Matteo SIMONE 21163@tiscali.it
Roberto sembra essere un amante delle gare no stop, gare lunghissime chiamate di endurance dove viene messa alla prova il fisico della persona ma anche la mente, dove c’è deprivazione del sonno, alimentazione in autosufficienza, dove si sta da soli con se stessi notte e giorno.
Si
apprezza il momento presente che può essere particolarmente straordinario o
meno, si apprezza l’alba, il tramonto, la notte, il giorno, la diversa
temperatura ed escursione termica durante l’intero giorno di 24 ore ed anche a
nei giorni diversi, ogni giorno può presentarsi in modo diverso, con il sole,
le nuvole, pioggia.
Tutte sensazioni ed emozioni da assaporare momento per momento nel corso di diversi giorni di fatica per portare a temine una lunga impresa in bicicletta o di corsa a piedi, un lungo viaggi a contatto con se stessi ed a contatto con l’ambiente naturale che ti circonda.
Tutte sensazioni ed emozioni da assaporare momento per momento nel corso di diversi giorni di fatica per portare a temine una lunga impresa in bicicletta o di corsa a piedi, un lungo viaggi a contatto con se stessi ed a contatto con l’ambiente naturale che ti circonda.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Poco più di 4 anni fa ho
smesso di fumare e ho iniziato a correre tutti i giorni.”
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere
o performance? “La mia determinazione.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o performance? “La mia famiglia.”
Qual
è stata la gara della tua vita o dove hai sperimentato
le emozioni più belle? “Wow cyclothon nel 2015 ho percorso in bicicletta
1350km no stop, dormendo meno di 4 ore in 4 giorni.”
Quale è stata la tua gara più difficile? “La Grande corsa
bianca 160km di corsa no stop nelle Alpi in inverno con temperature che sono
arrivate a -20.”
Qual è una tua esperienza che ti possa dare la convinzione
che ce la puoi fare? “Le due citate precedentemente me ne danno la conferma.”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della
tua attività sportiva? “Spesso non mi va di allenarmi e faccio fatica ad
alzarmi dal divano per andare... Ma alla fine vado tutti giorni.”
Quali sensazioni sperimenti facendo
sport: pregara, in gara, post gara? “Pregara:
determinazione. In gara: un viaggio come dentro una bolla. Post gara: pienezza
e soddisfazione. Poi ci sarebbe molto altro da dire, ma forse dovrei scriverci
un libro.”
Lo
sport riempie la vita, fa sentire l’importanza di essere vivo, di poter fare
qualcosa di importante per se stessi, qualcosa che fa star bene, fa
sperimentare viaggi verso mete fatte di arrivi e conclusioni, fa chiudere
periodi fatti di pianificazione, programmazione, allenamenti che ti portano
alla destinazione finale.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione
nel tuo sport? “Se metti un piede nel posto sbagliato puoi romperti
qualcosa o peggio finire sotto a un dirupo.”
Se
pensi a tutto quello che ti potrebbe succedere non faresti mai niente,
rimarresti sempre protetto, corazzato, nascosto ma se davvero vuoi vivere,
bisogna sfidare l’incertezza, uscire allo scoperto, affrontare la vita reale e
lo sport ti permette di fare questo, ti allontana dal rifugio sicuro, dal tuo
recinto protetto e ti fa sperimentare libertà ed intensità.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Mancanza di concentrazione.”
Quando
si mangia si mangia, quando si corre si corre, per ogni cosa è importante
dedicare la giusta attenzione, è importante focalizzarsi per quella cosa e
cercare di farla al meglio possibile essendo attenti osservatori.
Cosa ti fa continuare a fare
sport? “Continuo a fare sport perché mi dà la possibilità di
vivere esperienze incredibili.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con la testa,
piano piano passo dopo passo.”
Sport
di endurance, sport protratto per lunghi chilometri aiuta ad avere un approccio
di attesa, di fiducia, di speranza, si risolve tutto senza fretta, un po’ per
volta a piccoli passi, andando avanti gradualmente e con attenzione.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per
avvicinarsi allo sport? “Se vuoi cambiare il tuo corpo allenati, ma se vuoi
cambiare la tua vita inizia a correre.”
Roberto
ha cambiato la sua vita semplicemente cambiando il suo stile di vita, è bastato
buttare le sigarette ed iniziare a correre e da lì è iniziata la sua nuova
vita, con l’aiuto della corsa che è diventata la sua autoterapia.
Un messaggio per sconsigliare l’uso del
doping? “Non serve, il corpo è già una macchina perfetta così
com'è.”
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Che sono tutto
matto. Però mi danno pieno supporto.”
Fare
cose straordinarie per alcuni può essere considerato pazzia, ma poi ci si rende
conto che è importante il supporto a persone che vogliono compiere imprese
considerate da tanti non ordinarie.
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività
fisica? “Che possiamo fare molto più di quello che crediamo...
basta volerlo.”
Riesci a immaginare una vita senza sport? “Spero di
continuare a fare sport fino alla vecchiaia.”
Ritieni lo psicologo dello sport? Per
quali aspetti e in quali fasi dell’attività sportiva? “Si certo per
dare supporto nei momenti di difficoltà.”
Un’intervista a Roberto Martini è riportata
nel libro “Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono
sul benessere e performance dell'atleta”, edito da Prospettiva Editrice.
Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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