Il
benessere e la riabilitazione, dietro queste due parole c’è tutto un mondo che
va dalla prevenzione alla performance. Benessere da intendere prima di tutto
come prevenzione e cioè a livello psicoeducativo negli ambienti di lavoro,
scuole, per invogliare a diversi livelli a diverse età le persone a fare sport.
Ora si parla tanto di educazione fisica nelle scuole quindi gli psicologi dello
sport dovrebbero partecipare a programmi educativi di attività fisica con
insegnanti, docenti, maestri, professori, direttori scolastici.
Per
quanto riguarda il benessere con gli atleti, è importante considerare in che
modo sperimentano o meno benessere facendo il proprio sport, ci sono anche atleti
che vincono medaglie che in qualche fase del loro allenamento o gara o pre gara
o post gara o fine carriera non sperimentano benessere, quindi sarebbe interessante
relazionarsi con gli atleti invitandoli a comunicare e descrivere quando, in
quali fasi, in che modo sperimentano malessere nello sport, e le risposte
potrebbero essere varie, potrebbe essere negli allenamenti, nei troppi carichi
di lavoro, o perché c’è poco pubblico durante le loro prestazioni sportive, o
perché i mass media non ne parlano del loro sport, oppure prima di una competizione
sportiva, o perché pensano che gli altri fanno uso di doping, o perché hanno
pressioni da allenatori o dirigenza sul vincere a tutti i costi o sul
partecipare a competizione che non gradiscono.
Insomma
c’è tutto un mondo dietro il benessere e ci sarebbe da approfondire ed indagare
su atleti, genitori, allenatori.