martedì 12 dicembre 2017

Le foto raccontato ed esprimono più delle parole la fatica del gesto sportivo

Matteo SIMONE


Foto di Luca Bonanni (Foto4go)
Le foto raccontato ed esprimono più delle parole la sofferenza e la fatica del gesto sportivo.

Dietro la sofferenza e la fatica c'è l'essenza della vita che ti distoglie dalla finta zona di confort e ti fa mettere in campo per sperimentarti e realizzare grandi cose, soprattutto per chi è in condizioni di deficit sensoriale come la vista che si deve affidare a una guida, a un Angelo che ti tuteli, che ti protegga lungo un sentiero alternativo per arrivare dove vuoi.
Ecco perché insieme è molto meglio e si possono fare grandi cose, ecco perché a volte le persone si alleano per raggiungere mete e obiettivi importanti, difficili e sfidanti ma non impossibili. 

Vito Todisco: La corsa come un sogno da assaporare per un tempo prolungato


Le ultramaratone diventano viaggi e percorsi lunghi dove uno gode di quello che riesce a fare superando momenti di crisi e difficoltà, facendo leva sulle esperienze precedenti.

Di seguito, Vito racconta la sua esperienza, rispondendo ad alcune domande alcuni anni fa.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta?Essere ultramaratoneta per me significa essere uno di quelli che vive la corsa come un sogno da assaporare per un tempo prolungato.
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta?Il mio percorso è iniziato da una 6 ore...volevo semplicemente superare la distanza della maratona.

Importante, nelle ultramaratone, il riposo e la cura per il proprio corpo


La cosa importante è lavorare per obiettivi, focalizzarsi sull'obiettivo più importante e sul prossimo obiettivo. Cercare di fare sia lavori di allenamento fisico che lavori di allenamento mentale. L'allenamento fisico consiste nelle sedute di allenamento di lunghe distanze o la partecipazione a gare di lunga distanza, è importante confrontarsi con campioni dello stesso livello o di livello di poco superiore e fare gare insieme per testarsi e anche per prendere spunti dagli altri.

Per quanto riguarda l'allenamento mentale è importante essere convinti di quello che si fa e di quello che si può riuscire a fare, importante sviluppare la propria consapevolezza corporea e delle proprie capacità e caratteristiche. Mettersi in gioco in allenamenti impegnativi di lungo chilometraggio e lunga durate e mettersi in gioco in gare molto dure e impegnative.

Matteo Nocera vince la 24h di Lavello 2017: Non mi avete fatto mai sentire solo

Matteo Simone 

Dietro ogni atleta, soprattutto se si tratta di un campione. ci sono tante persone che sostengono, suggeriscono, consigliano e supportano, in primis i familiari che seguono l’atleta nel suo percorso di allenamento e poi in gara, sanno che si attraversano tante sensazioni, emozioni, ansie, tensioni ma anche gioie e soddisfazioni.

Poi ci sono tecnici e allenatori a cui sono devoluti i compiti di preparare al meglio l’atleta, di pianificare e programmare le sedute di allenamento in vista di gare importanti, definire con l’atleta gare a cui partecipare  e obiettivi importanti e sfidanti, difficili ma raggiungibili, gradualmente a piccole dosi, credendoci sempre di più insieme e testandosi un po’ per volta fino a capire cosa è meglio per l’atleta, quale può essere la disciplina giusta, la distanza giusta.

Sport per tutti è lo sport che vogliamo per rendere le giornate speciali

Matteo Simone   

Sport per tutti è lo sport che vogliamo per rendere le giornate speciali per tutti. 

Uno sport che ci permette di conoscerci, incontrarci, confrontarci e fare squadra, abbattendo distanze, muri e barriere.
La quarta tappa dell'edizione numero 46 della “Corri per il verde” si è svolta domenica 10 dicembre a Villa dei Quintili sull'Appia Nuova. Grande giornata di Sport per tutti, grandi e piccoli, maschi e femmine; grazie alla UISP si corre per incontrarsi e confrontarsi, per farsi foto e raccontarsi, per far squadra e sfidare altre squadre.

Stefano Fantuz: Ho imparato che le gare finiscono sulla linea del traguardo

Mi consiglio principalmente con il mio allenatore e con i ragazzi del “Team Peggiori”
Matteo SIMONE

Quando si fa sport a un certo livello si può ambire a vestire la maglia azzurra per rappresentare l’Italia in gare prestigiose a livello internazionale e mondiale.

In tal caso bisogna pianificare e programmare bene sia gli allenamenti sia le gare intermedie, il tutto finalizzato all'ottima forma il giorno importante della gara per far bene per sé, per il proprio team e per la squadra Italia. 

lunedì 11 dicembre 2017

Vito Intini a Reggio Emilia record del mondo 24 ore su tapis roulant 2017

Nel 2019, stabilisce il record mondiale di tapis roulant di 24 ore, correndo 265,20km
Matteo SIMONE 

253,83km, è record del mondo, 5km circa più del precedentemente.

Vito Intini a Reggio Emilia batte il record del mondo 24 ore su tapis roulant che era prima  di 248,12 km dell'australiano Luca Turrini.
Vito che deteneva quello italiano di 234,2 km concentrato sul suo obiettivo, determinato, supportato dal suo staff, sa che se arriva la crisi, l'accoglie e la lascia andare, sa che a volte si deve affidare alla mente per continuare e cercare di portare a casa qualcosa di importante, sa che è importante il supporto e le energie di tutti i tantissimi suoi fan, lui che ha grandi esperienze, lui che è un grande ultrarunner. Alla 22^ ora supera il suo record italiano e alla 24^ ora è record mondiale 253 km.

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