lunedì 27 giugno 2022

Un mondo dietro la bici, tanta fatica e impegno con passione e determinazione

 Matteo SIMONE
 

Dedicato a Pietro, Emanuele e altri due amici che hanno fatto il Cammino di Santiago in bici e a Flavio Gioia, reduce da un infortunio.

Lo sport è un’opportunità per approfondire la conoscenza di se stessi soprattutto durante le prove dove si fatica, dove le salite sembrano non finire mai, dove si può mollare se non si usa la testa.
Non bisogna aspettare il momento migliore, non è opportuno rimandare, è sempre il momento del movimento. All'inizio può bastare anche un solo minuto al giorno, il resto viene da sé, sperimentando sempre più benessere e performance, lo sport diventerà la tua vera zona di comfort, fidati.
Un mondo dietro la bici, tanta fatica e impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare. L’esperienza della bici permette di apprezzare colori e suoni, albe e tramonti, luce e buio.
Interessante la testimonianza di Annalisa Fucile: “Adoro la bici e per i miei problemi di ossa è il mezzo migliore per fare sport😉 sono in Romagna e oggi sono venuta al mare in bici 💪 ovviamente farò lo stesso tragitto per rientrare a casa😉. Non salivo in bici da più di un anno😉”.

La bici è una metafora della vita, come per la bici c’è la ciclicità della salita e della discesa così nella vita c’è la crisi e la soluzione senza darsi per sconfitti ma accettando e rimodulando piani e programmi, con fiducia e resilienza.
Lo sport rende felici nonostante le salite, nonostante la fatica; attraverso la bici si sperimenta la ciclicità dello sport come nella vita, fatta di partenze e arrivi, incontri e congedi, salite e discese.
Interessanti le parole di Pietro Laurenti al termine del suo Cammino di Santiago in bici, insieme a Emanuele Gallo e altri 2 amici: “È stato un cammino della mente (perché serve molta concentrazione specie quando la fatica prende il sopravvento), degli occhi (che hanno incontrato altri occhi "a volte brillanti altre volte che nascondevano un velo di malinconia" e del cuore (perché solo con Amore nella preghiera ho avuto modo di riflettere, di pregare, di andare oltre il mio io per capire che ci vuole tolleranza rispetto ed amore verso gli altri)”.

La bici fa mettere in gioco; fa sperimentare benessere e/o performance; permette di far parte di un gruppo o squadra con piani, programmi e obiettivi condivisi; fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi.
La bici è uno strumento della palestra dello sport; uno strumento per sviluppare consapevolezza, autoefficacia e resilienza; una modalità per sperimentarsi e mettersi alla prova; un’opportunità per portare a casa esperienze e insegnamenti che fanno crescere e maturare, sperimentando sensazioni ed emozioni intense.
Attraverso l’esperienza con la bici, si affronta, si gestisce e si supera la salita, la crisi e la difficoltà, incrementando la fiducia in sé e l’autostima generale sperimentando benessere fisico, mentale e relazionale.
La vita come lo sport in bicicletta, è fatta di ciclicità: sconfitte e vittorie, infortuni e riprese, offese e complimenti, tristezza e felicità. E’ importante saper stare con quello che c'è con la consapevolezza che non è per sempre e tutto passa, tutto cambia. E’ importante trovare dentro noi stessi motivazioni, passioni, interessi, risorse.
La bici avvicina persone, culture e mondi; attraverso la bici si conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti. La bici porta in giro per strade e città, incontrando luoghi e persone, abbattendo muri e barriere anche generazionali.
La salita, i tunnel, le crisi non preoccupano; più è lunga e/ ripida la salita, più è lungo e buio il tunnel, più è grande la crisi e più si è soddisfatti e riconoscenti a se stessi quando tutto è finito per aver superato tutto.
Attraverso l’esperienza in bici ci si accorge che tutto passa e tutto cambia; passa la salita e passa la crisi; rimane la consapevolezza che se ci si impegna e se si è fiduciosi, si riesce ad affrontare, gestire, superare tutto incrementando la forza interiore che aiuta non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana lavorativa, familiare, relazionale.
Interessante il pensiero di Dominga: “Sì è vero tutto passa tutto cambia e chissà se proprio in questo periodo siamo riusciti a cambiare in meglio? Alcuni di noi hanno trovato altre strade e altri modi per stare bene. La bici ha aiutato parecchio, ci ha fatto riscoprire in qualche modo quel senso di libertà e quell’allegria di un bambino che per la prima volta è riuscito a restare in equilibrio senza alcun sostegno”.

Attraverso la bici si può scaricare tensione; si può sentire il proprio corpo; si può intraprendere un percorso con un inizio e una fine come è la vita; incontrando compagni di viaggio e facendo dei tratti insieme come succede nella vita.
Nello sport bisogna fare sempre più rete e sapere su chi contare, fidarsi e affidarsi così come nella vita. A volte attraverso lo sport si può sperimentare una rinascita; dopo uno stop, un passo alla volta, con coraggio e attenzione, si può decidere di ripartire in modo diverso con le risorse residue.
 
Psicologo, Psicoterapeutaù
380-4337230 - 21163@tiscali.it

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