Matteo Simone
La gara che sta preparando Sara partirà il 25 agosto e in questi ultimi giorni ha bisogno di rimanere concentrata, ma più di concentrazione io direi che Sara ha bisogno dell’appoggio e il sostegno dei suoi familiari, amici e fan, pertanto tutti sono invitati a sostenere in qualche modo Sara per questa sua grande impresa.
Di seguito Sara risponde ad alcune mie
domande per parlarci della sua impresa.
Ciao,
quali sono i prossimi obiettivi, sogni da realizzare?
“Il mio prossimo obiettivo è una delle gare più dure e tecniche della Francia e
di tutta Europa, si chiama Echappée Belle, è lunga 144km e ha un dislivello
positivo di 11.100mt.”
Sensazioni,
emozioni, pensieri prima, del prossimo evento/gara importante?
“Sensazioni, emozioni, pensieri, mi sento molto lusingata per esser stata
ammessa a questa gara classificata come ultra sky marathon Extreme, dopo un
primo rifiuto da parte degli organizzatori per un curriculum non troppo
adeguato (la prima volta su questa distanza in tappa unica); mi hanno
ricontattato via e-mail dicendomi che secondo loro ho tutte le carte in regola
per poterla finire, da una parte però sono preoccupata e spaventata...una gara
del genere non si improvvisa!”
Quali
saranno le strategie di gara o per il buon fine dell'evento?
“A dir la verità oltre al fatto di organizzare bene lo zaino, non so come
gestirla...soprattutto nei tratti a 3000mt di quota, in cui ho pochissima
esperienza.”
Ti
consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali?
“Diciamo che amo improvvisare, ma che poi ho diversi amici ultratrailer che con
i loro preziosi consigli e le competenze del mio bravo allenatore, riesco ad
arrivare abbastanza preparata a tutto ciò che mi prefiggo di fare.”
Infatti non è la prima volta che Sara si
inoltra nel mondo dell’ultratrail o comunque dell’ultrarunner e sa a cosa va
incontro, sa che deve curare tanti aspetti, non solo lo zaino ricco di
indumenti indispensabili e integratori adeguati, ma anche uno zaino interno
ricco di buone intenzioni, di buoni propositi, ricco di tanta fiducia in se e
di momenti sperimentati in precedenti gare impegnative portate a termine con
successo e con emozioni intense, forti e positive.
E’
cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare o eventi importanti? “In
effetti sì, è cambiato, per la preparazione fisica mi affido alle mani del mio
allenatore, poi cerco di fare una vita regolare, dormire e mangiare
bene...anche se…”
Tutto è difficile se aspiri a compiere
imprese difficili e sfidanti ma tutto è fattibile se sei motivata, ti impegni,
vai avanti curando il tuo cuore e prendendoti cura di te stessa integralmente
dalla testa ai piedi compreso spirito e anima.
Utilizzi
una preparazione mentale pre-gara/evento? “Non utilizzo
una preparazione mentale pre-gara ma leggo molto, tra cui anche libri sulla
psicologia sportiva, da cui traggo alcuni insegnamenti che possono essermi
utili in gara per spostare la testa dai pensieri negativi...ma non sempre ci
riesco!”
Coccole
e autoprotezione hanno posto nella tua preparazione o nel pre-gara/evento? “Come
coccole mi lascio trastullare dalle mani sapienti di un fisioterapista nei
momenti in cui non riesco a scaricare bene; e cerco di mangiare bene, riposare
e fondamentale "non tirare" in allenamento.”
Importanti psicologia e coccole, con la
psicologia sposti la fatica da fisica a mentale e quindi coccoli il fisico
e fai faticare la mente che si allena a trovale le modalità e strategie per
spostare blocchi e pensieri negativi aprendo le porte per direzioni sempre più
percorribili e le coccole aiutano a poterti massacrare di più quando c’è da
insistere con gli allenamenti o percorsi di gara impegnativi per sopportare
sofferenze e dolori passeggeri.
Hai
un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Idoli
e modelli ne ho diversi, famosi e meno famosi; persone che stimo tantissimo a
livello atletico e non...e da ognuno di loro cerco di apprendere le migliori
qualità, fosse anche solo l'umiltà!".
Qual
è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare?
