martedì 12 giugno 2018

Esperienza running e non solo in Kenya ad Iten 2.4000 m s.l.m.


Per essere campione ci vogliono i geni giusti, ma non basta, non tutti coloro che hanno il corredo per diventare campioni poi riescono, c’è bisogno del contesto che ti coinvolge, che crede in te, e poi te stesso devi essere motivato, ci devi credere, devi trovare stimoli giusti, devi essere resiliente, devi sapere aspettare il momento giusto, devi essere persistente, devi essere amichevole, saperti allenare da solo e anche con gli altri, devi saper ascoltare, e saper chiedere.
Un’opportunità può essere un’esperienza running e non solo in Kenya ad Iten 2.4000 m s.l.m. Di seguito racconto la mia personale esperienza presso l’High Altitude Training Centre di Iten in Kenya.
La sera prima ci si organizzava per il giorno successivo, in genere appuntamento alle 6.30 con i pacer keniani per un allenamento a piccoli gruppi in base alla distanza e velocità, si correva in genere dai 12 ai 20 km, con ritmi dai più veloci e in progressioni per gli atleti più forti, mentre più lenti per me e altri e anche alcune donne che andavamo più piano. Si tornava, stretching, colazione e poi liberi a bordo piscina oppure passeggiate varie.

Bisogna diventare sempre più resilienti e lo sport è una buona palestra


Lo sport è la metafora della vita, si sperimenta benessere e vitalità, si conosce sempre nuova gente e ognuno è diverso, quindi spazio a tutti. 

Bisogna metterci impegno, determinazione, convinzione e tanta passione. Bisogna fare tanta attenzione alle sensazioni corporee e non trascurare nulla, ogni minimo indizio va accolto e compreso, cercare di essere consapevoli il più possibile di se stessi, delle proprie possibilità e capacità e dei propri limiti. Bisogna fare tanta attenzione e non bisogna essere superficiali, bisogna documentarsi bene e consigliarsi su tanti aspetti quali alimentazione, abbigliamento, percorsi.
Lo sport è un mondo dove si può scaricare tensione, dove ci si può mettere alla prova, dove puoi sentire il tuo corpo, dove ti puoi testare, dove c’è un percorso, un inizio e una fine come è la vita, dove trovi tanti compagni di viaggio lungo i percorsi e fai dei tratti con qualcuno così come succede nella vita, un mondo dove si attraversano sensazioni ed emozioni, quali ansie, tensioni, paure, stanchezza, incredulità, gioia, precarietà, niente è stabile niente è per sempre.

6 Ore Strana Marathon, Vincono Velatta Stefano e Delfine Emma



Stefano Velatta, SM40 Atl. Paratico ed Emma Delfine, SF45 ASD Nadir on the road, sono i vincitori della 1ª edizione 6 Ore di Strana Marathon a Sammichele di Bari (Ba), organizzata dall’A.S.D. “La Palestra in Fitness” in collaborazione con l’A.S.D. “Nadir on the Road”, con il patrocinio del Comune di Sammichele di Bari, della IUTA, del Comitato Provinciale Fidal di Bari.
Emma ha totalizzato km 68,735 precedendo Trisolino Addolorata, SF40 km 63,216 ed Erica Teresa Delfine, SF35 AS Amatori Putignano km 63,141.

Correre un’ultramaratona significa organizzarsi fisicamente e mentalmente a fare sport per un periodo prolungato di tempo, si tratta di un approccio basato sulla pazienza, sull'attesa senza fretta, sul focalizzarsi sul momento presente considerando che l’arrivo, il termine della gara è in là nel tempo, quindi no panico, non problema ora, si gode il percorso verso la meta serenamente sperimentando un mondo di sensazioni e disposti anche a incontrare, affrontare, gestire le eventuali crisi che arrivano e che poi se ne vanno.

