lunedì 17 dicembre 2018

La squadra maschile della Sbarra & Grilli si aggiudica la Corri per il Verde

Sul podio vedremo anche la squadra femminile della Sbarra & Grilli

Domenica 16 dicembre alla Riserva Naturale della Valle dell'Aniene ha avuto luogo l’ultima tappa della Corri per il Verde e in tale occasione l'Atletica La Sbarra & I Grilli Runners hanno festeggiato la vittoria della squadra maschile dell'edizione numero 47 della Corri per il Verde.
L'Atletica La Sbarra & I Grilli Runners si assicura la vittoria finale avendo un vantaggio incolmabile grazie alla partecipazione di numerosi atleti nel corso delle quattro tappe. Tra i tanti atleti grande merito a Giuseppe D’Antone che si aggiudica la categoria SM60.
Passano gli anni, cambiano le maglie ma gli atleti continuano a cavalcare con stile, entusiasmo, animo, coraggio l'onda del cambiamento con risorse residue più mentali che fisiche, credendoci sempre di più come individui e come squadra, cercando di fare del proprio meglio puntando sempre al meglio come squadra, con la mente libera e sgombra da pressioni e giudizi, mettendosi in gioco ogni settimana in allenamenti e gare, disposti al confronto per apprendere da se stessi e dagli altri.
Notevole il lavoro del presidente Andrea Di Somma e del vice presidente Italo Merolli per organizzare e coinvolgere uomini, donne e ragazzi in quest’attività di sport all’aperto, dimostrando collaborazione reciproca, unione di intenti e affiatamento con il gruppo-squadra.

Giuseppe Mangionee Valeria Empoli si aggiudicano la 24 ore di Lavello 2018

Matteo SIMONE 

La 24 Ore di corsa per Telethon ha avuto luogo, dal 15 al 16 dicembre 2018, a Lavello (PZ) in Basilicata e ha visto trionfare Giuseppe Mangione SM55 che ha percorso 200,385 precedendo di poco più di 3 km Sortino Flavio SM55 km 197,160 e il sorprendente Favia Domenico SM65 km 195040. 

Valeria Empoli arrivando 4^ assoluta si è aggiudicato la prova femminile totalizzando 192,920.
Di seguito approfondiamo la conoscenza dei vincitori attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Cosa ti spinge a continuare a essere ultra maratoneta?
GiuseppeMi spinge il semplice gesto della corsa, gesto atletico più naturale che esista, mi spinge perché l’ultramaratona mi ha insegnato a pensare positivo, mi spinge perché devo scoprire i miei limiti.”

domenica 16 dicembre 2018

200km nella mitica 24 ore di Lavello 2018, primo assoluto Giuseppe Mangione

L’ultramaratona mi ha insegnato a pensare positivo
Matteo SIMONE 

Si è svolta, dal 15 al 16 dicembre 2018, la 24 Ore per Telethon a Lavello (PZ) in Basilicata che ha visto trionfare Giuseppe Mangione SM55 che ha percorso 200,385 precedendo di poco più di 3 km Sortino Flavio SM55 km 197,160 e il sorprendente Favia Domenico SM65 km 195,040. 

Ha vinto la prova femminile la giovanissima Empoli Valeria che ha totalizzato 192,920.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Giuseppe Mangione attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Cosa ti spinge a continuare a essere ultramaratoneta?Mi spinge il semplice gesto della corsa, gesto atletico più naturale che esista, mi spinge perché l’ultramaratona mi ha insegnato a pensare positivo, mi spinge perché devo scoprire i miei limiti.”

sabato 15 dicembre 2018

Isabella Romanas, atletica e triathlon: Voglio divertirmi e sorridere sempre!

Ho bisogno di cambiare un po’ almeno per un periodo
Matteo SIMONE 

Lo sport come da così toglie, senza motivazione e passione non si va da nessuna parte, cambiare sport ogni tanto fa bene, rilassa, si trovano nuovi stimoli. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Isabella attraverso risposte ad alcune mie domande.
Quali sono prossimi obiettivi, sogni realizzati e da realizzati?Sogni realizzati aver gareggiato anni fa nella nazionale rumena (io sono nata in Romania), sogni da realizzare adesso non li ho, voglio correre per stare bene e serena. Forse nella mia vita mi piacerebbe fare una gara di triathlon”.

Isabella in passato si è espressa ad ottimi livelli gareggiando anche con la nazionale della Romania, ora fa sport per sperimentare benessere, per sentirsi bene, per essere felice. Si sente comunque una donna forte, sempre pronta a mettersi in gioco e a provare nuove sfide.

Loris Cappanna: Se ho un nuovo sogno ci metto tutto l'impegno per poterlo realizzare

Se ho un nuovo sogno ci metto tutto l'impegno per poterlo realizzare
Dott. Matteo Simone

Aumenta la visibilità degli atleti con disabilità visiva grazie agli occhi degli altri, grazie allo sport che rimette al mondo in modo diverso. 

Grazie ad attività come lo sport, le persone escono di casa anche se non sono al meglio della condizione, anche se hanno difficoltà. Lo sport permette di mettersi comunque in gioco, di mostrare altre abilità, grazie anche a chi è disposto a dare una mano tramite un laccetto per esempio.
E’ quello che succede per gli atleti con disabilità visiva la cui guida si mette a loro disposizione per allenamenti in coppia, per partecipare a gare. 
Non è facile ma si può, si può cambiare la cultura, si può fare quasi tutto se si vuole e se gli altri danno una mano o comunque non ostacolano.

I doni dello sport: aggregazione, condivisione, benessere

Matteo SIMONE


Lo sport promuove il benessere fisico e sociale e va inteso non solo come performance volta al raggiungimento di prestazioni eccellenti, ma anche come incentivo all'aggregazione sociale, strumento di prevenzione e promozione della salute. 

Sul libro bianco della Commissione delle Comunità europee (Bruxelles, 11.7.2007) è riportato che: 
Lo sport ha una forte attrattiva per i cittadini europei, la maggioranza dei quali pratica con regolarità un’attività sportiva. Esso è anche fonte di valori importanti come lo spirito di gruppo, la solidarietà, la tolleranza e la correttezza e contribuisce così allo sviluppo e alla realizzazione personali. Lo sport inoltre promuove il contributo attivo dei cittadini dell’UE alla società, aiutando in tal modo a rafforzare la cittadinanza attiva.”

I doni dello sport: benessere, buon umore, allegria, buona compagnia



Cosa spinge persone a fare sport, sudare, faticare? 

Certo non solo la performance ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionale; una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare, per non mollare, per occuparsi di se stessi e degli altri, per far parte di un gruppo o una squadra con progetti di gare, per condividere momenti, viaggi e incontri, per superarsi, per ricordare momenti passati insieme; questo è lo sport che vogliamo che incrementa consapevolezza, autoefficacia, resilienza e spirito di squadra e appartenenza.

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