giovedì 17 agosto 2017

Sara Paganucci, ultrarunner: Col c.… che mollo, il dolore non esiste, va tutto bene!

Matteo Simone 

La gara che sta preparando Sara partirà il 25 agosto e  in questi ultimi giorni ha bisogno di rimanere concentrata, ma più di concentrazione io direi che Sara ha bisogno dell’appoggio e il sostegno dei suoi familiari, amici e fan, pertanto tutti sono invitati a sostenere in qualche modo Sara per questa sua grande impresa.

Di seguito Sara risponde ad alcune mie domande per parlarci della sua impresa.
Ciao, quali sono i prossimi obiettivi, sogni da realizzare?Il mio prossimo obiettivo è una delle gare più dure e tecniche della Francia e di tutta Europa, si chiama Echappée Belle, è lunga 144km e ha un dislivello positivo di 11.100mt.

Roberto Martini, ultrarunner: Se vuoi cambiare la tua vita inizia a correre

Matteo SIMONE 21163@tiscali.it

Roberto sembra essere un amante delle gare no stop, gare lunghissime chiamate di endurance dove viene messa alla prova il fisico della persona ma anche la mente, dove c’è deprivazione del sonno, alimentazione in autosufficienza, dove si sta da soli con se stessi notte e giorno.

Si apprezza il momento presente che può essere particolarmente straordinario o meno, si apprezza l’alba, il tramonto, la notte, il giorno, la diversa temperatura ed escursione termica durante l’intero giorno di 24 ore ed anche a nei giorni diversi, ogni giorno può presentarsi in modo diverso, con il sole, le nuvole, pioggia.

mercoledì 16 agosto 2017

Ernesto Ciravegna, ironman e ultratrail: Tenacia, passione e forza di volontà

Matteo SIMONE

Vincere un Ironman e un ultratrail sono esperienze forti che compensano l’impegno e il tempo dedicato allo sport.

Di seguito Ernesto, Presidente Bergteam/ Ambassador Salomon, racconta la sua esperienza di atleta rispondendo a un mio questionario.
Qual è stata la gara della tua vita dove hai dato il meglio o hai sperimentato le emozioni più belle? “A pari merito:
- il mio primo Ironman in Canada, tanta attesa, tanta meticolosa preparazione tecnica e di materiali, e 5 valige su 5 perse dalla compagnia aerea: arrivato a Vancouver con il solo zainetto di effetti personali, i Canadesi, popolo straordinario, mi ha messo a disposizione tutto il necessario per disputare ugualmente la gara, prestandomi l'intero materiale per effettuare i 3 sport. IM concluso in meno di 11 ore!

Valacchi Andrea: Fare attività fisica aumenta l’autostima e la fiducia in te stesso


Una volta, fare la maratona era un’impresa, un sogno, si piangeva al traguardo, ora è diventa molto più abbordabile, forse perché tutti ci provano, lo fanno tutti e quindi diventa più fattibile, se l’hanno fatto si può fare, anche quando feci io la prima maratona nel lontano 1996 mi venivano le lacrime all’arrivo, sempre qualcosa di importante il portare a termine la maratona, sapersi gestire per 42 chilometri, superare il muro del 30-35° chilometro, una bella ricca esperienza.

Di seguito Andrea racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì quando per la prima volta ho visto il cartello 42 e ho sentito la voce che incitava gli atleti a correre gli ultimi metri.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell’attività fisica?Il giorno che ho deciso smettere di fumare ho iniziato a correre per non ingrassare.”

Matteo Papini, Happy runner club: Quando corro stacco la mente e mi rilasso

La corsa mi regala tranquillità
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it

Gare che tanti definiscono estreme e impossibili sono viaggi, esperienze di attraversamento di luoghi incantevoli sperimentando sensazioni ed emozioni uniche e irripetibili.

Si decide di prepararsi e iscriversi a tali gare da soli o con amici, si sperimenta l’attesa dell’avventura, la preparazione meticolosa relativamente all’abbigliamento tecnico da indossare e tutto l’occorrenza che può servire durante le tantissime ore di sport, di corsa in montagna, compresi integratori personalizzati.

Di seguito Matteo Papini racconta il suo percorso di atleta e le sue impressioni rispondendo a un mio questionario.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?No assolutamente. Corro solo per divertimento, i campioni sono fatti diversamente.”

Muay thai: Devo fare attenzione a prendere meno colpi possibile

Matteo Simone

Lo sport, a volte diventa una cura, un’opportunità per ritrovare se stessi, per sperimentare benessere fisico e mentale. Di seguito l’esperienza di un atleta che racconta le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande.
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Sì: durante un combattimento di muay thai stavo inciampando, e nel farlo l’avversario si è distratto; durante la caduta l’ho messo KO regolarmente.”

martedì 15 agosto 2017

Matteo Nocera ospite del superteam frizzi e lazzi Manfredonia walking


Manfredonia sempre più città dello sport e soprattutto di camminatori grazie anche al team frizzi e lazzi walking Manfredonia, il cui ideatore è Michele Spagnuolo che riesce a coinvolgere tante persone, donne e bambini compresi, per lunghe camminate con appuntamenti fissi il martedì e giovedì ore 21.00 con partenza Corso Manfredi 303.

Giovedì 10 agosto, l'ospite d'eccezione è stato Matteo Nocera, Campione Italiano 100 miglia, presso il ritrovo dei walker, ultracamminatori e ultrarunner, in corso Manfredi 303, per condividere impressioni e una sana camminata serale con tutto il team frizzi e lazzi walking.

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