mercoledì 29 giugno 2022

Giulia Paternò, triathlon: Rallentare se è necessario ma non mollare

 Nelle situazioni più difficili non dobbiamo mai mollare! 
 Matteo Simone 
Psicologo, psicoterapeuta 
 

Il 28 maggio 2022, ha avuto luogo il Triathlon Olimpico Città di Giulianova, la cui gara femminile è stata vinta da Maria Casciotti in 2h11’59”, precedendo Alessia righetti 2h13’46” e Margherita Garavini 2h33’53”. 

Il vincitore assoluto è stato Jonathan Ciavattella in 1h59’35”, precedendo Alessio Piccioni 2h00’19” e Pasquale Di Ghionno 2h01’14”. 
Di seguito, attraverso risposte ad alcune mie domande, approfondiamo la conoscenza di Giulia Paternò che ha esordito nel triathlon, riuscendo a salire sul gradino più alto de podio della categoria S3. 
Complimenti Giulia, com'è andata la gara? Soddisfatta? Grazie mille e grazie per esserti interessato! La gara è andata benissimo, sono molto soddisfatta di me stessa a parte la frazione di bici nella quale sono ancora tanto impreparata, era la 5^ uscita in bici fuori per cui sono andata talmente piano che ho recuperato nella corsa 😂. 

Una bella sfida e un grande giorno partecipare a una gara di triathlon olimpico che prevede tre discipline sportive di cui nuoto 1500 metri, bici 40 km e corsa 10km. 

Pietro Laurenti: È stato un cammino della mente, degli occhi e del cuore

 Dovevo fermarmi riflettere e quale migliore occasione del cammino di Santiago 
Matteo SIMONE 
 

Lo sport aiuta a organizzarsi, a decidere mete e obiettivi da raggiungere documentandosi, organizzandosi, coinvolgendo amici e arricchendosi nell’animo, nel cuore, nella mente. 

Di seguito, l’amico maratoneta Pietro, racconta la sua esperienza di Cammino di Santiago in bici, rispondendo ad alcune mie domande. 
Ciao, complimenti per il cammino di Santiago in bici, come è nata l’idea? Dopo due anni di pandemia nei quali ho avute rinunce per lockdown tipo festeggiare i 50 o gli 80 di papà che poi è deceduto causa covid, ho pensato che dovevo fermarmi riflettere e quale migliore occasione del cammino di Santiago. Pertanto ho approfondito, mediante documentazione di racconti o video, la modalità come farlo. Ho scelto la bici per ragioni di tempo e perché pensavo che potesse essere più "facile".  

martedì 28 giugno 2022

Sebastiano Scarlata: La corsa è un po’ come la vita, nessuno ti regala niente

 Lo sport è uno strumento per imparare a conoscere e accettare sé stessi
 Matteo Simone
Psicologo, psicoterapeuta
 

Lo sport può essere considerato una palestra per affrontare la vita quotidiana, una metafora della vita dove bisogna prepararsi dall’inizio studiando e lavorando duramente per ottenere qualcosa, grandi risultati soddisfacenti.

Di seguito, il giovane Sebastiano (Impossible target) racconta la sua ricca esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? La definizione di atleta mi sembra un po’ troppo generosa per me! Il tutto è iniziato quando un giorno, per via di una scommessa con alcuni colleghi abbiamo deciso di partecipare alla maratona di Venezia del 2015.La pessima, quasi nulla, preparazione e la mancanza di esperienza mi hanno portato a concludere la gara in 6 ore e con tantissima fatica. Pensai di smettere di correre per sempre… ma proprio in quell’occasione incontrai un signore sui 75-80 anni che mi parlò di una gara lunga ben 100km: la 100km del Passatore. Inizialmente pensai che fosse un folle, ma giorno dopo giorno la curiosità cresceva, finché decisi che anche io potevo affrontare un’impresa del genere. Così, chilometro dopo chilometro nel 2016 portai a termine il mio primo Passatore! Da quel momento mi alleno per stare bene con me stesso e spero di poter arrivare all’età di quel signore che incontrai nel 2015, continuando a correre come lui. 

