Tutti gli Stati si
propongono di combattere il fenomeno doping, anche se con mezzi diversi.
Ultimamente si parla di passaporto biologico dell’atleta e questa potrebbe
essere veramente una soluzione ottimale, perché fa una storia del tracciamento
ematico dell’atleta stesso impedendogli di fatto di doparsi.
Il doping è diventata
una piaga sociale che ogni anno fa vittime illustri come il ciclista Armstrong
o il marciatore azzurro Schwarzer.
Gli anabolizzanti
vengono usati soprattutto nel body building. Per quanto riguarda invece il
ciclismo, si parla di emotrasfusione. Addirittura anche negli sport di
concentrazione, come il tiro con l’arco per esempio, sono stati scoperti casi
di utilizzo di beta bloccanti.
Si tratta di farmaci,
andrebbero usati solo sotto prescrizione medica. Molti infatti investono tanto
nello sport, forse troppo. Non viene più vissuta come passione, ma la
disciplina sportiva viene vissuta come voglia di vincere, di essere
riconosciuto. Poi subentrano altre cose, come gli sponsor, i mass media, che
non possono accettare un fallimento.
Devi essere sulla
cresta dell’onda, sempre. Mentalmente può accadere di cedere perché si è al
limite.
Un altro fenomeno
preoccupante, il doping tra ragazzi per questione di estetica. Si va in
palestra soprattutto per avere un bel fisico da mostrare.
Quando
si diventa campioni, professionisti, non è più sufficiente la sola motivazione
intrinseca per ottenere risultati, cioè il piacere, la soddisfazione nel
riuscire. Per ottenere la massima prestazione, oltre alla motivazione
intrnseca, è importante che ci sia anche una motivazione estrinseca e, cioè, l’essere
riconosciuti dagli altri, ottenere i contratti con gli sponsor, i guadagni più
elevati.