mercoledì 3 maggio 2017

Michele Debenidictis, primo Italiano alla Ultramaratona Milano Sanremo


Michele ha fatto una grande impresa, portare a termine la corsa a piedi più lunga di Europa, precisamente di 285 km con il tempo massimo di percorrenza di 48 ore, lui ha impiegato 42h55’, arrivando quarto assoluto assieme e con lo stesso tempo di Nerio Bartolini, dopo un Portoghese, l’Argentino Pablo Barnes e un Britannico.
Ecco cosa scrive sui social per ringraziare i suoi fan e tutti coloro che conosce e che hanno creduto in lui: “Buongiorno a tutti, ecco la mia Ultramaratona Milano Sanremo portata a casa alla grande. Ringrazio tutti coloro che in qualche modo hanno fatto sì che tutto questo accadesse. Tutti quelli che mi hanno scritto e chiamato. Un ringraziamento particolare va in primis alla mia famiglia che con gran sacrificio mi sopporta, poi voglio fare un ringraziamento a Francesco Mastrogiacomo che con il suo essere mi è stato vicino dal primo all’ultimo secondo di questa avventura. Sono fortunato ad avere avuto Francesco al mio fianco. Grazie a Tommaso Ciccimarra di Altamura che in questo periodo mi sta educando come alimentarsi in modo corretto per essere più in forma. Chiudo ringraziando la mia città l’Atletica Adelfia, la mia squadra e U-TUB, azienda di Gravina di cui vado fiero di portare il suo nome in giro.”
Una gara di corsa a piedi dove si è dovuto avanzare per due giorni e due notti, attraversando città e paesi, sperimentando tanto, fatica, sensazioni ed emozioni, buio e luce, caldo e freddo, tutto ciò l’ha potuto fare grazie a qualcuno che si è occupato e preoccupato di lui, grazie a qualcuno che si è fatto carico di tutelarlo durante il lungo percorso, l’ha potuto fare grazie a qualcuno più esperto che gli ha dato consigli su come affrontare la gara considerata estrema, su come alimentarsi, sull’abbigliamento da indossare.
Gli atleti ultrarunner si dimostrano molto uniti nelle loro avventure e lunghi viaggi di corsa, si guardano, si scrutano, si osservano, ma si tratta di una competizione sana, c’è tanto rispetto l’uno per l’altro e tanta fratellanza.
Tempo fa feci alcune domande a Michele circa il suo percorso di atleta delle lunghe distanze e riporto di seguito le sue testimonianze per approfondire questo mondo faticoso, coraggioso, bizzarro, amichevole e sorprendente, tanti altri racconti, interviste, impressioni riporto sul mio libro “Ultramaratoneti e gare estreme”, Prospettive Editrice, Civitavecchia, 2016 http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product
Cosa significa per te essere ultramaratoneta? “Una persona che punta un obiettivo, lo raggiunge e lo supera lentamente ma con saggezza.”

Francesco Cesare, ultrarunner: Non c'è nulla che non può essere superato

Dott. Matteo Simone  
Psicologo, Psicoterapeuta

Lo sport è un mondo ricco di sensazioni ed emozioni.

Si sperimenta di tutto e con forte intensità, dal piacere intenso di fare le cose, alla fatica estrema nel concludere le gare, portare a termine imprese difficili, stancanti provanti, ma alla fine c’è la soddisfazione di essere riusciti anche questa volta, una nuova sfida trasformata in obiettivo raggiunto, che piano piano costruisce la nostra personalità di ultrarunner, sviluppando consapevolezza, autoefficacia e resilienza sempre di più, tutto diventa un investimento utile nella vita quotidiana.
Di seguito l’esperienza di Francesco attraverso risposte a un mio questionario.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? Forse quando giocavo a calcio dove avendo un ruolo da protagonista ero più al centro dell'attenzione anche mediatica. Oggi in Sicilia mi "difendo" nel mondo del Trail e continuo a divertirmi.

martedì 2 maggio 2017

Roberto Beretta: Ho realizzato il sogno più grande di vincere davanti a mio figlio


Roberto Beretta vince la Gargano Raid di 80 Km, con 3050 D+, partenza e arrivo nella cittadina di Mattina con il crono di 9h33’34”. Di seguito Roberto racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Roberto, se ti va ho qualche domanda per te, com'è andata? Soddisfatto?Ciao Simone volentieri ti rispondo. Sono molto soddisfatto, non per il risultato molto fine a se stesso, ma per il fatto che al traguardo ci fosse la famiglia ad aspettarmi, e non è così così scontata.  Il resto l'ha fatto mio figlio, orgoglioso del suo papà e questo vale ogni millilitro di sudore perso.”
Momenti critici, problemi, esigenze particolari durante la gara?Qualche problema di crampi dovuti soprattutto al caldo, ma tutto sommato poteva anche andarmi peggio, pertanto meglio non lamentarsi.”
Pensieri, sensazioni, emozioni, prima, durante, dopo la gara?Durante la gara, essendo da subito in testa, ho vissuto un po' male l'evento, io che di solito arranco dietro sono diventato la lepre. Ho sentito la pressione dico bravissimi a chi la sa reggere.”
L'autore della seconda fotografia è FB: nicokap photography  link: https://www.facebook.com/pg/nicokaphotography/posts/

