Lo sport abbatte barriere culturali e generazionali, avvicina persone, paesi, popoli, rende liberi.
Puoi salire quando vuoi sul treno dello sport, non c'è un
età per iniziare o per smettere, puoi stare davanti o dietro, se sei stanco
puoi rallentare, decidi tu quando scendere, non devi dar conto a nessuno se non
a te stesso, puoi arrivare ultimo ma sarai sempre acclamato.
Tocca
lasciare spazio a bimbi e ragazzi, hanno una vita intera da affrontare e con lo
sport avranno una marcia in più.
Portateli nei parchi, nei campi, per la strada non teneteli in zona di
troppo confort.
Lo
sport fa tornare a giocare come bimbi, fa perdere l'età anagrafica, si apprezza
il gusto di sporcarsi, cadere, sbagliare. A volte lo sport contagia, confonde,
fa perdere il senso del tempo, il tempo che passa, il traguardo che arriva; a
volte lo sport fa incontrare persone e paesaggi, fa viaggiare nei sogni e nella
realtà. Questo è lo sport che vogliamo, certi treni passano, bisogna prenderlo
al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti.