Qualcuno dice che bisognerebbe fare
massimo due maratone l’anno, una a primavera e l’altra in autunno, ma i tempi
cambiano, anche i professionisti fanno più di due maratone l’anno, gli ultrarunner sono un mondo a parte, nel
fanno una al giorno per 10 giorni, per 40 giorni per 60 giorni.
Di seguito Marinella racconta la sua
esperienza di correre 10 maratone in 10 giorni rispondendo ad alcune mie
domande.
Che
sapore ti lasciano queste 10 maratone in 10 giorni?
“Molto soddisfatta, anche se il 9° e 10° giorno ho sofferto parecchio per
terminare le maratone, per via di una grossa vescica, sotto il piede sinistro,
per via dello sterrato. La stessa cosa che mi capitò l'anno scorso alla 6
giorni di Policoro. Questa volta sono riuscita a curarmi meglio, con pomate
varie, e avendo a disposizione più tempo per recuperare, ho portato a termine
le maratone.”
Si fa tutto, a tutto c’è rimedio, è
quello che sperimentano ultramaratoneti, alcuni abituati a correre per 6 giorni
continuativi, abituati a gestire fame e sete, vesciche e altri inconvenienti.
Cosa
racconterai a casa e agli amici? “Niente in
particolare, ho fatto un ottimo allenamento. Mostrerò con orgoglio il grande
medaglione completato.”
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Si porta a casa sempre qualcosa, un
trofeo, una medaglia, un’esperienza, e tutti chiedono, ma chi te lo fa fare? Ma
come fai? Ma dove la trovi tutta questa forza e resistenza? Ma cosa mangi?
Prossimi
obiettivi e sogni da realizzare? “Prossimo obiettivo,
dovrebbe essere la 8 giorni di Montecarlo, alla Nofinishline, sempre che hanno accettato la mia iscrizione. Non è
ancora uscito l'elenco ufficiale degli iscritti. Se riesco a fare la 8 gg. un
altro obiettivo raggiunto. Forse come sogno, se riesco, voglio ricostruire la
squadra di basket per partecipare agli EuropeanMasterGames
di Torino 2019. Ho già cominciato a contattare vecchie compagne di squadra. In
questi giorni, vedo cosa si può fare. Inoltre, ho intenzione di partecipare, il
prossimo anno settembre 2018, ai campionati master di Malaga.”
Marinella all’età di quasi 60 anni,
congedata dal lavoro, sembra essere ancora una fanciulla alla scoperta di nuove
occasioni per divertirsi e sperimentarsi con lo sport, alla ricerca di antiche
compagne di squadra, di nuovi stimoli.
Hai
avuto particolari problemi o criticità? “A parte il piede, problemi
grossi no, ma tanta buona volontà per portare a termine tutte e 10 le maratone.
Volevo completare il medaglione.”
Quando hai in mente un obiettivo non
esistono impedimenti gravi che ti possano fermare, tutto diventa gestibile,
affrontabile, superabile, questa è la mentalità degli ultrarunner, gente abituata ad andare oltre.
Hai
fatto incontri particolari? “Quando corri in allegria, senza
particolare stress, e con tanti amici, cosa vuoi di più. Tutti incontri
interessanti.”
E'
andato tutto come previsto? “Direi proprio di si,
una cosa non mi aspettavo, il percorso così impegnativo. Non amo molto le
salite, infatti in salita camminavo e recuperavo in discesa.”
Come
trasformi questa esperienza in insegnamenti per te e per gli altri?
“Molto utile come allenamento, visto che io non faccio mai lunghi in
allenamento. La consiglierei a tanti runners
che amano mettersi alla prova, però, senza lo stress del tempo. E' sempre un
grande successo poter dire io c'ero e arrivare fino in fondo.”
Cosa
racconterai a te stessa? “Che il prossimo anno, mi
piacerebbe essere di nuovo ai nastri di partenza.”
E perché no, se la fatica viene ripagata
dalla soddisfazione di aver portato a termine 10 giorni di maratona, viene
ripagata dal fare sport in allegria con tanti amici, ben vengano tante altre
giornate e occasioni per divertirsi con lo sport.
Sensazioni
e le emozioni che più ti restano addosso? “Sensazioni
molto piacevoli, a parte la stanchezza.”
Cosa
hai respirato? Visto? Sentito? Percepito? “Grande
soddisfazione, allegria e voglia di portare a termine le maratone da parte di
tutti i concorrenti. Tanta amicizia e solidarietà. Pur essendo una
competizione, grande incitamento da parte di tutti i concorrenti e
incoraggiamenti anche da parte i tutti i volontari, ai vari ristori. Paolo Gino
ha fatto un ottimo lavoro, coordinando il tutto. Lì si vede proprio la passione
dell'organizzatore.”
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