sabato 20 maggio 2017

Aspetto mentale in ambito sportivo: Superare limiti e raggiungere obiettivi

Matteo SIMONE 

Costruisci una meta, obiettivo, risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli movimenti, sperimentando e iniziando a utilizzare risorse personali, man mano sentirai crescere la passione, l'entusiasmo e svilupperai più consapevolezza corporea e dei propri mezzi, avrai più fiducia di te e delle tue possibilità e potenzialità, supererai momenti difficili fatti di demotivazione, infortuni, sconfitte ma riuscirai a essere più resiliente nello sport e nella vita, incontrerai persone, culture, mondi e condividerai gioie e fatiche.

Gli atleti mettono in conto l’allenamento mentale soprattutto quando si tratta di raggiungere obiettivi difficili e sfidanti dove bisogna sapere osare senza strafare, bisogna andare avanti con il corpo, mente e cuore, dove bisogna fare sport sperimentando sia benessere che performance.

Nove Colli Running, una gara di corsa a piedi della distanza di 202,4 km


 
Se hai un sogno, se ti sei messo in testa degli obiettivi a cui tieni, fai di tutto per trasformare i sogni in realtà, ti documenti, ti impegni, segui gli amici più esperti, se non riesci all’inizio non molli ma ci riprovi più determinato, con più entusiasmo e sempre con il sorriso e la serenità.

Anche in questa lunga gara di corsa è una donna la vincitrice assoluta con un tempo di 21h 21' 15'' e precede di più di due ore Placucci Nicola, 2° Classificato Assoluto con un tempo di 23h 34' 12''. Già l’anno scorso Guajardo Brenda (USA) vinse il titolo di Uomo d’acciaio, impiegando 20h 20′ 15” per percorrere 202,4 km ed arrivando al traguardo 20′ prima di Borlenghi Federico 20h 41′ 08”.

Insomma, l’ultramaratona si dimostra essere lo sport delle donne, già un po’ di tempo fa Lorena Brusamento è stata la vincitrice assoluta di una gara di corsa della durata di 24 ore, così come Simona Morbelli è stata vincitrice assoluta di un ultratrail di 100km, e così come la stessa Brenda l’anno scorso ha vinto in assoluto la nove colli running.
 

Ada Nardin, non vedente: Spero di arrivare a correre 10 km senza fermarmi



Gli obiettivi si costruiscono partendo da una passione e una motivazione, ma a volte si costruiscono partendo dall’essere coinvolti da qualcuno in un’attivtà. Per costruire l’obiettivo dopo una prima fase di conoscenza e sperimentazione dell’attività si scopre se piace, se è qualcosa da poterci dedicare tempo e poi bisogna impegnarsi per raggiungere l’obiettivo che ti porta a sperimentare, una volta raggiunto, gioia e soddisfazione, sorpresa e tanto altro.

Di seguito Ada Nardin ci racconta la sua esperienza di praticante di diversi sport tra i quali anche la corsa con il progetto Achilles International.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Quando raggiungo un obiettivo mi sento molto soddisfatta ma non ho mai pensato di sentirmi una campionessa!”

Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “A scuola ed in palestra all’inizio, soprattutto per migliorare la forma fisica in generale, e poi la pratica di alcune discipline sportive specifiche: Oltre alla corsa, ho sempre nuotato e pattinato ma sono anche stata velista ed da qualche anno gioco a baseball.”

Quali sono i fattori e le persone che hanno contribuito al benessere e performance nello sport? “Chiaramente i miei insegnanti, la personal trainer, e gli allenatori. I fattori sono stati il dinamismo e la voglia di sperimentarmi anche se ammetto di non essere un’agonista.”

C’è sempre un incontro tra chi propone e coinvolge e chi è disposto a sperimentarsi, in genere sono gli educatori, genitori, allenatori che propongono e i ragazzi o gli adulti possono essere disponibili a mettersi in gioco, provare, sperimentare e notare se si tratta di qualcosa di accattivante da poter continuare a pratica e appassionarsi per costruire una meta o obiettivo da raggiungere che può essere anche semplicemente il dimagrire o mantenersi in forma o partecipare a qualche competizione sportiva.

giovedì 18 maggio 2017

E’ sempre il momento per iniziare, non aspettare il momento migliore

Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it

ORA è il momento per salire sul treno dell'attività fisica, è sempre il momento per iniziare, non aspettare il momento migliore. Sport è anche solidarietà, inclusione, integrazione, consapevolezza corporea dei propri limiti, osare senza esagerare, lo sport che dà ma a volte toglie, lo sport come rete sociale, fidarsi è affidarsi.

Costruisci una meta, obiettivo, risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli movimenti, sperimentando e iniziando a utilizzare risorse personali, man mano sentirai crescere la passione, l'entusiasmo e svilupperai più consapevolezza corporea e dei propri mezzi, avrai più fiducia di te e delle tue possibilità e potenzialità, lo sport incrementa autoefficacia, supererai momenti difficili fatti di demotivazione, infortuni, sconfitte ma riuscirai a essere più resiliente nello sport e nella vita, incontrerai persone, culture, mondi e condividerai gioie e fatiche.

Simona Morbelli vince la 100km del Tor des Chateaux 2017

Matteo Simone 

Alla 100km del Tor des Chateaux non è un atleta di sesso maschile a vincere la gara ma la signora Simona Morbelli, e questo è successo in occasione della festa della mamma. 

