Sarò pronto per un
ulteriore salto di qualità anche nella distanza di maratona
Matteo SIMONE
Lo sport è un grande aiuto per tutti in ogni momento, è una grande opportunità di conoscenza di sé stessi e di altri, è un’opportunità per mettersi in gioco, una palestra di vita, a volte diventa un lavoro più o meno redditizio per un periodo di tempo, insomma anche uno stile di vita.
Tanti corrono per fuggire, per sfidare
altri, per arrivare prima, per partecipare e tra tante gare di corsa la
maratona è una grande sfida, un grande viaggio da affrontare con adeguata
preparazione per superare ogni difficoltà ed eventuali muri lungo il percorso
prima di arrivare al traguardo.
Da qualche anno sto seguendo e gesta di un
atleta romano molto forte, umile e resiliente si tratta di Luca Parisi che ha
una forte passione per il suo sport e una grande carica ed entusiasmo che gli
permettono di fare delle cose ritenute incredibili e straordinarie migliorando
di giorno in giorno, di mese in mese e di anno in anno fino ad arrivare tra i
primi in Italia sulle distanze dai 10.000 metri alla maratona, vincendo gare e
salendo su podi prestigiosi.
È molto seguito non solo dal suo allenatore, dai suoi fan, ma anche da tanti atleti che allena e altri che seguono i suoi consigli, le sue imprese ogni giorno, ogni periodo sempre con alta motivazione in gare anche di livello internazionale abbassando sempre i suoi primati in gare dai 3.000 metri alla maratona.
Per lui non ci sono tabù e ogni ostacolo è superabile a aggirabile trovando sempre soluzioni di allenamento e prestazioni eccellenti.
Di seguito il suo pensiero a seguito del suo record personale sui 10.000 metri.
Di seguito il suo pensiero a seguito del suo record personale sui 10.000 metri.
Ciao Luca, complimenti per il tuo record
personale, come hai gestito il periodo del covid?
“Ciao Matteo, innanzitutto ti ringrazio pubblicamente perché tramite le tue
interviste ci dai la possibilità di raccontare la nostra esperienza di vita, i
traguardi ma soprattutto le sconfitte che alla fine ci rendono più forti di
prima.
Il periodo Covid non è stato per nulla semplice da gestire, inizialmente
si poteva correre liberamente, successivamente le limitazioni alla pratica sportiva
hanno reso quasi impossibile riuscire a allenarsi, salvo in un primo momento
fatta eccezione per gli atleti in interesse nazionale, per circa un mese sono
riuscito a allenarmi al campo di Roma Paolo Rosi e facendo qualche allenamento
nei pressi della mia abitazione.
In seguito quando anche gli accessi agli
impianti mi sono stati negati per via delle nuove disposizioni del ministero,
ho limitato i miei allenamenti a qualche esercitazione di potenziamento svolta
all’interno della mia abitazione ho anche fatto il mio record di piegamenti
sulle braccia… e con qualche uscita di corsa sempre nei pressi della mia
abitazione”.
Tempo fa, sempre a seguito di mie domande,
Luca dichiarò che un grande risultato poteva venire dalla maratona e così è
stato, gara dopo gara è stato in grado di abbattere i suoi personali in
maratona ad ogni gara da Ravenna fino a Valencia stabilendo un primato di 2h18’
e con la consapevolezza di poter fare ancora meglio a Londra dichiarando ad un
workshop su “Sport e motivazione” alla presenza del sottoscritto,
dell’organizzatrice Alessandra Penna e dell’atleta giornalista Aldo Zaino
classe ’35, di poter correre in 2h14’, raccontando le sue vicende passate e le
sue modalità di allenamento.
Sembra che ne sei uscito fuori nel migliore dei modi, quali sono le chiavi di questo successo? “Riuscire a superare quel periodo molto negativo mi ha dato la forza per nuovi traguardi futuri e non appena ci è stata concessa la possibilità di allenarci nuovamente, quello stesso giorno avrò corso per 20km!
Sembra che ne sei uscito fuori nel migliore dei modi, quali sono le chiavi di questo successo? “Riuscire a superare quel periodo molto negativo mi ha dato la forza per nuovi traguardi futuri e non appena ci è stata concessa la possibilità di allenarci nuovamente, quello stesso giorno avrò corso per 20km!
