Matteo SIMONE
Dedicato a Pietro, Emanuele e altri due amici che hanno fatto il Cammino di Santiago in bici e a Flavio Gioia, reduce da un infortunio.
Lo
sport è un’opportunità per approfondire la conoscenza di se stessi soprattutto
durante le prove dove si fatica, dove le salite sembrano non finire mai, dove
si può mollare se non si usa la testa.
Non bisogna aspettare il momento migliore,
non è opportuno rimandare, è sempre il momento del movimento. All'inizio può
bastare anche un solo minuto al giorno, il resto viene da sé, sperimentando
sempre più benessere e performance, lo sport diventerà la tua vera zona di
comfort, fidati.
Un
mondo dietro la bici, tanta fatica e impegno con passione e determinazione,
tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare. L’esperienza della
bici permette di apprezzare colori e suoni, albe e tramonti, luce e buio.
Interessante
la testimonianza di Annalisa Fucile: “Adoro
la bici e per i miei problemi di ossa è il mezzo migliore per fare sport😉
sono in Romagna e oggi sono venuta al mare in bici 💪
ovviamente farò lo stesso tragitto per rientrare a casa😉. Non
salivo in bici da più di un anno😉”.
La
bici è una metafora della vita, come per la bici c’è la ciclicità della salita
e della discesa così nella vita c’è la crisi e la soluzione senza darsi per
sconfitti ma accettando e rimodulando piani e programmi, con fiducia e
resilienza.
Lo
sport rende felici nonostante le salite, nonostante la fatica; attraverso la
bici si sperimenta la ciclicità dello sport come nella vita, fatta di partenze
e arrivi, incontri e congedi, salite e discese.
Interessanti
le parole di Pietro Laurenti al termine del suo Cammino di Santiago in bici,
insieme a Emanuele Gallo e altri 2 amici: “È
stato un cammino della mente (perché serve molta concentrazione specie quando
la fatica prende il sopravvento), degli occhi (che hanno incontrato altri occhi
"a volte brillanti altre volte che nascondevano un velo di
malinconia" e del cuore (perché solo con Amore nella preghiera ho avuto
modo di riflettere, di pregare, di andare oltre il mio io per capire che ci
vuole tolleranza rispetto ed amore verso gli altri)”.
La
bici fa mettere in gioco; fa sperimentare benessere e/o performance; permette
di far parte di un gruppo o squadra con piani, programmi e obiettivi condivisi;
fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi.
La
bici è uno strumento della palestra dello sport; uno strumento per sviluppare
consapevolezza, autoefficacia e resilienza; una modalità per sperimentarsi e
mettersi alla prova; un’opportunità per portare a casa esperienze e
insegnamenti che fanno crescere e maturare, sperimentando sensazioni ed
emozioni intense.
Attraverso
l’esperienza con la bici, si affronta, si gestisce e si supera la salita, la crisi
e la difficoltà, incrementando la fiducia in sé e l’autostima generale sperimentando
benessere fisico, mentale e relazionale.
La
vita come lo sport in bicicletta, è fatta di ciclicità: sconfitte e vittorie,
infortuni e riprese, offese e complimenti, tristezza e felicità. E’ importante
saper stare con quello che c'è con la consapevolezza che non è per sempre e
tutto passa, tutto cambia. E’ importante trovare dentro noi stessi motivazioni,
passioni, interessi, risorse.
La
bici avvicina persone, culture e mondi; attraverso la bici si conoscono nuove
persone, avvengono incontri e confronti. La bici porta in giro per strade e città,
incontrando luoghi e persone, abbattendo muri e barriere anche generazionali.
La
salita, i tunnel, le crisi non preoccupano; più è lunga e/ ripida la salita,
più è lungo e buio il tunnel, più è grande la crisi e più si è soddisfatti e riconoscenti
a se stessi quando tutto è finito per aver superato tutto.
Attraverso
l’esperienza in bici ci si accorge che tutto passa e tutto cambia; passa la
salita e passa la crisi; rimane la consapevolezza che se ci si impegna e se si
è fiduciosi, si riesce ad affrontare, gestire, superare tutto incrementando la
forza interiore che aiuta non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana
lavorativa, familiare, relazionale.
Interessante il pensiero di Dominga: “Sì è vero tutto passa tutto cambia e chissà se proprio in questo periodo
siamo riusciti a cambiare in meglio? Alcuni di noi hanno trovato altre strade e
altri modi per stare bene. La bici ha aiutato parecchio, ci ha fatto riscoprire
in qualche modo quel senso di libertà e quell’allegria di un bambino che per la
prima volta è riuscito a restare in equilibrio senza alcun sostegno”.
Attraverso
la bici si può scaricare tensione; si può sentire il proprio corpo; si può
intraprendere un percorso con un inizio e una fine come è la vita; incontrando
compagni di viaggio e facendo dei tratti insieme come succede nella vita.
Nello
sport bisogna fare sempre più rete e sapere su chi contare, fidarsi e affidarsi
così come nella vita. A volte attraverso lo sport si può sperimentare una
rinascita; dopo uno stop, un passo alla volta, con coraggio e attenzione, si
può decidere di ripartire in modo diverso con le risorse residue.
Psicologo,
Psicoterapeutaù
380-4337230 - 21163@tiscali.it
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