mercoledì 10 maggio 2017

Federico Borlenghi, ultramaratoneta: A ogni gara si impara qualcosa

Matteo Simone   

La Tuscany Trail Crossing di 103km D+ 3.220 vede come vincitrice femminile Simona Morbelli per la terza volta con il crono di 10h49’25”. 

Mentre i primi in assoluto ad arrivare al traguardo sono Carlo Salvetti della Bergamo Stars Atletica in 09h09’43”, Franck Manivoz della Cimalp Hoka Mieltonia in 10h14’47”, Daniele Donna dell’Atl. Franciacorta in 10h17’00”, Federico Borlenghi del Triathlon Cremona Stradivari in 10h34’01”, Stefano Bernini dell’ATL. Fiammecremisi S.Vito in 10h49’12”. 

martedì 9 maggio 2017

Ciro Di Palma, ultrarunner: Di gare ne ho corse tante e tra le più dure al mondo

Matteo SIMONE  
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Gli ultrarunner, persone squisite e collaborative, sempre pronti a darti una mano, a venirti incontro, ad aiutare altri a compiere imprese e giungere al traguardo, molti diventano pacer, decidono di mettersi a disposizione di altri per condurli al traguardo di una maratona in un tempo prefissato.

Alcuni anni fa ho avuto l’opportunità felice di conoscere Ciro di Palma, pacer alla maratona di Terni, di seguito ci racconta la sua attività di ultrarunner rispondendo ad alcune domande di alcuni anni fa.
Ti puoi definire ultramaratoneta?Certo, sono un ultramaratoneta, per due motivi: il primo è perché corro distanze oltre la classica maratona e il secondo è perché ho la mentalità da ultramaratoneta: 'Guardo Oltre!”.

Michele Debenedictis, Milano Sanremo: Ho scoperto di avere grandi potenzialità


Da Milano a Sanremo, una corsa a piedi della lunghezza di 285 km è stata vinta da un Portoghese che ha preceduto l’Argentino Pablo Barnes e un Britannico, in quarta posizione arrivano due Italiani, Michele con il tempo di 42h55’ assieme a Nerio Bartolini. 

Di seguito, Michele racconta la sua avventura rispondendo ad alcune mie domande.
Complimentissimi, com'è andata? Soddisfatto?Ciao Simone la gara è andata benissimo addirittura al di sopra delle mie aspettative in quanto ero sicuro di portarla a termine ma non con quei tempi e con quelle scorte di energie.”

Davide Restuccia, calciatore: Pensare positivo e combattere fino alla fine


Lo sport ti trasforma, l’euforia della vittoria ti da tanta carica e tanto entusiasmo che non ti riconosci più, sembri di essere un’altra persona. Di seguito Davide racconta la sua esperienza e le sue impressioni di atleta calciatore, rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì, mi è capitato di sentirmi importante come un campione, ad esempio quando ho fatto assist, goal o belle prestazioni decisive per la mia squadra.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “Ho cominciato a praticare calcio dall'età di 6 anni e tutt'ora sto giocando.”
Quali sono i fattori e le persone che hanno contribuito al benessere e performance nello sport? “Io ho avuto la fortuna di farmi allenare da persone vere che amano il calcio e che mi hanno trasmesso la loro passione e quando ti trovi in un gruppo compatto anche le prestazioni in campo si vedono.”
Qual è una esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare nello sport e nella vita? “Io penso che lo sport sia come la vita e che quindi non bisogna mai mollare soprattutto alle prime avversità perchè nella vita di tutti i giorni poi si farebbe la stessa cosa. MI è capitato di giocare male nonostante mi fossi allenato bene ma ho continuato ad allenarmi con costanza e sacrificio e alla fine i risultati arrivano sempre.
Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua attività sportiva? “Mia mamma preferirebbe che non giocassi ma solo perchè ha paura che mi faccia male mentre il mio papà e le mie sorelle non hanno mai avuto pareri contrari. Nel mio gruppo di amici più stretti c'è chi pratica come me e chi no.”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Il primo anno che cambiai squadra andando a giocare nel Pianoscarano (Viterbo), vincemmo il campionato provinciale e finita l'ultima partita in casa, festeggiammo davanti al nostro pubblico e mi misi una parrucca tipo cugini di campagna e iniziai a ballare passi di ballo mai visti prima.”

