giovedì 14 giugno 2018

Francesca Canepa vince l’Ultra Sky Marathon D’Abruzzo a Serra di Celano


Campionessa Italiana IUTA 2018 di “Sky Marathon”

Ha avuto luogo Domenica 10 Giugno 2018 l’UltraSerra di Celano”, gara di corsa in montagna in regime di semi-autosufficienza con percorso in ambiente alpino organizzata dall'Associazione Sportiva G.S. Celano in collaborazione con la sottosezione del C.A.I. di Celano di 83 km e un dislivello positivo di circa 5800 metri. La gara è inserita nel CAMPIONATO ITALIANO IUTA 2018 di “Sky Marathon”.
La gara è stata vinta, con il tempo di 10:55:36, da Giovanni Ruocco (Anima Trail) che ha preceduto Maurizio D’Andrea (Mountain Lab) 11:43'46"
 
e Archimede Lilla (GSA CAI Sora) 11:49'33".

Lo sport aiuta a crescere conoscendo sempre più se stessi



Lo sport avvicina persone, culture e mondi; rende felici e resilienti condividendo l'amica fatica che aiuta a crescere conoscendo sempre più se stessi, proprie possibilità, capacità e limiti; lo sport fa prendere direzioni per arrivare dove vuoi superando imprevisti lungo il percorso e raggiungendo mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili se hai fiducia in te e se ti impegni con motivazione, passione e determinazione
Lo sport è un mondo dove si può scaricare tensione, dove ci si può mettere alla prova, dove puoi sentire il tuo corpo, dove ti puoi testare, dove c’è un percorso, un inizio e una fine come è la vita, dove trovi tanti compagni di viaggio lungo i percorsi e fai dei tratti con qualcuno così come succede nella vita, un mondo dove si attraversano sensazioni ed emozioni, quali ansie, tensioni, paure, stanchezza, incredulità, gioia, precarietà, niente è stabile niente è per sempre.

mercoledì 13 giugno 2018

Stefano Velatta vince la 6 Ore di Strana Marathon a Sammichele di Bari (Ba)


Stefano Velatta, SM40 Atl. Paratico è il vincitore della 6 Ore di Strana Marathon a Sammichele di Bari (Ba), organizzata dall’A.S.D. “La Palestra in Fitness” in collaborazione con l’A.S.D. “Nadir on the Road”, con il patrocinio del Comune di Sammichele di Bari, della IUTA, del Comitato Provinciale Fidal di Bari. Stefano ha totalizzato km 82,402 precedendo Matteo Nocera, km 75,390 e Intini Vito km 71,714.

Per quanto riguarda la gara femminile, la vincitrice è stata Delfine Emma che ha totalizzato km 68,735 precedendo Addolorata Trisolino km 63,216 e Delfine Erica Teresa km 63,141.

Emma Delfine vince la 6 Ore di Strana Marathon a Sammichele di Bari (Ba)


Mi è rimasto impresso il riflesso del sole sulle chianche del centro storico, bellissimo

Sabato 09/06/2018 si è svolta a Sammichele di Bari (Ba) la 6 Ore di Strana Marathon, organizzata dall’A.S.D. “La Palestra in Fitness” in collaborazione con l’A.S.D. “Nadir on the Road”, con il patrocinio del Comune di Sammichele di Bari, della IUTA, del Comitato Provinciale Fidal di Bari.
Per quanto riguarda la gara femminile, la vincitrice è stata Delfine Emma, SF45 ASD Nadir on the road che ha totalizzato km 68,735 precedendo Trisolino Addolorata, SF40 km 63,216 e Delfine Erica Teresa, SF35 AS Amatori Putignano km 63,141.
Tra gli uomini ha vinto Stefano Velatta, SM40 Atl. Paratico che ha totalizzato km 82,402 precedendo Matteo Nocera, SM40 ASD Napoli Nord Marathon km 75,390 e Vito Intini, SM50 Amatori Putignano km 71,714.

Di seguito Emma racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.

L’amica fatica rende felici e resilienti

Matteo SIMONE

Psicologo, Psicoterapeuta

Lo sport permette di sperimentarsi, mettersi in gioco, uscire fuori dalla zona di confort per apprendere sempre dall'esperienza, per conoscersi meglio, ascoltare se stessi durante la fatica, attraverso il respiro e le sensazioni corporee, sempre pronti ad emozionarsi.

Nella vita si fanno delle scelte, molti preferiscono poltrire o restare in una zona di estremo confort, altri per sentirsi vivi devono sentire il proprio corpo, le proprie sensazioni corporee, il cuore che palpita, il respiro affannoso, il sudore, il senso di fame, sete, freddo, caldo.

martedì 12 giugno 2018

Alessandra Silvestrini, 2018 medaglia d’oro 10 km di corsa a squadra categoria W55

Campionati Europei Master Non Stadia Alicante (Spagna), 18-20 maggio 2018
Matteo SIMONE 

Il mondo dello sport è misterioso, è fatto di incontri, di sapori, di fatica, di colori. 

Lo sport davvero avvicina persone, culture e mondi; lo sport davvero fa sperimentare prima benessere e poi se ci sono le possibilità di allenarsi bene, di seguire un sogno, di farsi aiutare da persone esperte del settore, tifa sperimentare anche performance e tutto ciò che c'è attorno la performance. 
Di seguito Alessandra, conosciuta attraverso lo sport e attraverso una conoscenza preziosa in comune racconta la sua esperienza di sport a livello internazionale.
Che sapore ti ha lasciato questa gara?Il sapore dei 'colori': i colori delle maglie delle varie nazioni, ma anche il colore della pelle, dei capelli, degli occhi degli atleti, delle atlete, che ancor più di quelli delle maglie ti facevano vivere il contesto internazionale della gara.”

Quello che rimane dello sport, quello che si porta a casa dall'esperienza sportiva sono davvero gli incontri che si fanno, davvero l’esperienza unica e immensa, densa e ricca che si fa attraverso lo sport, l’attesa, la preparazione, la gara sortiva, il post gara, un sacco di momenti ricchi e speciali che fanno sentire vivi dentro.

Esperienza running e non solo in Kenya ad Iten 2.4000 m s.l.m.


Per essere campione ci vogliono i geni giusti, ma non basta, non tutti coloro che hanno il corredo per diventare campioni poi riescono, c’è bisogno del contesto che ti coinvolge, che crede in te, e poi te stesso devi essere motivato, ci devi credere, devi trovare stimoli giusti, devi essere resiliente, devi sapere aspettare il momento giusto, devi essere persistente, devi essere amichevole, saperti allenare da solo e anche con gli altri, devi saper ascoltare, e saper chiedere.
Un’opportunità può essere un’esperienza running e non solo in Kenya ad Iten 2.4000 m s.l.m. Di seguito racconto la mia personale esperienza presso l’High Altitude Training Centre di Iten in Kenya.
La sera prima ci si organizzava per il giorno successivo, in genere appuntamento alle 6.30 con i pacer keniani per un allenamento a piccoli gruppi in base alla distanza e velocità, si correva in genere dai 12 ai 20 km, con ritmi dai più veloci e in progressioni per gli atleti più forti, mentre più lenti per me e altri e anche alcune donne che andavamo più piano. Si tornava, stretching, colazione e poi liberi a bordo piscina oppure passeggiate varie.

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