I componenti delle joelette sono squadre di eroi, da chi occupa la joelette e viene spinto in allenamento e in gara per strade e sentieri, salite e discese, agli spingitori che si mettono in gioco facendo esperienza con apprensione e generosità.
Insieme è sempre molto meglio per affrontare, gestire, attraversare percorsi, strade, situazioni sempre praticabili con consapevolezza, fiducia e resilienza. Si fatica nella vita e nello sport, si attraversano momenti difficili, situazioni impreviste e improvvise, si incontrano salite che sembrano non percorribili fini alla fine, ma insieme si può apprezzando la gioia e la soddisfazione che tutto passa e tutto cambia.
Perché partecipare? Per esserci con il cuore, il corpo e la mente; per condividere lo sforzo e la fatica insieme raggiungendo traguardi importanti o simbolici; un'occasione per conoscere gente uguale a noi, diversa da noi, ordinaria o straordinaria, veloce o lenta, abile o con altre abilità. Tanti incontri, tanti amici per fare parte di un team e condividere fatica e divertimento.
La corsa con le joelette è una corsa speciale per favorire il più possibile l’inclusione, per permettere a tutti di esserci e mettersi in gioco insieme, con tanta voglia di esserci con proprie modalità, partecipando ad allenamenti, eventi e gare.
Un'opportunità per avvicinare persone di età diverse, culture diverse, abilità diverse, per confrontarsi, aiutatasi, fidarsi, affidarsi, condividere momenti preziosi e intensi di fatica, sudore, gioia, partenze, arrivi.
Correre con le Joelette cos'è? Un'opportunità per diffondere i verbi dell’aiutare, essere presenti, partecipare, fare con/per, faticare e gioire insieme, partire e arrivare insieme, fidarsi e affidarsi. Squadre di persone, gruppi di persone, team che hanno deciso di lasciare il cronometro a casa e non pensare alla performance ma solamente al benessere emotivo, affettivo, relazione, psicofisico.
Perché esserci? Per incontrare amici prima della partenza, durante il percorso, dopo l'arrivo; per incontrare nuovi amici; per apprendere da se stessi mettendosi in gioco, per apprendere dagli altri diversi o più esperti.
Gli atleti in Joëlettes sono persone straordinarie che rendono uniti famiglie e gruppi, rendono felici persone che gli stanno vicine con i loro silenzi, sorrisi, richieste strane e bizzarre, con la loro voglia di stare per strada come gli altri scorrazzando per le vie della capitale, su sanpietrini, sopra e sotto ponti osservando il mondo in modo diverso lontani dalla zona di confort, non a casa, non al chiuso ma all'aperto.
Lo sport è come un treno dove c'è posto per tutti, avanti o dietro e si può salire o scendere quando e come si vuole, non c'è un'età giusta, non c'è una modalità giusta; si è sempre in tempo per salire o scendere dal treno dello sport.
Questo è lo sport che vogliamo, inclusivo, partecipante, aggregante, per tutti con ogni modalità e insieme è sempre meglio. Lo sport diventa la metafora della vita, la fatica e la salita, le crisi e le difficoltà non sono per sempre, si può fare soprattutto insieme, ognuno diventa una risorsa per l’altro e lo sport risulta essere un grande strumento e palestra di resilienza.
Se si vuole, se ci si crede, tutto passa, tutto cambia; passa la fatica, passa la salita; quello che rimane è la consapevolezza della forza interiore acquisita che aiuterà non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, lavorativa, familiare, relazionale, individuale.
La fatica davvero diventa amica dell'atleta, più è grande la fatica e più si è riconoscenti quando è finita. Lo sport diventa allenamento alla vita, alle intemperie interiori. E tutto ciò se si affronta insieme è molto meglio, più fattibile, più affrontabile. Insieme è molto meglio nella condivisione dell'esperienza di fatica e poi anche di gioia, entusiasmo, soddisfazione.
L'amica salita più si fa sentire e più è utile per diventare sempre più resilienti e apprezzare il ciclo della vita: fatica e riposo, tensione e rilassamento, sofferenza e felicità. Più è ripida la salita e più si è soddisfatti quando si arriva in cima.
Bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, rimodulare gli obiettivi in base alle proprie condizioni fisiche attuali. L’esperienza serve per andare avanti con pazienza, un passo alla volta, con consapevolezza e rispettando i propri limiti.
Dietro lo sport c’è tanta fatica e impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare, tante prove in allenamento e gara, tante gioie e soddisfazione oltre a tanti aspetti da curare quali forza fisica e mentale, resistenza, fiducia in sé, clima di squadra, tanti insegnamenti, esperienze che fanno crescere e maturare.
Per ottenere qualcosa bisogna faticare, impegnarsi un po’ soffrire, incontrare discese e salite e arrivare a conclusione sperimentando soddisfazione e gioia oltre che dolore e sofferenza. Lo sport permette di sperimentarsi, mettersi in gioco, uscire fuori dalla zona di confort per apprendere sempre dall’esperienza, per conoscersi meglio, ascoltare se stessi durante la fatica, attraverso il respiro e le sensazioni corporee, sempre pronti a emozionarsi.
Attraverso lo sport si conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti; lo sport abbatte muri e barriere anche generazionali, lo sport rimette al mondo; si può notare e apprezzare la ciclicità della vita: partenze e arrivi, fatica e riposo.
Lo sport fa prendere direzioni per raggiungere traguardi, mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili superando eventuali imprevisti lungo il percorso con fiducia in se, con impegno, motivazione, passione e determinazione.
Cosa c'è dietro lo sport? Tanta passione, allenamenti, incontri, fatica, aggregazione, decisioni, presenza, attenzione, focalizzazione. Squadre, gruppi, associazioni. Lo sport è una metafora della vita, c’è la crisi e soluzione senza darsi per sconfitti ma accettando e cambiando il corso degli eventi con fiducia e resilienza uscendone fuori sempre più rafforzati.
Matteo SIMONE
Nessun commento:
Posta un commento