Cecilia Polci: Il trail non è solo corsa è prima di tutto passione e condivisione

Matteo Simone
3804337230- 21163@tiscali.it

Si fa parte della famiglia del trail, la natura diventa casa aperta per tutti, uno spazio dove si sperimenta libertà, si fatica felicemente salendo e scendendo, saltando radici e sassi, sporcandosi, percependo sensazioni ed emozioni, sudore, vento, fame, sete, colori intensi, albe e tramonti.

Tempo fa proposi un mio questionario a una cara amante di trail Cecilia Polci e di seguito possiamo approfondire la sua conoscenza.
Ti puoi definire ultramaratoneta?Uhm vediamo…diciamo che più che ultramaratoneta potrei definirmi trailer al momento della domenica, scherzi a parte adoro questo sport."

Roberto Beretta, ultrarunner: Il limite cerco sempre di spostarlo un po’ più su

Dott. Matteo Simone 

Il mondo degli ultrarunner sembra essere bizzarro, sorprendente, coraggioso, simpatico, entusiasmante, affascinante. 

Le esperienze in gare e allenamenti sono forti e intense, è un mondo che fa star bene, i familiari e amici dopo un primo periodo di sorpresa e preoccupazioni comprendono cosa significa farvi parte, cosa significa apprestarsi a fare un allenamento o gara fuori dall’ordinario, cosa significa osare, avvicinarsi al limite.

Buona la prima 6 ore Coratina, con fatica, sorrisi e incontri


Buona la prima 6 ora coratina, bella gente, un mondo a colori in movimento con fatica. Sorrisi e incontri, una gara per single e per famiglie, per grandi e piccini, per assaporare prodotti tipici e per essere benvenuti al sud.


Ecco le parole di Domenico Martino, uno degli atleti di Lucera partecipante alla 6 ore di Corato che racconta le sue impressioni: “Una vera festa....Ho incontrato tanti amici persone meravigliose Questo è il nostro mondo un mondo a parte per qualcuno siamo antipatici ogni Domenica stessa cosa....Ma non tutti sanno che per noi è vita. Preferisco essere questo e incontrare solo persone positive .......Non vedo l'ora che arrivi Domenica prossima per sorridere. Grazie dottore Matteo Simone hai azzeccato in pieno un incontro di amici e Atleti meravigliosi.”

lunedì 1 maggio 2017

Dario Santoro vince la “3^ Mezza del Santo” con testa, gambe e dedica


Lo sport che ti rende protagonista. Che ti fa uscire all'aperto, allo scoperto, ti fa mettere in gioco senza sé e senza ma. Il vincitore è Dario Santoro, con la testa e con le gambe. Con dedica e ringraziamenti, ecco le sue parole: “E anche ieri una bella vittoria alla Mezza del Santo "San Giovanni Rotondo", gara a cui tengo tanto, percorso duro dove bisogna usare prima la testa delle gambe....Speriamo di continuare con più costanza dopo mesi di stop dovuti a malanni stagionali...grazie a Giosport numero uno nel settore del vestiario sportivo, e al nutrizionista Atanasio De Meo....e alla Daunia running.....e a tutti i miei amici....e dedico questa vittoria ad un mio amico, che sta lottando contro un brutto avversario, ma lui non si sta affatto facendo intimorire.... Francisco Nicola Gleeson.”
Dietro ogni grande persona c’è sempre un grande staff e Dario si dimostra sempre generoso nel ringraziare tutti e nella partecipazione alle gare ha sempre un approccio positivo e resiliente.
A Manfredonia ho presentato il mio libro Ultramaratoneti e gare estreme, Prospettiva editrice, con l’ospite di eccezione il Campione Italiano di Maratona Dario Santoro nativo di Manfredonia.
Nel mio libro sugli Ultramaratoneti e gare estreme a pag. 49 riporto la vittoria del titolo Italiano di maratona di Dario che ha scoperto la passione della corsa grazie al suo professore di educazione fisica della scuola superiore: “Abbiamo iniziato a fare degli allenamenti extra scolastici 2 volte a settimana, vincendo il titolo regionale scolastico e approdando alle nazionali”.
 

Translate