lunedì 1 giugno 2020

Simonetta, running: Ho scoperto di essere forte, di non mollare mai

La corsa mi ha insegnato a credere in me stessa
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it

Lo sport aiuta a conoscere se stesi, a incrementare fiducia nel riuscire in qualcosa, a definire obiettivi da raggiungere seguendo piani e programmi di allenamento con costanza e impegno. 

Di seguito Simonetta racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si certo. Quando a 58 anni sono riuscita a correre la mezza di Valencia sotto i 5 a km”.
Qual è stato il tuo percorso nello sport?Prima di dedicarmi quasi completamente alla corsa, cui sono arrivata tardi (a 49 anni) ho fatto sempre palestra e giocato a tennis (ci gioco tutt’ora)”.

Lo sport è un aspetto della vita che da tanto in termini di benefici sul corpo e sulla mente, aiuta a crederci, ad avere un sano stile di vita, a confrontarsi con difficoltà e con avversari.
Chi e cosa contribuiscono al benessere e performance nello sport?Sicuramente l’essere circondata dai compagni di squadra, supportata dalla famiglia e amici. È l’atto sportivo proprio che da benessere. Per la performance in sé, una buona alimentazione, e un buon allenamento adatto alle proprie caratteristiche fisiche e un pizzico di follia”.

Volendo si possono fare grandi cose attraverso lo sport, si può partecipare a gare sfidanti anche in giro per il mondo dimostrando a sé stessi e agli altri di essere capaci di andare più veloci e più a lungo di quanto si possa pensare, cercando sempre di stabilire personal best.
Cosa da e cosa toglie lo sport?Lo sport da molto in termini di autostima e di benessere fisico, di socializzazione. Toglie forse un po’ a livello familiare e diciamo il poter bisbocciare come e quando si vuole”.

Lo sport si può considerare un grande orto per dedicarsi nel corso della giornata che dà frutti preziosi in allenamenti e gare facendo parte di squadre di atleti che decidono di fare trasferte condividendo viaggi, fatica, gioie e soddisfazioni.
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?I miei figli e il mio ex marito ne sono orgogliosi e questo mi fa un piacere immenso. I miei amici sono quasi tutti runners e mi spronano molto e molte volte mi fanno sentire al centro dell’attenzione. Le mie amiche mi ammirano perché vorrebbero avere la mia forza di volontà”.

Si fa parte del mondo dei runner, un mondo che accoglie e sostiene, che sprona a far meglio e di più con attenzione e curando diversi aspetti che contribuiscono sia al benessere dell’individuo che alla miglior performance sportiva.
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Poiché sono una che deve fare la pipì fino alla fine, una volta uscii dal bagno e non c’era più nessuno: erano partiti!”.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?Ho scoperto di essere forte, di non mollare mai”.

È importante conoscersi, sapere cosa si può fare e come, mettere in conto difficoltà e inconvenienti ma andando sempre avanti a conquistare proprie mete e cercando di trasformare più sogni in realtà credendoci sempre e impegnandosi, ripartendo sempre ad ogni stop.
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano nel praticare il tuo sport?Sicuramente la mia positività. La mia capacità di scherzare e di emozionarmi”.
Che significato ha per te praticare il tuo sport?Significa mettermi in gioco e guardare ad ogni nuova gara come un trofeo da conquistare. L’importante è impegnarsi e poter dire beh ho dato tutto. A prescindere dal risultato. Mi dispiaccio se so di non aver dato il meglio”.

È bello ritornare a parlare con coraggio di positività, di coraggio, di forza, di entusiasmo e questo grazie allo sport che permette di continuare a sognare, a essere felici, a faticare senza preoccuparsi, a fare gruppo con altri atleti.
Quali sensazioni sperimenti nello sport?Diverse: libertà, gioia nel gesto atletico, fatica anche, incredulità quando mi scopro capace di superare certi tempi e una sorta di sfinimento appagante ogni volta che taglio il traguardo”.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione nel tuo sport?Le difficoltà sono riuscire ogni giorno a trovare tempo per allenarsi dopo il lavoro, la casa ecc. I rischi sono gli infortuni o quando la testa non gira e non sei in sintonia con il tuo corpo. Devo prestare attenzione a non andare oltre perché non solo non aiuta ma ti porta all’infortunio o a voler comunque correre pur sentendo magari un dolore”.

La pratica di uno sport richiede attenzione e cura di sé per non infortunarsi, per non esagerare. Si impara ad ascoltarsi, a conoscersi bene, a tutelarsi, a coccolarsi per continuare a faticare ottenendo ciò che si vuole in termini di benessere e risultati prestigiosi.

Quali condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano nella pratica del tuo sport?Sicuramente soffro il caldo. E soffro di pressione bassa. Queste due cose sono deleterie per il mio fisico”.
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare?Non riesco a concepire la mia vita senza attività fisica. Mi fa stare bene mentalmente e fisicamente. Una sola volta, ed è recente, un infortunio che non si risolveva mi ha davvero buttata giù e stavo per rinunciare. Poi con la pandemia mi sono fermata per due mesi facendo solo potenziamento e mi è passata. Ho ripreso a correre bene”.

