lunedì 17 dicembre 2018

Libri che trattano di sport dal punto di vista del benessere psicofisico

Matteo SIMONE 

Nel patrimonio librario della Biblioteca Sportiva "Gino Strocchi" sono presenti alcuni libri pubblicati da Prospettiva editrice che trattano di sport dal punto di vista del benessere psicofisico: 

Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti;
Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta; Ultramaratoneti e gare estreme.

Un grazie alla Biblioteca Sportiva "Gino Strocchi" di Marina di Ravenna per ospitare i mei libri pubblicati con Prospettive Editrice e per le parole di apprezzamento che riporto di seguito: 
Abbiamo ricevuto i volumi di Matteo Simone. Sono libri che trattano di sport dal punto di vista del benessere psicofisico (parliamo di salute, quindi), con un approccio che solo uno psicologo-atleta può portare. Un prezioso contributo alla sezione di psicologia dello sport della nostra biblioteca, un arricchimento del nostro patrimonio librario. Che dire? Grazie, e ancora grazie! Un caro saluto a Matteo e un in bocca al lupo per le sue prossime imprese, editoriali e sportive. La responsabile della biblioteca. Laura Ricci.”
https://www.facebook.com/bibliosport/
Di seguito alcune informazioni circa i testi.
Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti
Sempre più le donne stanno dimostrando di essere fortissime atlete e nelle gare di endurance competono anche con gli uomini con tanta grinta e forza. Raggiungere traguardi importanti diventa il coronamento di un sogno, il raggiungimento di un obiettivo ambito, la ricompensa di tanti sforzi e tanta fatica per ottenere qualcosa che si desidera con determinazione, tenacia, passione e con l’aiuto di qualcuno che sostiene. Lo sport permette di sperimentare la resilienza, non mollare mai, andare avanti e continuare per portare a termine la propria impresa, la propria sfida personale; per alzare gradualmente l’asticella e affrontare gradualmente situazioni sportive o della vita quotidiana sempre più difficili con la convinzione di saperne uscire fuori sempre più rafforzati. 
Si apprende dalle esperienze, aumenta l’autoefficacia attraverso esperienze di successo o superamento di difficoltà; superare momenti difficili aiuta ad andare avanti, se ce l’hai fatta una volta, ce la farai anche una seconda volta. La pratica di uno sport diventa onerosa dal punto di vista dell’impegno fisico e mentale ma in cambio si riceve tante soddisfazioni, si forma il carattere, si aderisce a dei valori unici e si fa parte di un gruppo di persone condividendo sensazioni ed emozioni uniche.
Stralcio Prefazione di Vincenzo Prunelli: 
"Ha senso continuare a credere la donna fragile, arrendevole, da proteggere, incapace di grosse prestazioni? Leggendo il libro dell’amico Matteo Simone, è il caso di dire di no. Fa parlare grandi atlete, ma il messaggio è rivolto a chiunque nella vita non si accontenti di limiti troppo stretti. Non parla soltanto di uno sport in solitudine, con e contro se stessi, ma anche di competizione, perché è entusiasmante vincere contro i propri limiti, e la natura umana chiede di misurarsi per raggiungere la posizione che compete a ognuno. Alla base ci sono caratteristiche particolari, strutture fisiche che lo permettono e incontri casuali con lo sport, ma anche un carattere comune a tante donne. 
Sono grandi atlete, ma lo sono diventate perché lo hanno deciso. Non vanno oltre i loro limiti, perché vi si può andare solo con scappatoie e sotterfugi, ma inviano un messaggio a chiunque, donna o uomo, perché vivano una realtà più completa. E sono tante, ma ci dicono che potrebbero essere molte di più. Di particolare, ma anche allenato dalla pratica del loro sport, caratterizzato da crolli, crisi e recuperi, hanno una spiccata resilienza, consapevolezza dei loro limiti e pregi, controllo della paura e della fatica, forza per provare anche a rischio di non farcela, gestione delle difficoltà e degli imprevisti, determinazione per combattere fino in fondo e fiducia di fronte al nuovo, al difficile e al misterioso. 
