Matteo
SIMONE
La Psicologia dello Sport (PdS) è una disciplina che si è sviluppata a partire dalla seconda metà degli anni ’60.
Primo congresso
mondiale di Psicologia dello Sport venne tenuto a Roma nel 1965.
In tale
occasione venne fondata la prima Società Internazionale di Psicologia dello
Sport, l’International Society of Sport Psychology (ISSP), e Ferruccio
Antonelli ne fu eletto presidente.
American Psychological Association, Division of Exercise and Sport
Psychology (APA Division 47)
La psicologia
dello sport è un campo multidisciplinare che interseca la psicologia, le
scienze dello sport e la medicina.
L'APA riconosce
la specializzazione in psicologia dello sport come una specializzazione
post-lauream.
Le competenze
riguardano l'allenamento delle abilità mentali degli atleti, il benessere degli
atleti, i problemi sistemici associati alle organizzazioni sportive e agli
aspetti sociali della partecipazione allo sport.
Alcune Pratiche
e procedure:
- Formazione
degli obiettivi e profilo di prestazione per atleti;
-
Visualizzazione e pianificazione della prestazione per atleti;
- Incremento
della fiducia in sé per atleti;
- Strategie di
controllo della concentrazione e dell'attenzione;
- Interventi
sull'abuso di sostanze negli atleti;
- Consulenza
sull'Overtraining e sul Burnout;
- Infortunio
atletico e riabilitazione.
Cosa c’è di così
importante per me nel raggiungimento di questo obiettivo?
E’ importante un lavoro di definizione
degli obiettivi sfidanti, chiari, raggiungibili dal quale partire per
individuare le risorse, qualità, caratteristiche occorrenti da acquisire o
potenziare per raggiungere tali obiettivi.
La pratica di
darsi obiettivi. Fai un programma dei tuoi prossimi obiettivi, cosa vuoi
raggiungere in ordine prioritario e temporale?
E come? Cosa sei disposto a fare,
a rinunciare, a sacrificare? Cosa devi evitare o devi fare per raggiungere i
tuoi obiettivi? Qual è il costo? Ne vale la pena? (1)
Siamo tutti in grado di perseguire i
nostri sogni e raggiungere obiettivi significativi
Immaginarsi
avanti nel tempo con l’obiettivo raggiunto: Come ti vedi avendo già raggiunto
l’obiettivo? Dove? Con chi? Come ti senti? Come è stato raggiungere
l’obiettivo? Cosa hai fatto? Chi ti ha aiutato? Quali sono state le tue
risorse? Come hai iniziato? Da dove sei partito? Quali difficoltà hai
incontrato? Come le hai superate?
E' stata firmata
ad Ancona tra il comitato regionale del CONI Marche, l’Ufficio Scolastico
Regionale per Marche e il CIP Marche, la convenzione per l'attuazione di
accordi sui licei scientifici a indirizzo sportivo.
Tra gli Obiettivi
educativi e formativi:
ART. 1
Consapevolezza
delle proprie potenzialità fisiche e psicologiche
ART. 2
Educazione alla
pratica sportiva, favorendo l’acquisizione di corretti stili di vita tra i
giovani.
Rafforzare e
diversificare le proposte di attività sportive sulla base di attitudini e
capacità personali potenziando lo sviluppo della pratica sportiva tra le
persone con disabilità.
Favorire la
messa a disposizione di impianti sportivi per la pratica di discipline sportive
da parte degli studenti.
Preparazione
mentale: periodo di attento monitoraggio del contesto in cui si opera, un
programma di Allenamento Mentale deve essere sviluppato insieme all’atleta individuando
le sue specifiche potenzialità e/o problematiche e analizzando i suoi vissuti.
“Alleanza”.
Necessario: stabilire una sorta di “alleanza” sia con gli atleti che con
l’intero staff; la presenza di un clima di fiducia e di collaborazione
reciproca con l’atleta e con le varie figure dell’equipe; coinvolgere anche
l’allenatore, il preparatore atletico e gli altri professionisti.
Lo
psicologo deve valutare il contesto dove andrà ad operare e sapere: cosa trova;
chi trova; con chi opera; di cosa ha bisogno; quali problemi potrebbe avere.
Tailoring = intervento su misura. Dopo un’attenta analisi della domanda, si personalizzerà il
progetto di lavoro in base alla personalità del cliente, alle sue specifiche
esigenze, ai suoi obiettivi, ed alle sue richieste.
Le
persone dotate di un buon senso di efficacia considerano il proprio stato di
attivazione emotiva come qualcosa che facilita l’azione dando energia, mentre
quelle sfiduciate vivono la stessa attivazione come debilitante.
Le
fonti dell’autoefficacia: ESPERIENZA DIRETTA di successo, ESPERIENZA VICARIA
(modelli di riferimento), PERSUASIONE VERBALE, GESTIONE STATI EMOTIVI.
Ricorda un evento,
episodio, prestazione, dove sei riuscito: quali erano le sensazioni? Cosa ha
contribuito alla tua riuscita? Quali tue caratteristiche sono state
determinanti? Chi ha contribuito al tuo successo?
L’esperienza diretta di
successo in compiti di crescente
difficoltà è certamente la fonte
principale delle convinzioni di autoefficacia.
