lunedì 6 agosto 2018

Youssef: Il mio obiettivo nello sport è diventare un atleta professionista in Europa

My next goal in sport is to be came a pro athlete in Europe

A volte lo sport permette di trovare un senso nella vita, permette di trovare un lavoro redditizio, permette di evadere da una situazione difficile. Di seguito Youssef racconta le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande: Quando ti sei sentito campione nello sport?Sono un runner marocchino, amo l'atletica e sono specializzato in medie e lunghe distanze. Voglio diventare un eroe, mi alleno duramente anche se non ho i mezzi più semplici. Adoro 1500, 3000, 5000 e 10.000. Mi sento un eroe quando mi classifico per primo e sento incoraggiamento da parte del pubblico.”

Lo sport inizialmente è facile da praticare, basta uscire di casa e si può iniziare a correre o giocare da ragazzo facendo attività fisica, successivamente si inizia ad avere bisogno di mezzi e attrezzature per esempio scarpe adatte o un campo di atletica dove allenarsi o farsi allenare: Qual è la gara della tua vita?La gara della mia vita è la corsa nella città di Oujda dove ho conquistato il primo posto.” Qual è stato il tuo percorso per diventare un atleta?Il mio percorso per diventare un atleta è allenarmi ogni giorno e amare quello che faccio, e alcuni giorni l'ambulanza è venuta a prendermi dallo stadio.

Ciò che desideri sognare, puoi raggiungere, il segreto sta nel non mollare



Si può uscire da ogni tunnel con fiducia e gradualità, con piccoli movimenti un passo alla volta, con le risorse residue cavalcando l’onda del cambiamento, continuando ad approfondire la conoscenza del proprio corpo e della propria mente.

Ne è un esempio l’ultramaratoneta Luciano Alves che lo spiega ne lmodo seguente: “Verso i 246 km spartathon Grecia 2018 il mio più grande sogno, sarà la mia più grande sfida della mia vita toccare i piedi del Re Leonida. La vita è un infinito insieme di possibilità, di percorsi che si incrociano. A volte è inevitabile fermarsi, respirare e riposare, per volontà propria o per imposizione di circostanze altrui. Ma ciò che conta veramente non è quando o dove si è fermati, ma la ripresa del cammino. Per quanto tu abbia sofferto, per quanto possa sembrare difficile riprendere la vita in cui l'hai lasciata, questo nuovo inizio è non solo possibile ma fondamentale. Si può sentire paura, le gambe possono tremare, ma la voglia di combattere deve prevalere sempre. Non importa in quale momento della vita ti sei fermato, ciò che conta davvero è quello che farai da lì. Tutte le difficoltà sono opportunità per ricominciare, per rinnovare, e finché c'è vita, speranza e capacità di combattere, tutto ciò che desideri sognare, puoi raggiungere, il segreto sta nel non mollare mai!”

sabato 4 agosto 2018

Si può uscire da ogni tunnel con fiducia e gradualità


Si può uscire da ogni tunnel con fiducia e gradualità, con piccoli movimenti un passo alla volta, con le risorse residue cavalcando l’onda del cambiamento, continuando ad approfondire la conoscenza del proprio corpo e della propria mente. E’ molto fiducioso Mouhamed Boumalha che ora sta sperimentando uno stop dovuto all’infortunio ma è consapeovle dell’importanza dello sport e del vedere altri che fanno sport ricevendo coraggio, ecco come lo spiega: “Ero atleta dal 1986 fino a 2016 o ho avuto la spina calcaneare al tallone e un'artrosi alle due ginocchia quindi attualmente sono in un tunnel senza luce ma quando vedo dei veterani come me fare la maratona questo mi da un po' di coraggio, chi non ha ancora fatto una gara non conoscerà mai la vera forza del suo corpo e della sua mente, correre è un mondo di scoperta, uno studio con tutto un equilibrio psichico e fisico. Viva la corsa, attendo con ansia la mia guarigione per ricominciare a correre più forte.”

The Heart of Kenyan Running? Chi conduce le attività in loco?

