Alcuni
strumenti per gestire particolari situazioni di stress o di sofferenza sono le
seguenti: il flusso di luce, il posto sicuro interiore, rilassamento
progressivo, l’umorismo.
La tecnica del flusso di luce è molto
utile per attivare il guaritore interiore:
“Esplori il
suo corpo partendo dalla testa per arrivare ai suoi piedi e noti le sensazioni
spiacevoli o tensioni nel corpo . Immagini ora un flusso di luce colorata, del
colore che le piacerebbe del colore che il suo corpo ha bisogno per guarire
oggi. Lasci che la luce lenitiva e guaritrice entri sempre di più nel suo corpo
fino a giungere alla parte del corpo che sente più debole e in quel punto
immagini di intensificare sempre di più questa luce colorata e benefica. Continui
a far fluire la luce dalla testa al collo e alle spalle. Lungo il torace e giù
lungo le braccia sino alla punta delle dita. Lasci che la luce guaritrice e
lenitiva scorra attraverso il busto fino alle gambe e fuori attraverso i piedi.
Lasci che la luce scorra in ogni parte del suo corpo.
Contemporaneamente
mentre ciò avviene noti cosa succede e poi immagini di dire a se stesso le
parole che avrebbe più bisogno di sentire ora”.
POSTO SICURO (Rifugio interiore)
Costruire
all’interno del sé un’area relativamente libera da conflitti, una base sicura
intrapsichica.
Il
ritrovamento o la costruzione di un rifugio Interiore può consentire:
- l’accesso ad una condizione psicofisiologica «libera
da conflitti» vissuta come ristoratrice e autocurativa;
- il riaccesso a risorse interiori dimenticate;
- di iniziare a viversi come punto di riferimento per
sé stessi, costruendo o ricostruendo uno spazio interiore vissuto come base
sicura introiettata.
Edmund Jacobson (anni ’30) elaborò un
metodo semplice ed efficace che, agendo sui muscoli mirava a riportare la mente
in uno stato di calma.
Vari gruppi di
muscoli vengono progressivamente presi in considerazione contratti e rilassati
in modo da provocare un abbassamento della tensione all’interno del corpo.
L’umorismo
Il riso permette un’aggressione senza
aggressività
Umorismo:
l’arte di sfiorare senza insistere. (Vladimir Jankélévitch
Se vengo
aggredito da altre persone o dagli eventi, oltre alla fuga, mi rimangono tre
possibilità:
a) rispondere,
attaccando a mia volta: il che non sarebbe male, perché tengo testa
all’aggressione, ma ci sarebbe il rischio di far andare avanti lo scontro
all’infinito e di uscirne malconcio;
b)
Comportamenti come se non fosse accaduto nulla: questo può anche porre fine
allo scontro, ma il rovescio della medaglia è la possibilità che l’aggressore
continui e io ne esca ancora più malconcio;
c) Non cedere
terreno, facendo il possibile per schivare i “colpi” dell’aggressore, e
adattarmi al gioco impostato dall’altro mettendo le cose in ridere.
In fin dei
conti, dobbiamo tener presente che il più delle volte la causa dello stress non
è un fatto particolare, ma è come noi lo giudichiamo e lo affrontiamo;
l’aveva
intuito il filosofo Epitteto duemila anni fa: “Gli uomini sono disturbati non
dalle cose, ma da come essi le vedono”;
più
recentemente, il padre delle moderne ricerche sullo stress, Hans Selye,
riprendeva: “Lo stress non dipende tanto da ciò che ci accade, quanto dal modo
in cui noi lo interpretiamo.”
Noi, quindi,
possiamo controllare le nostre interpretazioni dei fatti col senso
dell’umorismo. Grazie a esso, sdrammatizziamo il confronto, disarmiamo
l’aggressore e volgiamo la situazione da temibile in divertente. (Mario Farnè, Guarir dal ridere)
Incominciate
da oggi a considerare la vita come un viaggio e un’avventura. Dove andate? Cosa
cercate? Dove siete ora? A quale punto del viaggio siete arrivato? Come
intitolereste il capitolo del libro della vostra vita che state vivendo
attualmente? (Kabat-Zinn J., Dovunque tu
vada ci sei già)
Incontri culturali gratuiti di psicologia e
sport:
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20 febbraio (ore 18,00 – 20,00) Incontro gratuito Colori, musica,
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più autentiche e profonde. Per informazioni e prenotazioni Dott.ssa Patrizia
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febbraio 2015 ore 17.30 presso la sala del comitato Aprilia Nord (Parco Friuli) via
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incontro informativo su PSICOLOGIA e SPORT per il benessere e la performance.
Come incrementare l’autoefficacia e la resilienza per gestire allenamenti,
gare, crisi, sconfitte e infortuni. Relatore dott. Matteo SIMONE.
Bibliografia
Farnè M., Guarir da ridere La psico-biologia della battuta di spirito, Bollati boringhieri, Torino, 1995.
HIRAI T., Curarsi con la meditazione zen, Red Edizioni Milano,
2007.
Hart William, LA MEDITAZIONE VIPASSANA come insegnata da S.N. Goenka
Un’arte di vivere, Edizioni ARTESTAMPA, 2011, Modena.
Kabat-Zinn J., Dovunque tu vada ci sei già, in cammino verso la
consapevolezza, TEA Pratica, Milano,
2013.
Simone M., Psicologia dello sport e non solo, Aracne editrice,
Roma, 2011.
- Psicologia
dello sport e dell’esercizio fisico. Dal benessere alla prestazione ottimale, Sogno
Edizioni, Genova, 2013.
- O.R.A.
Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere
obiettivi nella vita e nello sport, Edizioni ARAS, Fano, 2013.
- Sviluppare
la Resilienza Per affrontare crisi, traumi,sconfitte nella vita e nello
sport. MJM, Meda (MI), 2014.
Psicologo,
Psicoterapeuta
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