Fissare obiettivi
limitati, raggiungibili e progressivamente più ambiziosi è uno dei modi
migliori per aumentare l’autoefficacia
dell’atleta.
Gli
individui che dopo aver vissuto un evento negativo attivano un processo
resiliente non rimangono “intrappolati” nel dolore ma risanano le ferite assumendosi
il controllo della propria esistenza e riorganizzando la propria vita.
Come reagite voi a
situazioni di estrema difficoltà?
-
Alcuni esplodono
a livello emozionale: vanno in escandescenza, vorrebbero scaricare su chiunque
li circondi la loro rabbia e frustrazione. C’è anche chi si abbandona a
violenze fisiche.
-
Altri si
comportano in modo opposto: implodono, entrando in uno stato di confusione e
ottundimento. Si sentono così impotenti e travolti dagli eventi da non tentare
neppure di affrontare la situazione.
-
Alcuni tendono a
raffigurarsi come vittime, rimproverando agli altri di distruggere la loro
vita.
-
C’è un gruppo,
quello formato dalle persone che superano la difficoltà contingente, si
sintonizzano rapidamente sulla nuova realtà e affrontano immediatamente le
sfide che questa pone. Costoro si rimettono prontamente in piedi e spesso
innescano una spirale positiva, più forti e migliori di prima.
Alcuni
tipi di attività gradevoli accrescono la forza di resilienza. Il gioco, per
esempio, contribuisce a sviluppare capacità fisiche, autocontrollo e
conoscenze, oltre a migliorare la salute. I piacevoli momenti trascorsi con gli
amici rafforzano il sistema immunitario e arricchiscono il patrimonio di
risorse sociali cui si può attingere in tempi difficili.
Tra
i fattori individuali che promuovono la resilienza vi sono: avere relazioni
sociali intime; flessibilità/adattabilità (essere cooperativi, amabili e
tolleranti e inclini al cambiamento); essere assertivi e saper chiedere aiuto; sensibilità
interpersonale; autoefficacia; locus of control interno; capacità di porsi
obiettivi e di trovare strategie adeguate per conseguirli; progettualità futura;
ottimismo; senso dell’umorismo; rete sociale di supporto informale.
La
visione di questo filmato è consigliabile per trasmettere il messaggio che
"Più grande è la lotta più glorioso è il trionfo" e che "Puoi
fare qualsiasi cosa":
http://www.youtube.com/watch?v=IHdxs1WNHMo Will cade, cade in acqua, soffoca, l’acqua entra nei polmoni. Mentre tutti, spaventati, cercano Will disperatamente, lui riemerge dall’acqua, felice. Il suo adorato bruco non c’è più: ne è volata via una bellissima farfalla.
http://www.youtube.com/watch?v=IHdxs1WNHMo Will cade, cade in acqua, soffoca, l’acqua entra nei polmoni. Mentre tutti, spaventati, cercano Will disperatamente, lui riemerge dall’acqua, felice. Il suo adorato bruco non c’è più: ne è volata via una bellissima farfalla.
Bisogna
essere sempre nel qui-e-ora, e appena ci accorgiamo di esserci assentati con la
mente, cerchiamo di riportarla al momento presente.
(qual
è il mio compito ora).
Il
più delle volte non siamo concentrati su ciò che facciamo.
Ad
esempio, quando mangiamo spesso non gustiamo i sapori o il momento di relax
perché la mente comincia a pensare che tra un'ora dovremo fare questo e quello.
Il
respiro rappresenta la nostra “ancora” al presente. Prestarvi attenzione
significa mantenere la consapevolezza delle sensazioni momento per momento. Non
dobbiamo cambiare il ritmo del respiro, solo ascoltare le sensazioni che ci fa
sperimentare.
Sforzandoci
di fissare l’attenzione sul respiro impariamo a rimanere nella realtà del
momento presente. (Centrarsi sul qui e ora). Questo istante, il presente, è
proprio il più importante. Questo è un breve esercizio di mindfulness.
Riepilogando:
sport quale performance, esercizio fisico per il benessere psicofisico, importanza
dell’allenamento mentale, obiettivi, autoefficacia, resilienza, consapevolezza.
Bibliografia
- Bandura A., Il senso di
autoefficacia. Aspettative su di sé e azione, Erickson, Trento, 1996.
- CANTARO F., GUASTALLA G., Il
segreto della PNL, Sonda, 2009.
- KABAT-ZINN J., Dovunque tu vada ci sei già.
In cammino verso la consapevolezza, Tea pratica, Milano, 2013.
- Simone M., Doping Il
cancro dello sport, Edizioni Ferrari Sinibaldi, Milano, 2014.
- Simone M., Psicologia
dello sport e non solo, Aracne editrice, Roma, 2011.
- Simone M., Psicologia
dello sport e dell’esercizio fisico. Dal benessere alla prestazione ottimale,
Sogno Edizioni, Genova, 2013.
- Simone M., O.R.A.
Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere
obiettivi nella vita e nello sport, Edizioni ARAS, Fano, 2013.
- Simone M., Sviluppare la
Resilienza Per affrontare crisi, traumi, sconfitte nella vita e nello sport.
MJM, Meda (MI), 2014.
380.4337230
- 21163@tiscali.it
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Nessun commento:
Posta un commento