Matteo Simone
Questo è lo sport che vogliamo, fatto con vero cuore, non solo testa e gambe, ma presenza e veri incontri di persone, culture, mondi, belle le parole di Eligio che valgono più di qualsiasi premiazione o record:
"Carissimo Matteo ti voglio dire grazie di cuore, per avermi fatto una grande compagnia
negli ultimi km della gara di Corrimonte, quando da lontano ti ho visto
arrivare sono stato molto felice, mi sono tornate tutte le forze ed è stata una
grande gioia tagliare il traguardo insieme a te, ti ringrazio ancora tantissimo
e spero di rivederti più spesso carissimo amicoooooooooooooo.”
Basta poco rendersi felici von lo sport, basta
la fatica e soddisfazione condivisa, basta fidarsi e fidarsi, il resto viene da
se, il piacere di continuare fino alla fine con serenità
Eligio Lomuscio, grande uomo di sport,
nominato senatore della maratona di Roma per averle corse tutte dal 1995 al 2017
ed ancora intenzionato a correrla ogni anno. Ho avuto modo di conoscerlo in
occasione di un gemellaggio di camminatori Manfredonia Barletta, si racconta
attraverso la seguente intervista.
Ti
sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?
“Sì, all'arrivo della 21^ maratona di Roma quando prima dell'arrivo sono stato
raggiunto dal grande Giorgio Calcaterra che aveva fatto per ben 2 volte la
maratona. Ci furono grandi festeggiamenti per Giorgio che aveva fatto 2
maratone di seguito e per me che ero riuscito a portare a termine ancora una
volta la 21^ maratona di Roma, da ricordare che io, insieme ad altri 30 atleti
siamo stati nominati Senatori della Maratona di Roma per aver portato a termine
tutte le edizioni della maratona di Roma.”
Qual
è stato il tuo percorso per diventare atleta?
“Con un gruppo di altri amici abbiamo iniziato a correre sin dal 1970. Poi, piano
piano, abbiamo iniziato a partecipare alle gare di 10km. Solo nel 1995 ho corso la mia prima maratona
a Roma e così da quel momento ho cominciato ad affezionarmi sempre di più a
questo tipo di gara.”
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere e performance?
“Sono molti i fattori che hanno contribuito al mio benessere, il piacere di
conoscere tanta gente nuova e simpatica che pratica questo sport che mi fa
stare bene fisicamente e mentalmente e mi ha dato la possibilità di fare delle
avventure veramente grandi e straordinarie che io non avrei prima neanche
immaginato.”
Nello
sport chi ha contribuito al tuo benessere e performance?
“C'è una persona a cui io devo dire tantissime volte grazie, la mia amica
Angela Gargano che mi ha introdotto in questo fantastico mondo delle corse, consigliandomi e incitandomi sempre, dicendomi che ce la potevo fare, e tutte
queste belle esperienze che ho avuto nel mondo della corsa è stato tutto merito
suo, e ancora oggi è lei che mi sprona sempre a non mollare e ad aver fiducia in
me stesso.”
La mitica Angela Gargano, la signora
Maratona per averne corso più di 1000 e anche ultrarunner per aver portato a
termine gare di 202,4km e anche una gara di 10 giorni, è un simbolo per i
maratoneti Pugliesi.
La gara della tua vita dove hai dato il meglio di te o hai
sperimentato le emozioni più belle? “La mia prima maratona
di Roma dove ho vissuto le mie più belle emozioni sia durante il percorso e sia
quando ho tagliato per la prima volta il traguardo di una maratona, al momento
sembrava che fosse un sogno e solo il giorno successivo ho capito che grande
impresa avevo compiuto.”
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare?
“Alla partenza di ogni gara non c'è mai stata in me la convinzione di potercela
fare, l'ho avuto solo nel momento in cui ho tagliato il traguardo.”
Cosa
pensano familiari e della tua attività sportiva?
