mercoledì 27 gennaio 2016

Silvio Trivelloni, maratoneta: La testa è il vero motore del nostro corpo

Matteo SIMONE 

Silvio Trivelloni sceglie l’Atletica Leggera alla scuola media con il “Concorso Esercito Scuola” e poi diventa un Atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare.

In occasione della Maratona di Venezia 2005, essendo valida come Campionato Mondiale Militare si classifica 6° militare con il tempo di 2h16’57” stabilendo il record di tutta la storia dell’Aeronautica Militare Italiana durato per qualche anno.
Di seguito, Silvio riporta la sua esperienza ed il suo pensiero sportivo, nonché la forte passione per lo sport con tutti gli insegnamenti che ne derivano.

martedì 26 gennaio 2016

Michele Moretti, ex atleta: La gioia del risultato è superiore a qualsiasi sacrificio

Matteo Simone 

Alcuni anni fa ho fatto uno stage di Psicologia dello sport presso il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare e in quell’occasione ho avuto modo di conoscere Michele Moretti che era il preparatore atletico di Nicola Cascella Campione Italiano 400 metri ostacoli.

Pertanto, scrivendo ed interessandomi di psicologia dello sport ho pensato di chiedere a Michele di rispondere al mio questionario per approfondire la sua conoscenza come ex atleta nonché di preparatore atletico di atleti professionisti. Di seguito riporto le sue testimonianze.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi sono sentito campione ogni qual volta raggiungevo un risultato, sia solo un miglioramento della prestazione, sia una vittoria o un piazzamento in una gara importante.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Il primo sport che hai praticato? Com’è stato il passaggio agli altri sport? Ho iniziato a giocare a calcio per strada come tutti i bambini, poi crescendo ho conosciuto il basket e infine alle scuole superiori l’incontro con l’atletica. Ho giocato a buoni livelli giovanili sia a calcio che a basket, per un anno ho praticato contemporaneamente le due discipline ma a 16 anni quando ho visto che in atletica ero protagonista ho lasciato anche il basket per fare dell’atletica inizialmente il mio sport poi il mio lavoro.”

lunedì 25 gennaio 2016

Elisa Tempestini: l'emozione più grande è stata la mia prima Maratona a 50 anni!!


Invitato l’estate del 2015 da Ivano Caronti a partecipare ala staffetta della transumanza con partenza da Anzio verso Jenne per rievocare una vecchia tradizione sono stati tanti gli atleti che ho conosciuto di diverse squadre, tra gli atleti di Podistica solidarietà ho conosciuto Elisa Tempestini che si occupa dell’Associazione Spiragli di Luce che si racconta attraverso le risposte di un mio questionario.

sabato 23 gennaio 2016

Matilde Staffa, runner: Io vivo le gare come una bellissima festa!

Psicologo, Psicoterapeuta

Matilde Staffa della Podistica Lucera dice di aver iniziato a correre quando pesava 90km, dice questo forse  avendo sempre in testa i chilometri, forse una volta i chili erano una preoccupazione fissa mentre ora non fa che a pensare ai chilometri fatti e a quelli da fare, ora non ha più importanza il peso, una volta iniziato a correre non si è più fermata ha continuato a fare corse di distanza sempre più lunga e chissà se un giorno farà anche una gara di 90km, forse questo diventerà un pensiero fisso.

In occasione della 6 ore della sveva corsa a Lucera ho avuto modo di conoscere tanta bella gente e soprattutto tanti atleti della podistica Lucera, ed ora vi presento Matilde che si racconta rispondendo ad alcune domande.

mercoledì 20 gennaio 2016

Francesca Boldrini, runner: non potrei rinunciare ai benefici della corsa

Matteo SIMONE 3804337230- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta

L’estate del 2015 Ivano CARONTI con i suoi amici ha organizzato la staffetta della transumanza con partenza da Anzio verso Jenne per rievocare una vecchia tradizione.

In questa occasione ho avuto modo di conoscere anche la runner Francesca Boldrini ed a distanza di mesi gli ho chiesto di rispondere ad alcune domande sulla sua passione sportiva.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi approccio sempre con grande umiltà al podismo, tuttavia mi è capitato di vivere esperienze talmente gratificanti da farmi sentire una vera e propria campionessa, almeno ai miei occhi!
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Intanto ha migliorato la fiducia in me stessa, donandomi sicurezza anche nella vita in generale e nel sociale. Per correre ho smesso di fumare ed oggi mi sembra uno dei regali più belli mai ricevuti. Inoltre godo di un ottimo stato di forma e molto raramente mi ammalo.”

martedì 19 gennaio 2016

Antonio Gallone, maratoneta: Dopo sette anni di tentativi ho realizzato il PB 2h39’59’’

Matteo Simone 

Antonio Gallone riesce a fare il suo Personale Best 2h39’59’’ nella Maratona di Roma, risultato di prestigio che lo vede piazzare al 23° posto nella classifica generale con 15.000 partecipanti ed al 1° posto nella categoria SM 45.

Per qualche anno facevamo parte della stessa squadra ed un periodo ci siamo allenati con Zarha Akrachi, un’atleta della Nazionale del Marocco.
Ecco cosa ci racconta Antonio della sua passione, motivazioni, metodi e curiosità.

lunedì 18 gennaio 2016

Anna Giunchi, runner: la corsa è radicata in me come una patologia cronica




 

Anna la maratoneta è un’amante della corsa, nonché collega psicologa conosciuta qualche anno fa a cui piace raccontare Racconti di corsa http://annalamaratoneta.blogspot.it/

Di seguito si racconta nella sua passione e determinazione nella corsa.

Ti sei sentita campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? “Ogni volta che faccio una buona prestazione mi sento una campionessa. Quando ho conseguito risultati in gare importanti ancora di più.”

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta, qual è stato il primo sport che hai praticato, com’è stato il passaggio agli altri sport? C’è un altro sport che vorresti praticare? 
“Ho iniziato a dedicarmi all’attività sportiva con serietà spronata da un anziano maestro di tennis, che mi ha invitato a fare almeno 20 vasche di nuoto al giorno. Da lì ho praticato agonismo nel tennis, poi, negli anni a venire, nel calcio. Ma la scossa maggiore l’ho avuta quando, dopo una brutta crisi di anemia, mi sono posta l’obiettivo di guarire e dimostrare a me stessa di stare bene correndo una maratona. Da allora non ho mai smesso di correre. Mi piacerebbe giocare ancora a tennis.”

Translate