6 Ore Strana Marathon, Stefano Velatta precede Matteo Nocera



Il noto pluricampione delle ultramaratone Velatta Stefano, SM40 Atl. Paratico, ha vinto la 1ª edizione 6 Ore di Strana Marathon a Sammichele di Bari (Ba), organizzata dall’A.S.D. “La Palestra in Fitness” in collaborazione con l’A.S.D. “Nadir on the Road”, con il patrocinio del Comune di Sammichele di Bari, della IUTA, del Comitato Provinciale Fidal di Bari.
Stefano ha totalizzato km 82,402 precedendo il noto campione italiano 100 miglia Nocera Matteo, SM40 ASD Napoli Nord Marathon km 75,390 e il noto recordman mondiale di 24 ore tapis roulant Intini Vito, SM50 Amatori Putignano km 71,714.
Per quanto riguarda la gara femminile, la vincitrice è stata Delfine Emma, SF45 ASD Nadir on the road che ha totalizzato km 68,735 precedendo Trisolino Addolorata, SF40 km 63,216 e completa il podio    Delfine Erica Teresa, SF35 AS Amatori Putignano km 63,141.

lunedì 11 giugno 2018

Vito Intini ottiene il record del mondo delle 24 ore di corsa sul tapis roulant 2017

Il tempo della preparazione e tutta l’attesa è sicuramente il momento più bello
Matteo SIMONE

Vito Intini a Reggio Emilia ottiene il record del mondo delle 24 ore di corsa sul tapis roulant con 253,83km.

Il precedente era di 248,12 km detenuto dall'australiano Luca Turrini. 
Vito deteneva quello italiano di 234,2 km, alla 22^ ora ha superato il suo record italiano.
Nel 2019, stabilisce il record mondiale di tapis roulant di 24 ore, correndo 265,20km.
Non c’è un età per iniziare a fare sport o per essere competitivi, così come non c’è un’età per smettere di fare sport o di smettere di essere competitivi, Vito Intini ha quasi 50 anni, continua a essere motivato nella pratica della sua disciplina che è l’ultramaratona, continua a mettersi in gioco e a ottenere risultati di rilievo come quest’ultimo record.

1ª edizione 6 Ore di Strana Marathon a Sammichele di Bari (Ba)


Vincono Velatta Stefano e Delfine Emma

Si è svolta Sabato 09/06/2018 la 1ª edizione 6 Ore di Strana Marathon a Sammichele di Bari (Ba), organizzata dall’A.S.D. “La Palestra in Fitness” in collaborazione con l’ A.S.D. “Nadir on the Road”, con il patrocinio del Comune di Sammichele di Bari, della IUTA, del Comitato Provinciale Fidal di Bari.
Ha vinto la manifestazione il noto pluricampione delle ultramaratone Velatta Stefano, SM40 Atl. Paratico che ha totalizzato km 82,402 precedendo il noto campione italiano 100 miglia Nocera Matteo, SM40 ASD Napoli Nord Marathon km 75,390 e il noto campione mondiale di 24 ore tapis roulant Intini Vito, SM50 Amatori Putignano km 71,714.

Giada Paolillo, 100km: A casa porto un’esperienza di una forza pazzesca

Matteo Simone 

La 100km di corsa è un’ultramaratona che diventa un sogno per tanti ultramaratoneti, una sfida da portare a termine.

Di seguito Giada racconta la sua esperienza alla 100km del Passatore, rispondendo ad alcune mie domande.
Com'è andata? “Partenza con un caldo pazzesco. Salite, discese, paesaggi tipici toscani...con la testa già alla Colla… Già.. La famosa Colla che quando la raggiungi sembra che hai scalato l’Everest…. E li stanca, pensi a che fare, davvero ho ancora 50 km davanti? Magari lascio…. L’avrò già detto 1000 volte…. E poi è notte che cavolo… Ma poi dico 'son salita fin quassù… Ora devo scendere'.
È stato come te lo aspettavi?Non sapevo cosa aspettarmi… Dal 50° km era tutto incognita i km in più e la notte che mi spaventava da morire.”

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