Tutto passa, tutto cambia, è quello che si riesce a sperimentare se si è pazienti e fiduciosi non preoccupandosi esageratamente quando c’è una difficoltà u un imprevisto ma focalizzandosi giorno per giorno su quello che è possibile fare accontentandosi e rimodulando piani e programmi per i prossimi obiettivi un po’ più lontani nel tempo.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? Un messaggio per le donne?Essendo insegnante mi viene naturale incoraggiare i ragazzi allo sport. Quando mi reco con loro all’estero per gli stage linguistici alcuni di loro li porto con me a correre e ne sono entusiasti. E cerco sempre di spiegare che lo sport è crescita mentale e apertura al mondo. Nonché rispetto dell’altro.  Per le donne un magnifico mezzo per mantenersi in forma, per scaricare lo stress, per la salute delle ossa e per farsi tante risate”.

E’ importante trasmettere buone prassi sportive soprattutto con l’esempio e a maggior ragione da parte di un genitore, insegnante, educatore che possa coinvolgere e invogliare sempre più persone a fare sport, piccoli e grandi, uomini e donne apprezzando il valore della fatica e le esperienze ricche di sensazioni ed emozioni intense e preziose.
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi?Reputo lo sport psicologo!  Tuttavia, se si pratica a livello professionale potrebbe essere utile se uno sente troppo la gara a tal punto da stare male e di conseguenza non riuscire a dare il meglio di sé”.

Bella l’affermazione di Simona: “Reputo lo sport psicologo!” In effetti lo sport ha già un valore terapeutico, produce benessere, svago, distrazione da stress e tensioni. Crea una rete sociale di riferimento, permette di sentirsi attivi, positivi e propositivi.
Prossimi obiettivi? I prossimi obiettivi sarebbero stati la maratona di Roma che ho già corso nel 2018.  Se sarà possibile correrla il prossimo anno lo faremo. E anche una qualche mezza in Europa. Un’esperienza che ho già fatto 3 volte e che vorrei ripetere assolutamente”.

Si è sempre in tempo per ricorrere propri sogni e continuare ad allenarsi per cercare di fare del proprio meglio in competizioni nazionali e internazionali.
Sei consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti?Mi sono resa conto di avere capacità quando ho chiuso la maratona di Roma che per scommessa con la New balance preparai in 62 giorni. Vorrei poter dire non ho limiti ma la mia età comincia ad essere un limite”.

Mai dire mai, volendo si può fare tutto, credendoci e impegnandosi, questo dimostra Simona con la sua testimonianza che non si tira mai indietro e accetta qualsiasi sfida che la motiva.
Quanto ti senti sicura, quanto credi in te stessa?Se ho una preparazione adeguata, non solo nella corsa ma anche nella vita. La corsa mi ha insegnato a credere in me stessa, prima ero poco sicura”.

Lo sport fa ritrovare sé stesso, aiuta a crederci sempre di più, a trovare risorse nascoste inesplorate che permettono di continuare a mettersi in gioco uscendo sempre dalla zona di confort.
Qual è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare? Durante la maratona di Roma al 23’ km sono stata presa da forti dolori addominali sfociati in dissenteria. Mi sono fermata, ho cercato un bagno, sono rimasta lì dentro per 10/15 minuti, quando sono uscita mi tremavano le gambe, non avevo forze ma non volevo mollare. Mi sono attaccata ai palloncini delle 4h15 che passavano in quel momento. Uno di loro mi spronava molto, mi sono detta che la medaglia a qualunque costo la dovevo prendere, l’ho fatto”.

Interessante testimonianza utile per tanti che sono tentati ad arrendersi subito, ma bisogna valutare se è possibile fermarsi un po’ o rallentare per provare a continuare la propria strada verso il traguardo, verso il raggiungimento di un obiettivo programmato da tanto tempo.
Quali sono le sensazioni relative a precedenti esperienze di successo?La mia gara di esordio fu la Roma/ostia. Provai una sensazione di incredulità perché non avrei mai pensato di esserne capace. Avevo una sensazione di beatitudine”.

A volte lo sport rende felici e beati, soprattutto dopo periodi di allenamenti sofferti o gare impegnative che mettono a dura prova.
Hai un modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? Non ho un preciso modello di riferimento però ci sono alcune atlete che ammiro tantissimo: Ester D’Alessio, Maria Casciotti e, naturalmente la mia amica Catia Addonisio”.

Bello avere persone di riferimento che hanno dimostrato di eccellere nello sport o nella vita, aiuta ad andare avanti nonostante difficoltà prendendo spunti utili da utilizzare in allenamenti e gare.
C’è una parola o una frase che ti aiuta a crederci ed impegnarti?Si. La usai come motto per la maratona di Roma: se puoi sognarlo puoi farlo”.

Concordo, ottimo inizio immaginare quello che si vuol fare e poi basta impegnarsi e seguire un percorso irto di allenamenti che portano a raggiungere ciò che si è visto già nella prima mente attuarsi.
Come superi eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà?Di natura sono ottimista. Le cose accadono e non possiamo farci nulla. Occorre solo aspettare e non mollare. Nella vita come nello sport”.

Certe cose accadono, certe le facciamo accadere, certe le provochiamo noi, importante è accettare ogni cosa e riorganizzarsi sempre per cambiare o ripartire con consapevolezza e responsabilità.

Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

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