Francesca Calcagno vince a Clusone la 1^ 6 ore dell'Orologio 2022

 In momenti di crisi nera mi dico a me stessa “Forza Fra”
Matteo Simone
Psicologo, psicoterapeuta
 

Sabato 18 giugno 2022, si è svolta la prima edizione dell’ultramaratona “6 ore dell'Orologio”, su un circuito di 1,100km nel centro storico di Clusone con partenza alle 14.00 da Piazza dell’orologio.

La gara femminile è stata vinta da Francesca Calcagno che ha totalizzato km 60,239, precedendo Silvia Bazzana km 58,569 e Carolina Gatti km 55,905km.
Il vincitore assoluto è stato Stefano Emma che ha totalizzato km 71,505km, precedendo Pier Luigi Radavelli km 67,105km e Alessio Bozano.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Francesca (Rensen Team Arenzano) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? Si mi sono sentita campionessa anche se ho prestazioni non altissime ma per me vale molto il mettersi in gioco per se stessi alla mia età.
 

lunedì 27 giugno 2022

Walter Fagnani, classe 1924, l'ultramaratoneta più longevo

 Il 27 maggio 2018, la sua ultima 100km 18h15’34”, categoria M90
Matteo Simone
Psicologo, psicoterapeuta

La 100km del Passatore, gara di corsa a piedi con partenza a Firenze e arrivo a Faenza, tutti la temono e tutti la vogliono, diventa un progetto ambizioso e sfidante.

Una volta fatta la maratona diventa l’obiettivo di molti maratoneti, una volta nella vita molti la vogliono provare e quando la provano c’è chi si accontenta e le basta una e chi se la vuol godere ogni anno e diventa come le ciliegie, una tira l’anno, come il grande Fagnani che a 94 anni ha concluso 45 edizioni.
Il lontano il 26 maggio 1974, alla sua prima 100km del Passatore Firenze-Faenza, Walter Fagnani si classifica in 20° posizione, vincendo la sua categoria M45 in 9h44’34” e, alla sua ultima 100km, il 27 maggio 2018 ha vinto la sua categoria M90 in 18h15’34”.
Dal 1995 al 2018 è sempre andato a podio alla 100km del Passatore.

Un mondo dietro la bici, tanta fatica e impegno con passione e determinazione

 Matteo SIMONE
 

Dedicato a Pietro, Emanuele e altri due amici che hanno fatto il Cammino di Santiago in bici e a Flavio Gioia, reduce da un infortunio.

Lo sport è un’opportunità per approfondire la conoscenza di se stessi soprattutto durante le prove dove si fatica, dove le salite sembrano non finire mai, dove si può mollare se non si usa la testa.
Non bisogna aspettare il momento migliore, non è opportuno rimandare, è sempre il momento del movimento. All'inizio può bastare anche un solo minuto al giorno, il resto viene da sé, sperimentando sempre più benessere e performance, lo sport diventerà la tua vera zona di comfort, fidati.
Un mondo dietro la bici, tanta fatica e impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare. L’esperienza della bici permette di apprezzare colori e suoni, albe e tramonti, luce e buio.

domenica 26 giugno 2022

Giampiera Farre, pista 1500/3000: Sapevo esattamente dove volevo arrivare

 Ho chiamato in soccorso il mio coach Luca Parisi 
380-4337230 - 21163@tiscali.it  


La pratica di una
disciplina sportiva aiuta a conoscersi a decidere obiettivi e sfide per potersi impegnarsi e cercare di trasformare in realtà da soli o con l’aiuto di amici o professionisti che aiutano e sostengono per star bene e migliorare la performance.
 

Di seguito, Giampiera Farre (Road Runners Club Milano) racconta la sua esperienza rispondendo un po’ di temo fa ad alcune mie domande. 
Ciao, complimenti, è stato come te l'aspettavi? Ciao Matteo, il ritorno in pista per me è stato molto complicato. Non gareggiavo dal 2019, mi sono messa a disposizione della squadra per i Campionati di Società, ho preparato le gare 1500/3000. Sapevo già in partenza che sarebbe stata dura perché la pista è sempre stata il mio tallone d’Achille e il test effettuato prima aveva dato un risultato di 2’ superiore al mio PB, abbondantemente sopra i 14’ per il 3000.  

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