venerdì 17 aprile 2020

Rosita Rella: Ho iniziato a fare sport per perdere peso, sono partita da 120kg

Lo sport mi ha cambiata totalmente la vita, fisicamente ma soprattutto psicologicamente
 Matteo SIMONE

Si fa sempre in tempo a cambiare stile di vita e abbracciare uno sport che cambia la vita, fa rinascere, fa apprezzare ogni giorno e ogni fatica che porta al traguardo, diventando sempre più convinti e performanti. 

Di seguito l’esperienza di Rosita attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato a fare sport per perdere peso, sono partita da 120kg verso i 48,3kg di oggi”.

Possiamo dire che Rosita, attraverso lo sport, ha tirato fuori da sé 2 terzi di sé superfluo, trasformandosi in un’atleta che ama la vita e la fatica che trasforma sogni in realtà raggiungendo mete e obiettivi prestigiosi.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?Lavoro nello sport e ai miei allievi e ai miei clienti dico sempre ‘Che lo sport va di pari passo con la vita’”. 

giovedì 16 aprile 2020

L’attività fisica quale fattore trainante per il benessere e la salute delle popolazioni

Matteo SIMONE - Psicologo, Psicoterapeuta

L’attività fisica promuove il benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale.

Benessere significa sentirsi bene, stare in forma, sapersi relazionare. Si tratta di una salute fisica e mentale, perché fisico e mente sono in relazione, corpo e mente funzionano insieme, sono alleati, se sta bene l’uno l’altro sta meglio, le due parti hanno bisogno di sperimentare benessere insieme, se sei disposto a metterti in movimento sei più propenso ad affrontare problemi, situazioni, persone. Ti senti più sicuro, coraggioso, fiducioso.

mercoledì 15 aprile 2020

Per mantenersi in buona salute con l’attività fisica basta poco


Bisogna andare avanti con coraggio, fiducia, speranza e resilienza. Abbiamo tanti progetti, sogni, mete, da portare a compimento. 

La vita può durare 100 anni ma anche un attimo, come un sorriso, un pianto, una caduta. Accorgiamoci di essere vivi, di essere sopravvissuti notando il nostro respiro, il cuore che palpita, la nostra pelle.
È dura davvero facciamo del nostro meglio e seminiamo bene, creiamo comunità resilienti che diano buoni esempi e buone prassi. Bisogna essere pazienti e fiduciosi e aspettare tempi migliori per potersi allenare e scegliere una prossima gara, c’è tempo per tutto, ora la priorità è sopravvivere e vivere nel miglior modo possibile, poi si vedrà.

martedì 14 aprile 2020

Massimo Termite: Le gare di ultratrail sono un viaggio fisico e mentale

Ho un carattere introverso, lo sport forse è la mia forma di estroversione.
Matteo SIMONE 

Nel 2008 iniziai a interessarmi al mondo degli ultramaratoneti, attraverso brevi interviste ad alcuni partecipanti alla “100 km degli Etruschi”.

Ho raccolto impressioni, sensazioni e testimonianze con l’intento di comprendere le motivazioni a intraprendere questo tipo di imprese estreme che comportano un’estenuante prestazione sportiva.
Questo interesse per il mondo delle lunghe distanze mi ha portato a mettermi in gioco sperimentandomi in alcune gare di ultramaratona e ciò mi ha permesso di scrivere articoli e libri.
Dalle risposte emerge che il correre per tanto tempo è un momento di libertà, è liberatorio rispetto ai problemi che lasciano a casa, è gratificante, riporto alcune risposte di Massimo Termite :

lunedì 13 aprile 2020

Negli ultimi anni la corsa aveva portato luce e sollievo nella mia vita

Matteo Simone

Capita che ci sono eventi eccezionali, straordinari, inaspettati che stravolgono la vita delle persone e allora si tratta di riorganizzarsi prima di tutto per vivere e sopravvivere e poi per cambiare programmi e spostare impegni e mete da raggiungere.

In linea di massima la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare.
Quando non siamo disponibili al cambiamento, quando rinunciare ci fa stare troppo male, questi sono campanelli a cui dobbiamo prestare attenzione. È importante considerare il momento presente: il “qui e ora”!  Dobbiamo sempre cavalcare l’onda del cambiamento con pazienza, fiducia e resilienza.

Il Paese ricomincia a pedalare, dopo oltre un mese di quarantena


Passa tutto se siamo fiduciosi, collaborativi, pazienti, se siamo comunque in contatto a distanza, se siamo sensibili, tolleranti. Passa tutto e si affronta tutto come i muri di tante maratone. Possiamo e dobbiamo farcela sviluppando resilienza per cercare di uscire più forti e determinati per ritornare anche a correre e pedalare sempre con il sorriso.

Bisogna andare avanti con coraggio, fiducia, speranza e resilienza. Abbiamo tanti progetti, sogni, mete, cose da continuare a fare, la vita può durare 100 anni ma anche un attimo, come un sorriso, un pianto, una caduta. Sentiamo il respiro, il cuore, la pelle e allora accorgiamoci che siamo vivi, che siamo sopravvissuti, che non è ancora l’ora.
Attraverso la meditazione la persona riesce a comprendere che tutto passa, tutto sorge e tutto muore, riesce a non reagire agli eventi spiacevoli, riesce a partire dal qui e ora e a programmare una formulazione del goal setting, un piano degli obiettivi graduali con una giusta scansione temporale.

domenica 12 aprile 2020

Irina Majdanyuk: Si può fare tutto, se c'è un obiettivo e un piano per raggiungerlo

Si può fare tutto, se c'è un obiettivo e un piano per raggiungerlo
Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

La vita, attraverso lo sport, diventa un esperimento, si prova a fare qualcosa con un’adeguata preparazione oppure si può improvvisare ma con consapevolezza e attenzione apprendendo sempre dalla scuola dello sport. 

Di seguito l’esperienza di Irina attraverso alcune risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?No. Campionessa mai. Sentivo soddisfazione, gioia, orgoglio, stanchezza, esaurimento. Ma campionessa non mi sono mai sentita”.

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