giovedì 30 marzo 2017

6 Aprile 2017 Giornata mondiale per l’attività fisica

Ginetto Bovo
 

A  Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti, Ministro, Tibor Navracsics,  Commissario europeo, assessori regionali, provinciale e comunali  con incarico istituzionale operativo in materia di attività fisica per le opportune considerazioni di cui sotto. 

"Chi  non  ha tempo per la nutrizione e l’attività fisica, farebbe meglio a riservare il  suo tempo per  le future malattie”. (Albert Einstein)

Carlo Poddighe: Ho realizzato il sogno di correre maratone

Con la pratica sportiva è aumentata l'autostima
Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

Meglio avere un legame con la corsa che con una sigaretta, la corsa ti fa faticare ma ti rende felice. 

Di seguito Carlo racconta la sua esperienza di atleta cinquantenne che ha cominciato a correre da poco solo per riuscire a smettere di fumare.
Che significa per te praticare attività fisica?Fino al 2012 fumavo almeno un pacchetto di sigarette al giorno. Non ero uno sportivo. L'attività fisica, e la corsa in particolare mi ha aiutato tantissimo a smettere di fumare. Praticare attività fisica regolarmente per me significa imparare a conoscermi meglio, familiarizzare con i miei limiti ma anche visualizzare nuovi traguardi. Ha anche significato imparare a non aver paura del dolore.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, dopo la prima maratona, poi dopo che sono riuscito a correrne una ottenendo il risultato che mi ero prefissato.”

mercoledì 29 marzo 2017

Gianni Giansante, runner: Lo sport per me è una sana palestra di vita


La pratica dell’attività fisica fa sperimentare benessere fisico e organismico, cioè l’attività fisica permette di mettere in moto i diversi apparati circolatorio, cardiaco, respiratorio; benessere a livello ormonale, di smaltimento di tossine. 

Di seguito Gianni Giansante ci racconta la sua esperienza.

Marco Menegardi Campione Italiano 100km corsa su strada 2017 in 7h06’44”

Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta
 

Il 12 marzo 2017 il medico Fausto Parigi si aggiudica il titolo di Campione Italiano di 24 ore di corsa su strada, a distanza di due settimane, il 26 marzo è ancora un medico ad aggiudicarsi un titolo di ultramaratona, Marco Menegardi diventa Campione Italiano della specialità 100km.

Quello che accomuna i due medici è la forte passione e dedizione per la corsa, di seguito Marco ci racconta la sua esperienza di gara attraverso risposte ad alcune mie domande.

domenica 26 marzo 2017

Aspetti psicologici e motivazionali nella maratona

Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta

Argomenti: autoconsapevolezza, motivazione, obiettivi, autoefficacia, O.R.A., Maglia autoefficacia.

La Psicologia dello Sport (PdS) si è sviluppata nel mondo dello sport a partire dalla seconda metà degli anni ’60. 

Durante un congresso di Medicina dello Sport decisero di organizzare il primo congresso mondiale di Psicologia dello Sport a Roma nel 1965. In tale occasione venne fondata la prima Società Internazionale di Psicologia dello Sport, l’International Society of Sport Psychology (ISSP), Ferruccio Antonelli ne fu eletto presidente.
Due aspetti sui quali si lavora molto con un allenamento psicologico, e la formulazione degli obiettivi e la motivazione. Per quanto riguarda gli obiettivi, l’atleta dovrebbe essere in grado di formulare una pianificazione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine, obiettivi che siano difficili ma raggiungibili, sfidanti, si dovrebbero poter visualizzare, immaginare nel momento in cui si raggiungono.
L’obiettivo deve motivare, quindi avere degli effetti che possano generare benefici per la persona che lo persegue. Cosa c’è di così importante per me nel raggiungimento di questo obiettivo?
E’ importante un lavoro di definizione degli obiettivi sfidanti, chiari, raggiungibili dal quale partire per individuare le risorse, qualità, caratteristiche occorrenti da acquisire o potenziare per raggiungere tali obiettivi.
Arnold Lazarus: “Se immaginate ripetutamente e coscienziosamente di raggiungere un obiettivo, le vostre possibilità reali di successo aumenteranno notevolmente”.

Mental training: affrontare al meglio la maratona

Matteo Simone 
Psicologo, psicoterapeuta
   

Foto di Luca Bonanni (Foto4go)
L’importante in una corsa non è il risultato finale ma quello che senti mentre corri” (
Forrest Gump)


La maratona oltre ad essere una prestazione sportiva agonistica è un’esperienza. Percorrere una maratona non significa solamente cercare di vincere, cercare di fare la prestazione della vita, cercare di fare il record personale.
Percorrere una maratona significa anche fare un’esperienza e, cioè, organizzarsi per partire, per andare in un posto, mettersi d’accordo con gli amici di viaggio, con gli eventuali amici da incontrare nel luogo della maratona.

sabato 25 marzo 2017

Cosa spinge un gruppo di persone a incontrarsi per allenarsi


Cosa spinge un gruppo di persone a incontrarsi per allenarsi di sera al parco condividendo fatica, impegno ma anche sano divertimento? Questo è il vantaggio dello sport amatoriale, sperimentarsi insieme, ognuno con le proprie capacità, possibilità e competenze, rispettando i propri limiti.

A volte la fatica rende felici, è quello che sperimentano molti atleti di sport di endurance come gli ultramaratoneti e i triatleti ironman, l’ho sperimentato anch’io soprattutto nella gara più bella della mia vita l’Iron elbaman.
Interessante quello che scrive Murakami nel suo libro L’arte di correre: “Ciò che soprattutto mi ha reso felice, oggi, è il fatto che questa gara me la sono proprio goduta. Non ho ottenuto un tempo di cui andar fiero. Ho anche commesso diversi piccoli errori. Però ho corso fino a esaurimento delle forze, e ne risento ancora l’effetto. Inoltre, sotto molti punti di vista, credo di essere migliorato rispetto all’ultima gara. E questo è un punto essenziale. Perché la difficoltà del triathlon consiste nel saper combinare le tre prove, e l’esperienza ha molto da insegnare al riguardo. Permette di compensare lo squilibrio delle attitudini fisiche. In altre parole, imparare dall’esperienza è la cosa più piacevole, più divertente del triathlon.”

Questo è lo sport che avvicina mondi, culture e colori. Importante partire sempre dal momento presente e cavalcare l'onda del cambiamento per dirigersi verso mete nuove e sfidanti ma raggiungibili, continuando a trasformare piccoli sogni in realtà. Questo è lo sport che incrementa autoefficacia e sviluppa autoconsapevolezza e resilienza.

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