Lo sport di cui si parla è benessere, rapporto con la salute, scoperta della misura di sé, momento e mezzo di partecipazione e comunicazione, in cui ognuno scopre ciò che ha di potenziale, gioca con i mezzi che possiede e ottiene il massimo dalle proprie possibilità, tante o poche che siano. Riconosce la persona e non solo il primo, perché non impone di vincere o di misurarsi con parametri assoluti, ma di fare tutto ciò che è possibile e di cercare la propria misura, e non esclude chi è meno dotato. E consente al singolo sviluppare tutte le proprie qualità fin dove è possibile per battere il proprio record. 
Questo tipo di sport spaventa chiunque valuti le distanze e tempi, ma non è sacrificio. È passione, divertirsi mettendosi alla prova, amore per la natura, vedere posti e paesaggi sconosciuti, perché ogni gara è diversa. È pensare in solitudine, scoprirsi nuove energie e liberarsi dalla fretta e dalla frenesia della quotidianità, perché si corre soprattutto per sé. E permette di sentirsi campioni anche solo quando si raggiunge l’obiettivo prefissato, non ci si arrende di fronte a ciò che è possibile e si riesce ad arrivare al traguardo. 
Il piacere di vincere è una forte motivazione, ma non è lo stimolo principale. Gli obiettivi importanti sono più intimi e personali, come andare oltre i limiti già accertati, non tanto per il record, quanto per mettersi in gioco e alla prova con se stessi e gli altri, scoprire e conoscersi, sperimentarsi, riuscire nonostante tutto, reagire a difficoltà e imprevisti e imparare a superarli. La motivazione e l’effetto di questa gara con se stessi, pur faticosa ed estrema, possono apparire incomprensibili, e sono la passione, la soddisfazione di un piacere vero, il benessere, il divertimento, la leggerezza fisica e mentale e “l’impossibilità di farne a meno”, come dicono le atlete intervistate".
Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta
Sollecitato da un amico triatleta ho pensato di scrivere un libro che parli non solo di campioni, ma anche dell’atleta comune lavoratore, il quale deve districarsi tra famiglia e lavoro per coltivare la sua passione sportiva, per trovare il tempo per allenarsi, praticare sport, stare con amici atleti, partecipare a competizioni. Attraverso questionari ho raccolto il punto di vista di atleti comuni e campioni, per approfondire il mondo dello sport, e in particolare gli aspetti che incidono sul benessere e sulla performance. Occupandomi di psicologia dello sport, è importante, oltre allo studio e alla formazione accademica, confrontarsi con gli atleti per conoscere il loro punto di vista, le motivazioni, il benessere o le difficolta ch’essi sperimentano praticando sport, eventuali rischi. E’ fondamentale conoscere il loro punto di vista a completamento delle teorie relative agli aspetti che incidono sul benessere e la performance dell’atleta e della squadra. Lo psicologo dello sport a volte diventa una figura di riferimento per il singolo atleta, per l’intera squadra, per lo staff, i tecnici, i dirigenti.
Stralcio Presentazione Prof. Aureliano Pacciolla: 
"Matteo Simone non è nuovo ai lettori e cultori della psicologia dello sport ma con questa sua ultima opera vuole dare un contributo alla ricerca in questo settore attraverso l’esperienza di una vasta varietà di atleti. Uno dei nuclei più centrali di questo libro è la convinzione dell’autore che “è importante oltre allo studio e alla formazione accademica, confrontarsi con gli atleti per conoscere il loro punto di vista, le motivazioni, il benessere o le difficoltà che sperimentano praticando sport, eventuali rischi. È importante conoscere il loro punto di vista a completamento delle teorie relative agli aspetti che incidono sul benessere e la performance dell’atleta e della squadra”.

 
Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 
21163@tiscali.it +393804337230 

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