sabato 14 dicembre 2019

Khawla Sdid, runner: Sogni da realizzare? Diventare campionessa del mondo

Des rêves à réaliser? Devenir champion du monde
Matteo Simone 

Lo sport avvicina persone e culture, aiuta a conoscere meglio se stessi e gli altri, aiuta a organizzarsi per pianificare mete e obiettivi sfidanti da portare a termine e sogni da realizzare. 

Di seguito Khawla racconta a sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle?In quasi tutte le gare ho vissuto le sensazioni più belle.” 
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in gara, post-gara?Prima della gara, sono molto nervosa e spaventata perché non so come saranno le condizioni durante la gara, ma dopo la fine della gara, mi sento a mio agio e forte, ma anche molto attiva e felice del risultato ottenuto, ma se non sono soddisfatta del risultato, sarò tesa e triste, ma allo stesso tempo, mi rivedo e scopro gli errori che ho fatto per non farli la prossima volta.

giovedì 12 dicembre 2019

José Lyon Luis: Con le gambe ho corso, con la testa ho raggiunto i miei obiettivi


Con il cuore sono quello che sono, José Luis Tani Stanghellini. Volere è potere!

José sembra godersi la sua modalità di fare sport considerato estremo, di endurance con il consenso e il supporto della famiglia che gli permette di essere sereno e focalizzato nelle sue imprese sportive. Di seguito approfondiamo la conoscenza di José, attraverso risposte ad alcune mie domande: Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? Fino a 30 anni sono stato un amante del mondo della notte, non che non lo sia ancora, ma fino ad allora mi piaceva molto andare a ballare, stare sempre in compagnia, amici, feste e divertimento. Lo sport invece mi ha insegnato a stare solo. Ho sempre avuto bisogno di persone intorno nella mia vita, invece da quando ho iniziato a correre, soprattutto in montagna, ho scoperto il piacere di stare da solo, in silenzio, di ascoltarmi, di conoscermi meglio, scoprendo dei lati di me che mai avrei scoperto se non grazie allo sport!

mercoledì 11 dicembre 2019

Gorka Zubeldia: 101km - 6.100m D+: Ho raggiunto il limite della sofferenza

Chiunque abbia una disabilità è in grado di fare ciò che si propone

L'Ultra-Trail du Mont Blanc (UTMB) è una corsa internazionale, sulla distanza di 170 km con 10.000 metri di dislivello positivo che si svolge sui tre versanti (francese, italiano e svizzero) del Monte Bianco. Oltre all'UTMB vera e propria, si disputa anche la Courmayeur-Champex-Chamonix (CCC), di circa 101 km per 6.100 m D+, con partenza da Courmayeur, in regime di semi-autosufficienza, in un tempo limite di 26:30 ore.
La CCC nel 2019 è stata vinta dallo spagnolo Luis Alberto HERNANDO ALZAGA in 10h28’49” che ha preceduto il francese Thibaut GARRIVIER in 10h39’01”, completa il podio e Jiří ČÍPA, della Repubblica Ceca, in 10h45’37”.
Lo spagnolo Gorka Zubeldia LETAMENDIA ha portato a termine la gara in 28h05’10”, classificandosi al primo posto della sua categoria VH1. Di seguito, Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? "Sì, anche più di un giorno." Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? "Il percorso di auto-miglioramento." Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance?Primo fattore, vedermi integrato nel mondo del lavoro.” Nello sport chi o cosa ha contribuito al tuo benessere o alle tue prestazioni? "Vedere le persone con disabilità prendere parte alle Olimpiadi."

Luca Parisi, maratoneta: Ho ottenuto il mio record personale di 2h18’01’

Un record non esce così per caso
Matteo SIMONE 

Portare a termine una maratona è considerata una vera impresa perché richiede un congruo periodo di preparazione atletica con allenamenti di corsa che prevedono ripetute medie e lunghe e sedute di corsa di media e lunghissima durata.

Ci si arriva a step dopo aver iniziato a correre e dopo aver partecipato alle gare di fondo della durata di 10 km e mezze maratone.
Durante le maratone molti atleti sperimentano la crisi e il muro del 30° o 35° km perché è difficile conoscersi bene e quanto si vale ed è difficile impostare un passo di gara costante dall'inizio alla fine.

martedì 3 dicembre 2019

Teresa Lelario, Maratona di Latina: Vincere una maratona è un emozione unica


Si è corsa domenica 1 dicembre la 22^ Maratona di Latina, io c’ero sia alla prima edizione del 1998 sia domenica. I vincitori sono stati Teresa Lelario (Barletta Sportiva) in 3h23’15” e Giorgio Bizzarri (SS Lazio Atletica Leggera) in 2h37’18”. 

Il podio femminile è completato da Patrizia Pricci (Running Team D’Angela Sport) e Antonella Abbondanza (Podistica Solidarietà), mentre il podio maschile è completato da Pietro Carbotti (Martina Franca Running) e Francesco Tescione (Podistica Aprilia), a seguire Antonio Mario Fiadone e Giorgio Calcaterra.

venerdì 29 novembre 2019

Presentazione del libro “Triathlon e Ironman”: Resilienza nel Triathlon

Matteo SIMONE

Tutto si può fare con la testa che aiuta il fisico ad andare avanti e una forte passione.

Importante è conoscersi bene e utilizzare tutti gli accorgimenti utili dettati dall’esperienza, frazione per frazione si va avanti, ogni disciplina ha le sue caratteristiche da curare in allenamento e da esprimere al meglio in gara, l’ultima disciplina la corsa bisogna saperla gestire per concludere la gara e sapersi difendere dalla stanchezza e dalla temperatura atmosferica.
Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte. Questo ci permette di conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman prevede 3,8 km di nuoto, 180 km di bicicletta e la maratona di corsa a piedi (42,195 km).

Presentazione del libro “Triathlon e Ironman”: Aspetti psicologici nel triathlon


E’ un campione non solo la persona muscolosa che ha fisico ma anche la persona che non trascura nulla, sa che ai ristori bisogna integrarsi, sa che può correre quanto vuole, può andare avanti a tutti ma se ha trascurato di integrare sufficientemente poi sarà costretto a fermarsi è come le gare di formula uno che bisogna avere i serbatoi pieni ed andare alla giusta velocità se consumi troppo la macchina si ferma.

Pertanto vince chi usa la giusta alchimia tra fisico, mentale e nutrizionale quindi prepararsi da subito nelle scuole calcio, nelle scuole di triathlon ed in qualsiasi scuola l’importanza dell’aspetto fisico, mentale e nutrizionale.
Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte. Questo ci permette di conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman prevede 3,8 km di nuoto, 180 km di bicicletta e la maratona di corsa a piedi (42,195 km).

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