Alessandro Reali: 2017 Quest’anno proverò la 100km del Passatore

Matteo Simone

Capita di incontrare qualcuno che ti parli del suo sport, che ti invita a correre, che ti invita a iscriverti alla sua società e poi può succedere che lo sport e in questo caso la corsa in particolare ti appassioni e sperimenti benessere allenandoti e gareggiando, di seguito Alessandro, racconta la sua esperienza di atleta runner.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Mi sento campione ogni volta che finisco una gara… Tutta la mia preparazione viene inserita nei ritagli di tempo che trovo tra lavoro e famiglia.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “Ho iniziato a correre circa 5 anni fa, dopo aver conosciuto un gruppo di persone del mio quartiere con le quali ogni mattina condividiamo qualche ora di sport e sane risate tra il nostro parco, il bar e la palestra. Da lì ho iniziato a fare gare di 10 km, per poi avventurarmi nelle mezze maratone, mi sono appassionato sempre di più e ora corro circa 4 maratone l’anno. Quest’anno proverò un’altra esperienza, la 100 km del Passatore.”

lunedì 8 maggio 2017

Vito Intini: Una bella vittoria alla 2^ 12 ore Parco delle Cascine 2017

Matteo Simone

Non c’è un età per iniziare a fare sport o per essere competitivi, così come non c’è un’età per smettere di fare sport o di smettere di essere competitivi.
Vito Intini (A.S. Amatori Putignano) continua ancora a fare l’atleta vincendo il 6 maggio 2017 la 2^ 12 ore Parco delle Cascine, totalizzando 130,652 km e precedendo Fabio Costi 119,813 km e Ivan Battisti 117,319 km. Tra le donne, la vincitrice è stata Sabrina Gargano con 109,037 km precedendo Azzurra Agosti 107.787 km e Laura Failli 89,257 km. 
Di seguito possiamo approfondire la sua conoscenza attraverso le risposte a un mio questionario risalente a qualche anno fa. 
Cosa ti spinge a continuare a essere ultramaratoneta?Le motivazioni sono un po’ cambiate. Prima era per raggiungere e conoscere i propri limiti oggi più per sfida verso la legge biologica dell’invecchiamento.”

E’ risaputo che le gare di endurance, di sport prolungato, in condizioni più avverse, quasi estreme, è la testa che fa la differenza, la notevole esperienza ti permettere di gestire situazioni, crisi, difficoltà.

Adriano Arzenton: Continuerò a correre fino a 100 anni se la fortuna mi aiuterà

Matteo SIMONE 
 

E’ importante rimettersi ogni volta in gioco in modo diverso, in base a quello che c’è nel momento presente, cavalcando l’onda del cambiamento e scegliendo la direzione da poter prendere per raggiungere nuove mete e obiettivi e trasformando sogni in realtà con nuova curiosità senza fretta e senza pretese, prendendo quello che c’è, quello che è possibile fare ora impegnandosi e con determinazione.

Di seguito Adriano racconta la sua esperienza di ultrarunner seppur iniziata in età avanzata, rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, quando ho vinto la mia prima gara, la 24h di San Benedetto del Tronto nel 2011 a 53 anni e sono stato intervistato da una TV locale.”
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “Continuare a vincere qualche gara (sono 7 finora: una 24h - due 12h - tre 6h - una 30 km) dopo i 60 anni, fare ancora record di categoria e, ma questo è veramente solo un sogno, migliorare il mio record in maratona dopo 10 anni scendendo sotto le tre ore!