Nel giro di
circa quindici/venti giorni mi sono rimesso in moto e con rinnovate energie e
pazienza ci siamo posti piccoli traguardi intermedi come correre distanze brevi
come i 1000/2000m a buon ritmo, successivamente alcuni test come quello sui 3000m
dove ho anche realizzato il mio record personale con 8’38’’, qualche giorno
dopo ho partecipato al 10000 d’Italia (gara virtuale) dove ho migliorato di
qualche secondo il mio precedente record arrivando a 29’55’’, a una ventina di
secondi da Eyob Faniel e Stefano La Rosa due atleti di grande importanza del
panorama Italiano e internazionale che hanno preso parte all’evento”.
Luca, come tanti altri, ha trovato nel suo
percorso il Covid che lo ha ostacolato nel suo percorso di performance e così
non ha potuto portare a termine i suoi intenti, ma è stato capace, assieme al
suo tecnico, di congelare i suoi sogni e obiettivi impegnandosi comunque nel
mantenere la sua performance acquisita finora cercando anche di migliorarsi un
po’ in attesa della riapertura delle gare per confrontarsi con altri e
continuare nel suo sogno di indossare una maglia azzurra.
Il 2 giugno 2020 Luca si è classificato al
3° posto in una gara virtuale che ha visto al primo posto Stefano La Rosa, Carabinieri
Bologna, che ha un crono in maratona di 2h11:08 nel febbraio 2018 a Siviglia.
Mentre al 2° posto della gara virtuale si è classificato
Eyob Faniel, Fiamme Oro Padova, primatista italiano di maratona il 23 febbraio
a Siviglia con 2h07:19 migliorando il record del campione olimpico Stefano
Baldini (2h07:22) e con un crono sulla mezza maratona di 1h00:44 nel 2020,
terzo italiano di sempre.
Tra te e il tuo allenatore, chi è più
motivato ed entusiasta? “Sia io che il mio tecnico,
Massimo Fucili, siamo molto soddisfatti di quest’ultimo risultato soprattutto
alla luce del fatto che sia stato svolto con praticamente poco più di un mese
di allenamento serio.
Con Massimo, va alla grande direi! Siamo d’accordo sempre
su tutto e questa nostra intesa penso proprio che ci porterà molto lontano!”.
Luca non è solo ma ha un grande tecnico
che cerca di farlo esprimere al meglio cercando di tirare fuori tutte le sue
risorse e insieme si focalizzano per obiettivi e mete imminenti per cercare di
migliorare sempre senza stress e senza pressione ma con duro lavoro che porta
frutti preziosi in termini di record personali, podi e vittorie non evitando la
fatica ma mettendo in conto che si può fare qualsiasi cosa fintanto che c’è
forte passione e motivazione e una grande carica sostenuta da qualità fisiche e
mentali elevatissime e sorprendenti.
Sei ancora pronto per un crono in maratona
di 2h14'? “Tra qualche mese, ritorno alla normalità
permettendo, sarò pronto per un ulteriore salto di qualità anche nella distanza
di maratona dove per il momento ho un personale di 2h18’ ma conto di portarlo a
3’/4’ di meno già alla prossima”.
In precedenti mie interviste, pubblicate
sul mio blog “Il sentiero alternativo”, Luca si espresse al riguardo con la
seguente dichiarazione: “Voglio
correre una maratona sotto le 2h20’!”.
Un mese dopo la sua dichiarazione fece il
suo record personale di 02h22’51″ classificandosi 3° ai Campionati Italiani di
Maratona a Ravenna e di seguito le sue parole a una mia intervista: “Questo
podio rappresenta il punto più alto della mia carriera agonistica in quanto non
ho mai vinto una medaglia in un campionato Italiano assoluto, ma rappresenta
anche la svolta verso nuovi orizzonti futuri dove voglio sicuramente migliorare
ancora e ambire a traguardi sempre più prestigiosi come scendere sotto il muro
delle 2h20’.”
E finalmente il suo risultato sotto le 2h20’
a Siviglia.
