martedì 3 ottobre 2017

Giorgio Castagno: Volevo vivere e correre, ma l’avrei fatto anche senza gambe


Molto simpatico e disponibile Giorgio a mettersi in gioco e raccontare di se con umorismo e autoironia. Questa è la bellezza dello sport, non fare le cose troppo sul serio, non avere tante pretese, essere sempre pronti a cavalcare l’onda del cambiamento e capire ogni giorno, ogni momento quello che si può fare e come. Di seguito Giorgio che racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ruolo nella Team/squadra: “Corro senza squadra, anzi correvo.” Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Sempre fatto sport fin da piccolo.
Quali fattori contribuiscono al tuo benessere o performance?Il tempo libero che mi avanza al lavoro.”

Matteo Colombo vince il Trail Parco della Maremma km 62

 Matteo SIMONE 

Matteo Colombo del “Valetudo SKYRUNNING Italia RACER/Team tecnica Italia” sembra essere un atleta di sport di endurance con l’attitudine a macinare chilometri e chilometri, acquisita nel tempo e con l’esperienza, sia su precorsi trail di montagna e quindi con notevoli dislivelli altimetrici, sia su strada e anche a circuiti.

Non è da tutti sape esprimersi ad alto livello su trail, su strada e su circuiti, in genere ognuno si specializza sulla modalità di sport che più ritiene indicata alle sue caratteristiche.
Matteo Colombo quest’anno è riuscito a passare dall’ultratrail alla strada con ultra distanze, e viceversa dalla strada al trail.

lunedì 2 ottobre 2017

Stefano Cirella: A 35 anni ho iniziato a correre per sentirmi più in forma

Matteo Simone

Non c’è un’età per iniziare a fare sport, non c’è un’età per smettere.

Si fa sempre in tempo per rendersi conto che lo sport è un toccasana, è una palestra di vita, fortifica il carattere, ti permette di metterti in gioco, di sperimentare, di condividere gioie, fatiche e dolori.
Di seguito Stefano racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva? Da ragazzo giocavo a calcio. Per 10 anni poi non ho farro nessuna attività sportiva e a 35 anni ho iniziato a correre per sentirmi più in forma.”

Quello che raccontano tante persone è che lo sport rende felici e libera la mente


Quello che raccontano tante persone è che lo sport rende felici, ti libera la mente da tensioni e problemi accumulati durante la giornata o nel corso di altre attività quotidiane meno piacevoli.

Sto approfondendo argomenti che hanno a che fare con la consapevolezza, la passione e motivazione, il mettersi in moto, il costruire mete, obietti, realizzare sogni. La gente non immagina minimamente quello che sperimentano.
Si sperimenta qualcosa che ha a che fare con la gioia di vivere, vivere intensamente, vivere situazioni forti, superare crisi e problemi, uscire dalle situazioni più disperate e più difficili. Tutto ciò diventa una palestra di vita, si trasferisce tutto sulla quotidianità familiare e lavorativa, si affronta la vita con più sicurezza, con meno ansie e paure, si riesce ad andare avanti con quello che c’è.

Stefano Fantuz, Campione Italiano Trail Lungo 2017: Una bellissima avventura


Non bisogna mai abbassare la guardia, sempre concentrati sull’obiettivo, sulla strada, su se stessi, monitorarsi e monitorare tutto, non darsi mai per vinti o per sconfitti; osservare avanti, attorno, per terra e dentro se stessi.

Questo è il bello di questo sport, il bello della performance; queste sono le caratteristiche dei campioni, dei “numero uno”, sempre orientati al compito, all’obbiettivo, alla meta.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Stefano attraverso risposte ad alcune mie domande.

domenica 1 ottobre 2017

Lo sport che vogliamo: faticare insieme, senza pretese, rispettando ognuno

Matteo Simone

Lo sport che vogliamo: faticare insieme senza pretese rispettando ognuno. 

Lo sport che vogliamo: lo sport che avvicina persone, mondi culture; uno sport colorato che aggrega e include; uno sport che unisce negli allenamenti e negli intenti.
Per ottenere qualcosa bisogna crederci, essere consapevole delle proprie capacità e limiti, impegnarsi duramente, essere determinato, mettere in conto infortuni, avversari più forti, sconfitte e momenti bui, rialzarsi sempre e ripartire sempre con pazienza, senza fretta, con modestia e umiltà, rispettando gli altri e vivendo sempre l'esperienza che dà frutti importanti da portare a casa serenamente, fidarsi e affidarsi, questo è lo sport che vogliamo

C'è sempre una direzione da prendere, una meta da raggiungere

C'è sempre una direzione da prendere, una meta da raggiungere, una motivazione importante, una preparazione adeguata; ci sono dubbi, incertezze e insicurezza; ci sono sensazioni ed emozioni prima, durante e dopo ogni impresa, arrivo, traguardo; questa è la vita, tante salute e tante discese, tanta noia e tanta felicità, tanta tristezza e tanta gioia; si attraversa tutto un passo alla volta, senza fretta, respirando sempre, da soli o in compagnia; si impara sempre da tutto e da tutti.

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