giovedì 30 agosto 2018

Genova, la Superba saprà rialzarsi con fierezza



Non si è mai pronti a cambiamenti di vita disastrosi, drastici. Si ha bisogno di qualcuno che si prende cura, che si preoccupa, che sostiene e supporta, che sostituisce la fragilità del momento, l’incapacità di provvedere a se stessi. il trauma lascia sempre sconforto, ferite aperte, destabilizza. Si rimane impotenti e sorpresi davanti all'inimmaginabile che crea danni, lutti, dolore, perdite enormi.
Interessanti le parole dell’imam Mohamed Nour Dachan durante i funerali di stato delle vittime di ponte Morandi, “Genova, la Superba saprà rialzarsi con fierezza, la nostra Genova, la Zena, che in arabo significa la bella, che è nei nostri cuori”.

Dopo i primi momenti comunque bisogna avere la prontezza, l’istinto, il coraggio di mettere in salvo se stessi e i propri cari, un po’ alla volta bisogna comprendere quello che è successo, quello che ci sta accadendo, quello che non siamo pronti ad affrontare, gestire, superare e organizzarsi.

mercoledì 29 agosto 2018

Roberto Mastrotto: La mia prima 100 miglia all’UltraTrail du Mont Blanc

La testa conta molto nello sport in generale e ancor più se parliamo di sport d’endurance
Matteo SIMONE 

C’è un mondo dietro lo sport e soprattutto dietro gare di trail ultra, sport di endurance dove bisogna essere pronti e preparati fisicamente e mentalmente il giorno della gara, dove tutti i dettagli diventano importanti e fondamentali, dall'attrezzatura e abbigliamento sportivo all'alimentazione.

Approfondiamo la conoscenza di Roberto Mastrotto, Trail/Ultra trail runner – Vicenza Marathon, attraverso alcune risposte a un mio questionario di alcuni giorni fa.
Quali sono le tue mete, direzioni, obiettivi?L’obiettivo principale rimane quello di cercare di crescere e migliorare ancora, di spostare l’asticella un po’ più in alto passo passo, cercando di godere di ogni momento di questo percorso. Poi a fine Agosto vedremo un po’ di affrontare il mio primo viaggio di 100miglia, non vedo l’ora.” 

martedì 28 agosto 2018

Il treno dello sport transita a Manfredonia con la Re Manfredi Run Km 10

Il treno dello sport a volte passa e bisogna farsi trovare pronti e decisi per prenderlo

Il treno dello Sport raccoglie gente e le porta in giro per allenamenti e gare, per faticare e divertirsi insieme, per sperimentarsi e mettersi in gioco, condividere partenze, percorsi e arrivi. Questo è lo sport che vogliamo, uno sport che rende felici nonostante la fatica.

Conosci la Puglia? Il Gargano? Manfredonia? Lo sport diventa un treno che ti porta in giro per continenti, nazioni, città e paesi per sperimentare fatica e condivisione, per incontrare gente e approfondire la conoscenza di se stessi e degli altri. Non c’è un momento preciso per salire sul treno dello sport, è sempre il momento per provare, per iniziare; non c'è un’età per smettere ma è importante ascoltare le proprie sensazioni e apprendere sempre dall'esperienza. Il treno dello sport a volte passa e bisogna farsi trovare pronti e decisi per prenderlo al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti.

lunedì 27 agosto 2018

Nella vita ci sono prove davvero durissime da affrontare, gestire e superare

Matteo Simone 

Nella vita ci sono prove davvero durissime da affrontare, gestire e superare; non si è mai pronti per questo, le fasi da attraversare sono durissime ed è importante accettare e rispettare i propri tempi e le proprie modalità per riprendere in mano le redini della propria vita e ritornare alla quotidianità.

Il trauma lascia sempre sconforto, ferite aperte, destabilizza. Non si è mai pronti a cambiamenti di vita disastrosi, drastici. 
Quanto meno te lo aspetti succede l’imprevisto, l’inaspettato e non si è pronti per subire, per stare con il dolore, la sofferenza, la rabbia, la frustrazione, la vergogna, l’incredulità.

Alberto Merex Mereghetti: Ho scoperto come si muove ogni mio singolo muscolo

Vi aspetto per correre insieme nella nostra città!
Matteo SIMONE 

Domenica 2 Settembre 2019 Alberto ha effettuato 5 giri della circonvallazione esterna di Milano di corsa, per sensibilizzare i cittadini sul tema inquinamento. 

Non si è trattato di una gara, chiunque poteva unirsi alla sua corsa anche solo per qualche km. In totale ha percorso 100 km, correndo esclusivamente sui marciapiedi. E' partito da Piazzale Lodi alle 7.00, ha corso in senso orario. 
L'arrivo previsto era per le ore 19.00. Di seguito il suo invito: “Come base e punto di ristoro avrò a disposizione la gelateria Gelato for run in Viale Cassiodoro 20, dove farò una breve sosta ad ogni passaggio. La prima è prevista intorno alle 9.30. Può essere un ottimo punto per incontrarci e gustare un nuovo prodotto studiato ad hoc per noi sportivi! Vi aspetto per correre insieme nella nostra città!”

domenica 26 agosto 2018

Sviluppare la resilienza insieme anche attraverso lo sport

Riprendere dallo sport per riappropriarsi del proprio quartiere
Matteo Simone

Nella vita ci sono prove davvero durissime da affrontare, gestire e superare; non si è mai pronti per questo, le fasi da attraversare sono durissime ed è importante accettare e rispettare i propri tempi e le proprie modalità per riprendere in mano le redini della propria vita e ritornare alla quotidianità.


Interessanti le parole del Cardinale e Arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco durante i funerali solenni: “Qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire. L’iniziale incredulità e poi la dimensione crescente della catastrofe, lo smarrimento generale, il tumulto dei sentimenti, i “perché” incalzanti, ci hanno fatto toccare ancora una volta e in maniera brutale l’inesorabile fragilità della condizione umana. Ma proprio dentro a questa esperienza, che tutti in qualche modo ha toccato, si intravvede un filo di luce. Quanto più ci scopriamo deboli ed esposti, tanto più sentiamo che i legami umani ci sono necessari: sono il tessuto non solo della famiglia e dell’amicizia, ma anche di una società che si dichiara civile.”

Si rimane sorpresi e impotenti davanti all’inimmaginabile

I primi momenti sono i peggiori: panico, confusione, congelamento

I primi momenti sono i peggiori: il panico, la confusione, il congelamento, tutte sensazioni ed emozioni terribili che nessuno vorrebbe sentire e sperimentare che spiazzano. Si rimane sorpresi e impotenti davanti all’inimmaginabile che crea danni, lutti, dolore, perdite enormi.

Dopo i primi momenti comunque bisogna avere la prontezza, l’istinto, il coraggio di mettere in salvo se stessi e i propri cari, un po’ alla volta bisogna comprendere quello che è successo, quello che ci sta accadendo, quello che non siamo pronti ad affrontare, gestire, superare e organizzarsi.

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