giovedì 2 giugno 2022

Sandra Bisceglia, 100km Passatore: Ho tirato fuori tutta la mia grinta

 Il traguardo l'ho dedicato a chi amo: i miei figli e il mio compagno Nicola 
 Matteo Simone  
3804337230- 21163@tiscali.it 
 

Partecipare e portare a termine una ultramaratona di 100km richiede un grande coraggio, una grande predisposizione alla fatica e alla sofferenza, una grande fiducia in sé, uno spirito di adattamento alle situazioni difficili e critiche, l’affidarsi a persone che possano aiutare e sostenere, un sufficiente allenamento fisico. 

Di seguito, Sandra (ASD Manfredonia Corre/Happy Walkers) racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Ciao, complimenti, è stato come te l'aspettavi? Ciao Matteo, grazie. In verità non avevo proprio idea di cosa mi aspettava. Questa esperienza è stata di più di quello che avrei immaginato. 

Sandra è stata molto coraggiosa a decidere di partecipare a questa ultramaratona di 100km, un salto nel buio, ma ha dimostrato di avere un carattere forte e di avere grandi potenzialità.  
Da quando ci lavoravi? Premetto che ho accettato di partecipare per gioco, sai una proposta buttata lì e accettata così senza avere la minima idea di cosa fosse. Non ci ho lavorato molto: primo perché non si sapeva se si sarebbe fatta a causa del Covid, poi sono subentrati impegni lavorativi e scolastici che mi tenevano tutti i giorni impegnati escluso il sabato e la domenica.
Come ti sei allenata?
Le ultime due settimane quando ho concluso il tirocinio da OSS ho avuto un po' di tempo e l'ho subito utilizzato per allenarmi. Il mio compagno Nicola mi ha portato a fare lunghi percorsi con salite e discese a passo veloce. All’ultimo mi ha dato una mano anche un caro amico Matteo Scirpoli. 

In passato, alle superiori, Sandra correva e gareggiava, ma ora è molto impegnata e fa parte del gruppo “Happy Walkers” che camminano e fanno escursioni. Nonostante non si sia allenata adeguatamente per partecipare a un’ultramaratona di 100km, aveva nelle gambe e nella mente lunghi percorsi a piedi nelle località del Gargano, soprattutto tante escursioni in salita tra Manfredonia e Monte Sant'Angelo.

Qual è stato il prezzo da pagare? Il prezzo da pagare "per così dire": sono state le vesciche, soprattutto al piede sinistro.

In gare di ultramaratona si mette in conto tutto, eventuali ritiri, dolori, sofferenze dovute al caldo, freddo, vesciche, è una grande prova che si vuol portare a termine per raggiungere un obiettivo sfidante che da un ritorno in termini di fiducia e consapevolezza delle proprie risorse e c’è sempre un prezzo da pagare. 
Come hai gestito e controllato la gara? Beh! Fino ai 60km camminando e corricchiando, c'era un paesaggio mozzafiato e me lo sono goduto tutto, poi ho incominciato ad avere problemi al piede sinistro. Penso che abbia contribuito il fatto che al buio ho messo per sbaglio il piede in una pozzanghera e quindi ho tenuto per tutto il tempo il piede bagnato. Poi gli ultimi 7/8km solamente corricchiando. 
Quanto eri motivata nel raggiungere questo risultato? Volevo arrivare al traguardo sia perché ero quasi arrivata e perciò non volevo buttare via i sacrifici fatti fino ad allora ma anche il pensiero delle persone che credevano in me mi incoraggia a non mollare. 

Gare di ultramaratona richiedono molta pazienza, molta calma, molta attenzione e introspezione, non c’è bisogno di correre veloci e volersi sbrigare di arrivare al traguardo, ma bisogna vivere l’esperienza e capire come meglio affrontarla e gestire fino alla fine, soffrendo e avanzando, da soli o in compagnia. 
Cosa e/o chi ti ha aiutato? Pensieri, immagini, persone?
Il Passatore l'ho fatto con una carissima amica. Inizialmente ho sostenuto io a lei poi invece è stata lei a sostenere me. Inoltre nel percorso abbiamo conosciuto Diego che per un bel tratto di strada ci ha tenuto compagnia e ci siamo sostenuti a vicenda.

Insieme è molto meglio nelle esperienze di fatica, ci si sostiene a vicenda, un po’ per volta si avanza e ci si fa coraggio a vicenda, si affrontano insieme, fatiche, salite, buio, dubbi, perplessità, timori. 
Quali sono state le tue qualità̀ e caratteristiche utili? Nella mia vita ho sofferto tanto, perciò ho tirato fuori tutta la mia grinta e poi mi sono avvalsa del corricchiare che a me piace tanto e in questa circostanza mi faceva provare meno dolore.

Nella vita si può andare incontro a situazioni difficili che bisogna saper gestire e non farsi destabilizzare e quando si supera tutto si percepisce di essere più forti, più resilienti per poter affrontare situazioni ancora più difficili trovando modalità e strategie per andare avanti. 
Quanto sei fiduciosa ora in te stessa?
Allora! Ti dirò che avviene qualcosa di magico che non ti so spiegare ma ci provo: avviene un miscuglio di sensazioni ed emozioni che ti portano anche al pianto ma poi ti liberi di tutto ed è meraviglioso! E tutto questo ti porta a stare bene e quindi anche ad essere più fiducioso. 

Quando tutto è finito, come quando finisce una tempesta, ci si rende conto di quello che si è riusciti a fare e ci può essere incredulità, gioia, soddisfazione, tante sensazioni ed emozioni intense che fortificano. 
Cosa hai portato a casa e cosa hai lasciato lì? A casa ho portato un'esperienza in più mentre li ho lasciato un pezzettino di cuore.
A chi dedichi questo traguardo? Il traguardo l'ho dedicato a chi amo: i miei figli e il mio compagno Nicola. 

Il pensiero delle persone che si hanno nel cuore aiuta ad andar avanti in ogni circostanza, rende i passi più leggeri e veloci verso il traguardo. 
Prossimi obiettivi? Fare assolutamente la 100km a Torino 😁👍.  

Fatta la prima, ci si sente più esperti, si comprende cosa ha funzionato e cosa si può migliorare e quindi si cercano nuove gare e situazioni difficili per testarsi e far meglio di prima,
soprattutto con una buona compagnia.
 
La “XIII^ 100 Km delle Alpi” si svolgerà il 08/10/2022 - 09/10/2022 a Torino. 

380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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