“Un'esperienza che mi da una forte carica, è la Marathon Des Sables, sapere di
esser riuscita a stare nel deserto 6gg in totale autosufficienza alimentare, a
50°, senza lavarsi per una settimana ti da una bella carica; ma ho imparato che
le gare non vanno mai sottovalutate, soprattutto quelle in montagna, ci sono
troppe variabili di cui tener conto...nessun percorso è facile!”
Importante la consapevolezza delle
proprie capacità ma ancora più importante la consapevolezza dei propri limiti e
di quello che si sta per fare, e altrettanto importanti sono le precedenti
esperienze di successo, di riuscita, di arrivi meritati con immensa soddisfazione,
a volte ci impigriamo e pensiamo che tutto è difficile, che bisogna
ricominciare da zero e invece è un attimo, basta mettersi in movimento, alzarsi
e partire per accorgersi che c’è ancora tanta forza, volontà e resistenza.
C’è
una parola o una frase che ti aiuta ad affrontare la prossima
gara/evento? “Ho una frase che mi ripeto come un
mantra nei momenti più duri che è 'col cazzo che mollo, il dolore non
esiste, va tutto bene!'...ma prima di partire per ogni avventura (o viaggio
come li definisco io) ascolto due canzoni che mi motivano molto e sono 'Ride' dei Twenty One Pilots e 'Never Give Up' di Sia, mi
danno una bella carica positiva!”
E allora già da ora familiari, amici e
fan possono dare un po’ di carica positiva a Sara proponendo le seguenti due
canzoni: "Ride" https://www.youtube.com/watch?v=Pw-0pbY9JeU
e "Never Give Up" https://www.youtube.com/watch?v=s43sptuwkvA
C’è
qualcuno che contribuisce al benessere e performance nello sport?
“Le persone che contribuiscono al benessere dello sport nel mio caso, sono: il
mio allenatore, il fisioterapista, la mia famiglia che mi sta vicino sempre
anche con piccole cose come le "caramelle energetiche di nonno Mario"
(mio padre) che altro non sono che semplici gelees alla frutta, ma che quando
non ne posso veramente più, mi consolano tanto! E l'affetto di amici sinceri
che mi fanno sentire sempre la loro vicinanza; anche quando sono là...a volte arrivo
solo per rispetto a loro!”
Il pensiero e l’affetto di familiari,
amici e fan, portano tante energie utili in gara, anche quando sembra che si è
alla frutta, si riesce, pensando a loro, di tirare fuori le risorse residue dai
nostri luoghi interni più profondi.
Cosa
hai scoperto del tuo carattere che ti aiuta nel prepararti e affrontare
gare/eventi importanti? “Del mio carattere ho scoperto
l'inesauribile forza, la caparbietà, la sicurezza, l'amore e il rispetto di me
stessa che mi fanno stare bene in solitaria per diverse ore...tanto che anche
fuori dalle competizioni, ricerco questo aspetto, allenandomi in notturna da
sola sulle mie montagne.”
Sara diventa un Orso gentile, in giro
per montagne per allenarsi a essere forte da sola e con altri, un lupo cortese
in giro per tanti chilometri di notte cercando se stessa, sperimentando una vita
piena.
Quali
sono le capacità, caratteristiche, qualità che ti aiutano in gare/eventi
importanti? “Soprattutto la forza mentale e la
capacità di riuscire a sbrigarmela da sola in ogni (o quasi) situazione.”
Se pensi diventa difficile, quando ti
trovi in certe situazioni qualcosa ti inventi, per ogni problema c’è almeno una
soluzione, tocca solamente crederci e capire come fare per uscirne più forti.
Ritieni
utile lo psicologo dello sport prima di una gara/evento
importante? “Anche se
personalmente non ho mai avuto modo di interfacciarmi con uno psicologo
sportivo, penso che sì sarebbe molto utile, soprattutto per scomporre i blocchi
mentali che ci poniamo ed acquisire maggior autostima in se stessi e di
conseguenza riuscire ad ottenere maggiori soddisfazioni dallo sport che
pratichiamo.”
Vero, mollare un po’ con le convinzioni
che ci vogliono sabotare e sviluppare più consapevolezza nelle nostre risorse e
capacità di essere al mondo, di occupare spazio nel mondo, di essere artefici
del nostro destino.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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