Matteo SIMONE
Lo sport promuove il benessere fisico e sociale e va inteso non solo come performance volta al raggiungimento di prestazioni eccellenti, ma anche come incentivo all'aggregazione sociale, strumento di prevenzione e promozione della salute.
Sul libro bianco della Commissione delle Comunità europee (Bruxelles, 11.7.2007) è riportato che:
“Lo sport ha
una forte attrattiva per i cittadini europei, la maggioranza dei quali pratica
con regolarità un’attività sportiva. Esso è anche fonte di valori importanti
come lo spirito di gruppo, la solidarietà, la tolleranza e la correttezza e
contribuisce così allo sviluppo e alla realizzazione personali. Lo sport inoltre
promuove il contributo attivo dei cittadini dell’UE alla società, aiutando in
tal modo a rafforzare la cittadinanza attiva.”
Cosa
spinge un gruppo di persone a sudare e faticare? Certo non solo la performance
ma la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, rincorrere il
benessere psicofisico, emotivo e relazionale; la voglia di fidarsi e affidarsi
a qualcuno che fa compagnia, che aspetta; una spinta motivazionale dettata da
cuore, testa e corpo per provare a stare nel gruppo che contiene e sostiene,
per non mollare, per occuparsi di se stessi e degli altri, per raccontarsi, per
far parte di un gruppo, una squadra con progetti di gare, per condividere
momenti, fatti di viaggi e incontri, per superarsi, per ricordare momenti
passati insieme. questo è lo sport che vogliamo che incrementa consapevolezza,
autoefficacia, resilienza e spirito di squadra e appartenenza.
Si può iniziare
a praticare sport con il semplice cammino. Camminare insieme è aggregazione,
socializzazione, condivisione. In cammino avviene progettualità, elaborazione e
desensibilizzazione dei problemi. Il cammino può diventare parte di uno stile
di vita che aiuta ad affrontare le giornate con positività, il cammino aiuta ad
apprezzare l'alternanza fatica e riposo, tensione e rilassamento.
Il
cammino avvicina persone, culture e mondi con ogni modalità, un passo alla
volta scoprendo se stessi e nuove consapevolezze, prendendo direzioni verso mete
o un obiettivo pianificato.
Lo sport
è una marcia in più nel corso della vita, aiuta a risolvere situazioni, a
essere sempre pronti per affrontare la vita in tutte le sue sfaccettature.
Interessante quello che scrive il CONI sul Bilancio di sostenibilità 2016:
“Lo sport è un veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione
sociale nonché uno strumento di benessere psicofisico e di prevenzione.
Inoltre, svolge un ruolo sociale fondamentale in quanto strumento di educazione
e formazione che permette lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per la
crescita equilibrata di ciascun individuo. Nella consapevolezza di tale valore,
il CONI si impegna affinché la pratica sportiva sia sempre più diffusa
soprattutto tra i giovani, garantendo il diritto allo sport nelle aree
territoriali più disagiate sviluppando e consolidando partnership con
istituzioni pubbliche e organizzazioni private che garantiscono la
sostenibilità economica delle iniziative di carattere sociale.”
Lo sport
permette di sperimentare sia benessere che performance, fa rincontrare vecchi
amici e ne fa conoscere nuovi amici, fa conoscere nuovi luoghi e nuove culture,
fa apprezzare luoghi e persone. Lo sport abbatte barriere culturali e
generazionali, avvicina persone, paesi, popoli, rende liberi. Non c'è un età
per iniziare o per smettere, se sei stanco puoi rallentare.
A volte
lo sport contagia, confonde, fa perdere il senso del tempo, il tempo che passa,
il traguardo che arriva; a volte lo sport fa incontrare persone e paesaggi, fa
viaggiare nei sogni e nella realtà. Sport è anche solidarietà, inclusione,
integrazione, consapevolezza corporea dei propri limiti, osare senza esagerare,
lo sport è anche rete sociale, è anche affidarsi.
Gli atleti sperimentano di far parte di una squadra che
diventa una rete sociale, una base sicura di riferimento che si occupa e si
preoccupa per loro, per il loro benessere e per la loro miglior performance
individuale e di squadra, senza pretese impossibili e senza pressioni
incalzanti. Interessante quanto
riportato sul libro bianco:
“La partecipazione a una
squadra, principi come la correttezza, l’osservanza delle regole del gioco, il
rispetto degli altri, la solidarietà e la disciplina rafforzano la cittadinanza
attiva, e lo stesso si può dire dell’organizzazione dello sport a livello
amatoriale, che si basa su società senza fini di lucro e sul volontariato. Lo
sport inoltre offre ai giovani possibilità interessanti di impegno e
partecipazione alla società, e può aiutarli a rimanere lontani dal crimine.”
Lo sport
è una scuola di vita, si imparano regole. Si impara a stare con gli altri per
condividere e contribuire a obiettivi comuni difficili, sfidanti ma
raggiungibili.
Sollecitato
da un amico triatleta ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di
campioni, ma anche dell’atleta comune lavoratore, il quale deve districarsi tra
famiglia e lavoro per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo
per allenarsi, praticare sport, stare con amici atleti, partecipare a
competizioni.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
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