventare raggiungibili trasformando sogni in realtà, grazie all'impegno, al duro lavoro, la passione e una buona compagnia come il team frizzi e lazzi walking e running.

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