L’unico avversario che poteva impensierirla era Giuliano Cavallo che si è dovuto fermare quando mancavano meno di 20 km per problemi di crampi.
Di seguito la classifica femminile e maschile della 100km. 1° Simona Morbelli (1° Assoluta), 2° Annalisa Faravelli, 3° Alessandra Joly, 4° Enrica Bosonin, 5° Alide Foudon, 6° Carmela Vergura, 7° Benedetta Grisone,  8° Federique Trumeau, 9° Rina Gemelli, 10° Lolita Bizzarri.
Il vincitore tra gli uomini è Nicolas Statti che precede 2° Maxim Neganov, 3° Fabrizio Fiorito & Ugo Perucca, 5° Angelo Ferrari, 6° Rudi Perruquet, 7° Sergio Minoggio, 8° Gian Andrea Schiavi, 9° Enrico Colajanni, 10° Fabrizio Galloni.

mercoledì 17 maggio 2017

Se sei motivato il tuo corpo aiutato dalla tua mente ti può portare ovunque

Psicologo, Psicoterapeuta

Iniziare a praticare lo sport significa occuparsi del benessere della propria salute, sia a livello fisico che mentale. Per arrivare a decidere di fare uno sport significa che la persona ha raggiunto la consapevolezza di voler star meglio, di far qualcosa per la propria persona ed una buona opportunità può essere praticare un’attività sportiva.
In particolare la corsa è ideale per iniziare un cambiamento per la propria vita, è facile da praticare in quanto non comporta una spesa eccessiva per quanto riguarda le strutture e l’abbigliamento. Questa attività si può continuare sperimentando benessere e voglia di competizione con i propri amici di corsa.
Se all’inizio la motivazione ti permette di iniziare la pratica di uno sport, successivamente la motivazione diventa il motore principale che permette di mobilitare le energie sufficiente per raggiungere obiettivi molto sfidanti, di seguito Simona Morbelli, racconta la sua esperienza: “La motivazione credo sia la componente principale. Fare qualcosa che ti piace e farlo con degli obiettivi porta ognuno di noi a migliorarsi e non mollare. Forza, determinazione, costanza, resilienza, nel momento stesso in cui sei realmente motivato il tuo corpo aiutato dalla tua mente ti può portare ovunque.

Simona è consapevole che il motore del suo successo è la motivazione, finchè è motivata c’è voglia di migliorarsi e di far bene, con la motivazione si è più resilienti, si è più disposti ad affrontare fatica e sofferenza, se manca la motivazione tutto diventa più difficile e si è più disposti a mollare.
Molti atleti considerano l’importanza del fattore mentale, affermando che non basta solamente l’allenamento fisico ma è opportuno sviluppare anche aspetti mentali quali la caparbietà, la tenacia, la determinazione e questi aspetti poi saranno utili anche per la vita quotidiana, infatti permetteranno di saper gestire e affrontare determinate situazioni considerate difficili.
La passione e la pratica dell’ultramaratona permette di conoscere e scoprire delle risorse interne che in situazioni ordinarie sono insospettabili. L’adattamento graduale a situazioni di estremo stress psicofisico permettono di esprimere delle caratteristiche che hanno a che fare con la tenacia, la determinazione, la resilienza, che accrescono la forza mentale per andare avanti, per raggiungere un obiettivo prefissato, per superare eventuali crisi lungo il duro percorso.
Ecco perché queste persone non si fermano mai, più corrono e più sperimentano, più sperimentano più si emozionano, più si emozionano e più si sentono vivi, sentono che la loro vita ha un senso per loro anche se gli altri li giudicano matti da legare, o suicidi o masochisti, ma per loro l’essenza della vita è sperimentare le proprie capacità personali, misurarsi con limpossibile, l’incerto, sfide continue per conoscere se stessi, per entrare dentro se stessi e fare un viaggio interiore alla ricerca di se stessi e delle proprie possibilità, capacità di affrontare e ritornare sempre a rialzarsi quando si casca, ci si infortuna.
L’ultramaratoneta ha scoperto che volendo, si può far tutto, che la passione è un motore potente che riesce a mobilitare le energie occorrenti per portare a termine qualsiasi impresa con qualsiasi condizione, è una sorta di adattamento graduale che ti permette gradualmente di incrementare l’autoefficacia personale e sviluppare la resilienza che ti permette di andare avanti e non fermati per imprevisti o crisi ma avere la capacità di gestire momento per momento con tutte le proprie risorse, capacità personali scoperte nel corso di precedenti competizioni e situazioni.
Per approfondimenti è possibile consultare il libro "Ultramaratoneti e gare estreme", Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere, 2016. EAN: 9788874189441.
16° nella classifica Bestseller di IBS Libri - Sport - Atletica e sport da campo e da pista - Maratona e corsa campestre


Oliviero Bosatelli, ultratrail: Quando vinci le emozioni sono sempre belle e tante

La corsa mi era stata sconsigliata dal dottore per problemi di schiena  
Matteo SIMONE 

Il Vigile del fuoco Oliviero Bosatelli vince la prima edizione del Tor des Chateaux, ultratrail di 170 chilometri con 4 mila metri di dislivello positivo, con partenza venerdì sera ore 20.00 e tempo di percorrenza 17h28’.

Di seguito la classifica maschile podi della 170km. 1° Oliviero Bosatelli, 2° Mikael Mongiovetto, 3° Enzo Benvenuto, 4° Cesare Clap, 5° Matteo Grassi, 6° Pablo Criado, 7° Bruno Brunod, 8° Andrea Rossi, 9° Paolo Scatolini, 10° Tracisio Fresia.
Per quanto riguarda le donne la vincitrice è 1° Marina Plavan e a seguire 2° Ana Bustamante Velez, 3° Stefania Albanese, 4° Jenn Gaskell, 5° Claudine Bosio, 6° Morgana Rege, 7° Maria Ilaria Fossati, 8° Rosanna Goggi.

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