Il 4 dicembre 2011, Adriano ha vinto la “24 ore di Telethon” di San Benedetto del Tronto, corsa su strada, totalizzando 178,995 km, precedendo Andrea Boni Sforza 171,795 km e Franco Marozzi 151,395 km. Tra le donne ha vinto Adele Rasicci 148,995 km, precedendo Marina Mocellin 146,595 km e Giuliana Montagnin 103.395 km. 
Successivamente Adriano ha vinto le seguenti gare di ultramaratona: 
14 settembre 2014 - 12 Ore Running e Walking Day Ticino (SUI), corsa su strada - 113,400 km; 
25 ottobre 2014 - Ultramaratona del Tricolore - 6 ore corsa su strada – 69, 963 km; mentre la gara assoluta è stata vinta da Cristina Pitonzo 74.309 km; 
13 giugno 2015 - 6 Ore Running e Walking Day Ticino (SUI), corsa su strada – 69,700 km; 
30 agosto 2015 - 12x1h Passons corsa su strada – 103,400 km; 
5 dicembre 2015 - 6x1 ora di Frisanco corsa su strada – 53,750 km; 
28 agosto 2016 - 6h Passons corsa su strada - 64,900 km. 
Scendere sotto le tre ore è un bell’obiettivo a quasi 60 anni, e lo è anche per molti giovani maratoneti.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Da ragazzino come tutti ho giocato a calcio, poi ho praticato boxe e palestra, poi vs. i 40 anni il calcetto e infine dai 48 anni la corsa.”
Nello sport quali fattori contribuiscono al benessere e performance?Il senso di libertà mentale che lo sport da, perché finché fai sport non pensi allo stress e ai problemi quotidiani.

Lo sport ti allontana dai pensieri nocivi e disturbanti, ti allontana dallo stress quotidiano e dai problemi che ci creiamo, lo sport fa sentire sensazioni ed emozioni, ti fa sentire senso di libertà, benessere, capacità. Ti fa elaborare pensieri e problemi, ti fa progettare  un futuro migliore.
Nello sport c’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance ?Moralmente sicuramente mia moglie, fisicamente il mio massaggiatore.”
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?Mi seguono, anche se da lontano, e mi incoraggiano.”
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Curioso anche se non divertente. Nel 2011 durante la Nove Colli Running verso il 100° km ho iniziato a sentire un dolore lancinante dietro al polpaccio dx (causa scarpe usurate), sempre più forte e lancinante appunto. Ho proseguito per 102 km corricchiando e zoppicando pur di arrivare al traguardo entro le 30 ore. Sarà anche stata resilienza ma mi è costato un mese di stop. Se dovesse ricapitare mi fermerei. Non è una sconfitta ritirarsi, è una sconfitta non poter correre per un mese!

L’esperienza insegna, a volte non è resiliente chi va avanti a tutti i costi ma chi sa ascoltare se stesso, sa riconoscere i messaggi del proprio corpo, è altamente autoconsapevole.
Il 21 maggio 2011, Adriano ha corso la Nove Colli Running 203.5km in 29h37’20”. Il vincitore assoluto è stato Ivan Cudin 18h26’07”, la gara femminile è stata vinta da Brigitte Bec-Cetre 27h04’30”. 
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?Sicuramente la volontà, la caparbietà e la forza di rimettersi ogni volta in gioco.”
Quali sono le capacità, caratteristiche, qualità che ti aiutano nel praticare il tuo sport?Da quando ho iniziato a correre ho sognato di poter essere competitivo e quindi ho avuto un solo pensiero: per poter primeggiare, bisogna allenarsi più degli altri, soffrire di più, fare sempre un km in più.”

Per primeggiare non solo bisogna avere una marcia in più, un talento innato, ma bisogna coltivare l’arte della performance, impegnandosi, trovando le giuste motivazioni per allenarsi duramente, per volere veramente primeggiare sugli altri, sfidando prima se stessi e poi gli altri.
Che significato ha per te praticare il tuo sport?Significa sentirmi più giovane, più in forma e anche più felice.”