La FIDAL si interessa a te? Hai ricevuto
convocazione a raduni della nazionale? “Per il momento non
sono stato contattato da nessuno della Fidal che si occupi del settore
maratona, ma se loro mi chiamano per un raduno o per comunicarmi di avermi
inserito in qualche progetto magari in chiave Olimpica risponderò presente.
Sarebbe un onore per me far parte della nazionale ed è il sogno di ogni atleta
credo!”.
Luca sembra essere un atleta che può
destare interesse nell’ambito di gare internazionali per quello che riesce a fare
in termini di progressi enormi risultando un forte atleta soprattutto in
maratona.
Cosa diresti a Luca di 10 anni fa?
“Al Luca di 10 anni fa direi di dare retta ad Armando e di non fare alcuni
errori, come quello di essere approdato alla maratona quando non ero ancora pronto”.
Luca sembra aver appreso grandi
insegnamenti dall’esperienza e ha un grande rispetto per le persone che lo
hanno aiutato e soprattutto è sempre riconoscente nei confronti di Armando che
è venuto a mancare un paio di anni fa ma che resta sempre un suo punto di
riferimento.
Quanto conta il sostegno di Chicca e dei
tuoi fan e come contraccambi? “Un’altra persona che
è determinante nei miei successi è la super Chicca (Franca Falvo) che vive le
mie gare come se fossero le sue… ogni corsa la dedico a lei che in me ci crede
veramente tanto!
E io faccio il tifo per lei che combatte contro il diabete di
tipo 1 che è un avversario davvero forte, ma lo teniamo a bada a suon di record
sulle distanze sia brevi che lunghe che affrontiamo ogni volta ‘a razzetto!
Fondamentali sono anche tutte le persone che mi seguono sia su Fb ma anche per
Instagram che mi spronano a fare sempre meglio e che si entusiasmano guardando
i video o le foto dei miei allenamenti”.
Questa è una bella e interessante
dichiarazione, al mondo d’oggi è bello sentire un forte atleta occuparsi del
benessere di altri atleti che allena solamente per farli sperimentare benessere
e metterli in condizioni di provare a migliorarsi allenamento dopo allenamento,
gara dopo gara, diventando una grande squadra di persone che si motivano a
vicenda.
Luca continua ad allenare tanti altri atleti che continuano a ottenere
ottimi risultati come Carlo Poddighe.
A quale campione del passato o del
presente ti senti più vicino? “Un campione del passato
a cui penso spesso è il grande Steve Prefontaine, ribelle e senza paura di
nessuno!
Piuttosto che Emil Zatopek, lavoratore e atleta instancabile capace di
tre medaglie d’oro nella stessa Olimpiade che ha fatto suo un metodo di
allenamento chiamato Fartlek un tipo di seduta che spesso eseguo nel mio piano
di allenamento. Un saluto a tutti il vostro Luca”.
È interessante un evento di Steve che alle
Olimpiadi di Monaco di Baviera 1972 arrivò 4° nei 5000 m ma in quella gara
iniziò a spingere e condurre il gruppo dall'inizio alla fine, dove venne superato
nell'ultimo tratto di pista perdendo oro, argento e bronzo. Questa tattica considerata
folle e spregiudicata coinvolse però l'intero stadio, che seguì con il fiato
sospeso l’impresa di Steve.
Ai Giochi olimpici del
1952 di Helsinki vinse tre medaglie d'oro nell'atletica leggera.
Dopo aver
primeggiato nei 5000 m e nei 10000 m piani, conquistò la terza medaglia nella
maratona, gara in cui decise di competere all'ultimo minuto e che disputava per
la prima volta in carriera. In ognuna di queste gare stabilì anche il record
olimpico. Zátopek ansimava mentre correva e venne soprannominato la locomotiva
umana.
Ringrazio Luca per la sua voglia di
raccontare e per trasmettere tanta passione per quello che riesce a
fare, credendoci e dimostrando che il duro lavoro apre la strada per tanti
successi.
Un’intervista
a Luca è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre (Il piacere di
correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)” di Matteo
Simone.
Data
di Pubblicazione: novembre 2022.
Matteo SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta
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