Può succedere
che prima dell’inizio di una competizione sportiva o durante la competizione in
un momento decisivo come può essere un canestro o un rigore, l’atleta possa
avere delle sensazioni che ritiene negative: spiacevoli, disturbanti, di ansia
eccessiva, di troppa tensione, di paura, di blocco.
Queste
sensazioni possono derivare da diverse cause consce o inconsce.
Ad esempio, l’atleta può competere con atleti ritenuti più
forti di lui, può competere dopo un periodo di infortunio e non sentirsi sicuro
di esprimersi in una prestazione eccellente, può sentire le pressioni di alcune
figure del suo staff o di persone per lui ritenute importanti.
Certo non ha la
bacchetta magica, non ha la medicina giusta, può attuare degli interventi che
comunque devono essere personalizzati e seguire un percorso graduale che si può
definire allenamento mentale.
Attraverso i
colloqui l’atleta e lo psicologo vivono uno spazio ed un tempo loro, riservato,
esclusivo, derivato dal fidarsi da parte dell’atleta e dall’interesse dello
psicologo a mettere a disposizione se stesso e la sua professionalità a
disposizione dell’atleta.
In contemporanea
lo psicologo può proporre delle metodologie o tecniche acquisite nel corso
della sua formazione ed esperienza lavorativa.
Credere in quello che si fa, essere
convinti di quello che si fa, e ancora più importante mostrare di essere
convinti quando si parla con gli altri, è importante trasmettere sicurezza di
se stessi anche agli altri, perché se, per scaramanzia o per abitudine o per
pararsi in caso di fallimento, agli altri viene detto di non essere in forma,
di non aver potuto fare il massimo nella preparazione, si rischia di far
credere a se stessi di questo ed è più facile il fallimento.
Inoltre,
considerare di più le parti di tutto il proprio organismo e cercare di
instaurare un dialogo con loro, trovare dei compromessi, fare dei patti,
proporre degli scambi, per esempio alle proprie gambe e piedi si potrebbe
provare a chiedere di fare uno sforzo estremo per quella giornata importante
promettendo un meritato riposo o un massaggio successivamente.
Questi
suggerimenti non costano niente, sono semplicemente delle proposte di piccoli
cambiamenti che a qualcuno potrebbe essere utile, potrebbe fruttare una
migliore prestazione o una qualsiasi altra decisione con una maggiore
consapevolezza.
Matteo
SIMONE
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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