Non si è mai pronti a cambiamenti di
vita disastrosi, drastici. Si ha bisogno di qualcuno che si prende cura, che si
preoccupa, che sostiene e supporta, che sostituisce la fragilità del momento,
l’incapacità di provvedere a se stessi. i l trauma lascia sempre sconforto, ferite aperte, destabilizza. Si rimane impotenti e sorpresi davanti all'inimmaginabile che crea danni, lutti, dolore, perdite enormi.
Interessanti le parole dell’imam Mohamed
Nour Dachan durante i funerali di stato delle vittime di ponte Morandi, “Genova, la Superba saprà rialzarsi con
fierezza, la nostra Genova, la Zena, che in arabo significa la bella, che è nei
nostri cuori”.
Dopo i primi momenti comunque bisogna
avere la prontezza, l’istinto, il coraggio di mettere in salvo se stessi e i
propri cari, un po’ alla volta bisogna comprendere quello che è successo,
quello che ci sta accadendo, quello che non siamo pronti ad affrontare,
gestire, superare e organizzarsi.