Lo sport ti rimette al mondo ogni giorno in modo felice, ti fa stare con gli altri condividendo passione e fatica, ti fa programmare sfide e obiettivi difficili e sfidanti.
Quali sensazioni sperimenti nello sport?Ho spesso sensazioni piacevoli, di soddisfazioni per quello che sto facendo.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nella pratica del tuo sport?Difficoltà a conciliare famiglia, lavoro e sport tanto che nel tempo ho cambiato obbiettivi proprio per stare più in famiglia ritornando a fare gare più brevi. Rischi non ne vedo, attenzioni all'alimentazione ma qui lo faccio senza problemi.

Bisogna districarsi tra impegni personali, lavorativi e familiari, comprendere ogni momento cosa è meglio per noi stessi, per il nostro benessere, ma anche importante comprendere come possono essere le nostre relazioni stabilendo priorità ed equilibri
Quali condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano nella pratica del tuo sport?Difficoltà tutto sommato che sono riuscito a superare ad esempio acquistando fin dall'inizio un tapis roulant per non perdere nemmeno un allenamento.”
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare di fare sport?
Spesso chi non mi vede da tempo mi domanda: continui a correre? Mi sembra una domanda banale. Certo continuerò a correre fino a 100 anni e più se la fortuna mi aiuterà.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli al tuo sport?Correre è salute e benessere ed è uno sport che si può fare sempre a qualunque età. Ai giovani dico: correte e troverete motivazioni per vivere e superare le difficoltà di questo momento storico così difficile per voi.”

Vero, lo sport aiuta a costruire un curriculum pratico esperienziale spendibile nei contesti lavorativi, nelle selezioni del personale diventa molto più importante avere nel curriculum una pratica sportiva che un titolo di studio basato solamente su teoria e lavoro mnemonico.
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali fasi?Si la ritengo utile. Le motivazioni non sono mai abbastanza, anche se nel mio caso riesco a motivarmi con i risultati che riesco ancora a ottenere a 59 anni.”
Sei consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti?Certo che ne sono consapevole, so benissimo quali sono i miei limiti e alla mia età e dopo oltre 10 anni di esperienza penso di conoscermi bene.”

Questo è il vantaggio dello sport conoscersi bene, e soprattutto negli sport di endurance conoscersi bene incontrando crisi da risolvere e gestire al meglio, trovare un’uscita ad ogni problema.
Quanto ti senti sicuro, quanto credi in te stesso?Sono sicuro di me e credo in me stesso grazie alla mia famiglia, a mia moglie che amo e che mi ama profondamente, e a un lavoro che mi piace molto.”
Quale tua esperienza ti dà la convinzione di potercela fare?Quando leggo che persone molto più anziane di me corrono ancora a buoni livelli mi dico: se ce l'hanno fatta loro, posso farcela anch'io.”
Quali sono le sensazioni relative a precedenti esperienze di successo?Sensazioni di benessere e di felicità.”
Hai un modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno?Mi ispiro a chi continua a impegnarsi e a correre nonostante l'età.”
C’è una parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti?Non esistono situazioni difficili, esistono solo uomini che rinunciano.

Per ogni ogni problema c’è almeno una soluzione, bisogna essere pazienti e comprendere come affrontare, gestire e risolvere.
Come hai superato eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà?
Le ho superate gestendo all'inizio la rabbia e la delusione, ma sempre con la convinzione che la prossima volta andrà meglio.

La felicità è superare muri, crisi, ostacoli, difficoltà, superare sfide, e lì che scatta l’incremento di resilienza, l’essere consapevole che ce l’hai fatta, con le tue forze, con la tua forza di volontà, con il tuo impegno, passione e determinazione. La soddisfazione ripaga di tutto e dura tantissimo a lungo.

Matteo SIMONE  
380-4337230 - 21163@tiscali.it   
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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