“All'inizio erano tutti un po’ scettici perché non ho fatto tempi di rilievo, ma
per me andava bene lo stesso, perché all'arrivo volevo arrivare sempre senza
essere stressato ed in buone condizioni fisiche, e questa è un abitudine che
ancora oggi sono riuscito a mantenere.”
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?
“L'episodio più curioso e divertente è questo: qualche anno fa, in una delle mie
prime maratone e precisamente alla Maratona del Piceno che in quegli anni si
correva a Grottazzolina, dopo il 30° km non trovai l'acqua al ristoro e allora poiché avevo tanta sete, pensai di
chiedere un po’ d'acqua in una villetta che stava sul percorso, bussai e chiesi
dell'acqua, una signora molto educata mi
invitò a entrare e mi portò dove stavano mangiando, mi diede dell'acqua e nello
stesso tempo mi chiese se volevo qualcosa da mangiare, non me lo feci ripetere
2 volte.
Intanto il tempo passava e la macchina scopa non vedendo più nessuno
sul percorso ritornò al traguardo, lì mi aspettava mia moglie e chiese dove
stavo io, gli risposero che non c'era più nessuno sulla strada, e mia moglie
disse che non ero arrivato e di cercarmi e quindi la macchina ritornò indietro,
intanto io avevo fatto pranzo completo e continuai a correre verso il
traguardo, a un certo punto la macchina mi vede e si ferma e mi chiede dove
ero finito, non sapevo cosa rispondere e mi inventai una scusa dicendo che mi
era venuto un forte dolore di pancia e avevo cercato un bagno, solo così mi
sono potuto salvare e intanto sono arrivato al traguardo tra gli applausi di
tutti per avermi trovato.”
Il mondo dei maratoneti è proprio
strano, ma Eligio supera qualsiasi stranezza facendosi tentare da un tavolo
apparecchiato ricco di pietanze.
Cosa
hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?
“Ho scoperto maggiormente di essere più sicuro di me stesso in tutte le mie
cose.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di
possedere? “Ho sempre dimostrato di avere una grande forza di
volontà specialmente nelle situazioni peggiori, di arrivare a raggiungere
l'obbiettivo che mi ero preposto.”
Che
significa per te partecipare a una gara?
“Partecipare a una gara significa per me incontrare nuovi amici e rivedere con
piacere quelli che già conoscevo.”
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Non l'ho mai sperimentato perché come già detto io corro per divertimi e non vado mi al limite delle mie possibilità.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in gara, post-gara? “Sensazioni sempre nuove che mi vengono al momento.”
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Non l'ho mai sperimentato perché come già detto io corro per divertimi e non vado mi al limite delle mie possibilità.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in gara, post-gara? “Sensazioni sempre nuove che mi vengono al momento.”
La tua gara più estrema o più difficile? “La mia ultima
gara, il trail del Ventasso che è stata molto dura e difficoltosa.”
Nel tuo sport a cosa devi fare attenzione?
“Stare sempre tranquillo e non dare quello che io non posso dare.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare
una prestazione non ottimale? “La maggiore
difficoltà me la dà la pioggia e il forte vento.”
Cosa ti fa continuare a fare sport?
“La mia forza di volontà perché ormai sono un po’ anziano, però non riesco a
stare lontano dalle gare, corro con la mente e col cuore e alla fine gli ultimi
195 m. con le lacrime.”
Come
hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?
“Fortunatamente sono state poche e tutte facilmente superabili.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?
“A tutti i ragazzi dico solo di fare molto sport e starete sempre meglio con
voi stessi.”
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping?
“Lottate sempre con le vostre forze.”
Ritieni
utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi
dell’attività sportiva? “Ritengo utilissima la figura dello
psicologo in tutti i suoi aspetti e in tutte le fasi dell'attività sportiva.”
Sogni realizzati e da realizzare?
“I miei sogni penso di averli tutti realizzati però ce n’è ancora uno che
voglio realizzare: Arrivare a tagliare il traguardo della 25^ Maratona di Roma.”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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