Chi sono gli altri membri dello staff?
Matteo Simone 

In loco le attività saranno gestite e condotte da Chiara Raso (responsabile presso T.T.S.srl dell’intera organizzazione e istruttore federale di atletica leggera) e Timothy Kipkorir Limo, allenatore della Sports Academy di Lornah Kiplagat e atleta élite specializzato sulle distanze del mezzofondo veloce (800m, 1500m).


Chi sono gli altri membri dello staff?

Italia

Diventare sempre più resilienti prendendo in mano le redini della propria vita

Lo sport diventa allenamento alla vita, alle intemperie interiori

La vita a volte è strana e bizzarra e sta a noi sviluppare la consapevolezza dei nostri bisogni ed esigenze, comprendere cosa vogliamo fare e come, importante è mettersi in gioco, uscire dalla zona di confort di vita non reale, e notare come si sta e come poter star meglio con proprie risorse, possibilità, capacità o affidandosi ad altri che siano parenti, amici, professionisti; si impara sempre dalla vita, si cresce, si migliora, si può incrementare fiducia in se è negli altri, si possono superare moment bui, tunnel; si può diventare sempre più resilienti prendendo in mano le redini della propria vita e seguendo direzioni e mete cavalcando sempre l'onda del cambiamento con risorse residue, un passo alla volta e con pazienza.

Se si vuole, se ci si crede, tutto passa, tutto cambia; passa la fatica, passa la salita; quello che rimane è la consapevolezza della forza interiore acquisita che aiuterà non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, lavorativa, familiare, relazionale, individuale.

Lo sport avvicina mari e montagne, persone, culture e mondi

Lo sport regala emozioni uniche che ripaga la fatica condivisa

Lo sport regala emozioni uniche che ripaga la fatica condivisa e dove si sperimenta un mondo partecipando a manifestazioni ed eventi come ad esempio la transumanza da Falasche Anzio a Jenne.

Un percorso di circa 110km che una volta si faceva dal mare ai monti mentre ora podisti ripercorrono queste strade correndo a frazioni di alcuni km per ricordare, per riportare a memoria antiche tradizioni, per rimarcare la fatica di una volta per un benessere comune, uomini e animali, per dimostrare che lo sport avvicina mari e montagne, persone, culture e mondi, per dimostrare che attraverso lo sport si conoscono nuove persone, avvengono incontri e confronti, per dimostrare che insieme si può arrivare ovunque, per dimostrare che lo sport abbatte muri e barriere anche generazionali, per dimostrare che lo sport ti rimette al mondo facendoti faticare con i più giovani, per notare la ciclicità della vita come nello sport, partenze e arrivi, fatica e poi recupero e riposo con musica e canti per alleviare stanchezza e fatica, per renderci più leggeri.
Questo è lo sport che vogliamo, qualcuno organizza e nel caso della transumanza si tratta di Ivano Caronti con il supporto della sua famiglia e dei suoi amici, e altri si aggregano fidandosi e affidandosi, diventando un gruppo capace di raggiungere obiettivi e mete le più lontane e sfidanti e portando esperienze e sensazioni forti, intense e positive.

Come è nato il progetto The Heart of Kenyan Running?

A chi è rivolta l’iniziativa?
 

Come è nato il progetto The Heart of Kenyan Running?


Il progetto è nato da un’idea condivisa e sviluppata da Chiara Raso, amministratore delegato dell’azienda T.T.S.srl (Territorio Turismo Sport) di Aosta e di Timothy Limo, atleta keniota élite specializzato sulla distanza degli 800m pista e allenatore della Lornah Kiplagat Sports Academy ad Iten.

Chiara, ex atleta della squadra nazionale italiana di sci alpinismo e ex atleta del Centro Sportivo Esercito, ha sviluppato una grande conoscenza del Kenya, della sua cultura e tradizioni essendo stata compagna di vita di Thomas James Lokomwa, atleta di livello internazionale con un personale di 60’33” sulla distanza della mezza maratona, corsa sub 61’ per ben 4 volte nella sua breve carriera, purtroppo stroncata da un incidente d’auto mortale nel settembre 2016.

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