martedì 3 aprile 2018

Alessandro Cafiero, runner: Mettersi sempre alla prova con se stessi e gli altri


Se c’è talento e passione, prima o poi ti scopri o ti scoprono e non è mai troppo tardi per salire sul treno dello sport, fare esperienza, uscire dalla zona di troppo confort. Alessandro Cafiero, Tecnico di mezzofondo con un passato di atleta di mezzofondo/fondo/maratona racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.

Ti sei sentito campione nello sport?Certamente, quando riuscivo a concretizzare gli obiettivi di risultato integrandoli con ambiziose posizioni di classifica e superando atleti di fama.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta?A 16 anni giocavo a basket e, per essere più lucido nella parte finale della partita, che spesso mi vedeva nel ruolo di play, sono andato al campo di atletica della mia città (Mestre) per aumentare, attraverso la corsa, le capacità di resistenza. L’allenatore della COIN Mestre vedendomi correre mi ha chiesto da quanto correvo perché dimostravo un bello stile di corsa. Quando gli ho detto che giocavo a basket mi ha detto che avrei dovuto fare un serio pensierino nel fare il mezzofondo. Cosa che dopo qualche mese ho fatto.”

Maratona, sviluppare autoconsapevolezza e fiducia in se stessi

Matteo SIMONE 21163@tiscali.it 

La maratona oltre ad essere una prestazione sportiva agonistica è un’esperienza. 

E’ importante avere chiari gli obiettivi che devono essere difficili e sfidanti ma raggiungibili gradualmente e progressivamente. Inoltre bisogna avere una motivazione adeguata che ti permette di impegnarti con determinazione e convinzione per raggiungere l’obiettivo stabilito.
Eligio Lomuscio: Cambia qualcosa dopo questa maratona? “Il traguardo di questa maratona mi ha fatto capire che con un po’ di buona volontà tutto è raggiungibile, in una maratona per me non ci vuole solo la forza delle gambe, ma ci vuole anche e soprattutto una grande forza mentale.”

E’ importante porre tanta attenzione nelle cose che si fanno e sviluppare consapevolezza di sé e fiducia in se stessi. La motivazione deve essere solida. E’ necessario attingere alle risorse interne per perseguire le mete desiderate e cavalcare l’onda del cambiamento per seguire la direzione che porta a trasformare sogni in realtà e raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili.

Andrea Macchi e Stefano Rinaldi vincono l’Eco trail di Firenze



La Ecotrail Florence a causa del maltempo è stata ridotta dagli 80 km ai 42 km ed è stata vinta a pari merito da. Prima classificata delle donne è  Lisa Borzani.
Di seguito approfondiamo la conoscenza dei due vincitori attraverso risposte a un mio questionario.
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance nello sport?
Andrea: “Sicuramente Gianni Carletti seguendomi sia mentalmente che alimentarmente con la sua linea di prodotti biologici Kratos m’ha insegnato a prendermi cura di me stesso, perché parliamoci chiaro quello che faccio, tra km in allenamento e lavoro sulle piante è un pochino stressante per il fisico, anzi fa proprio male, quindi m’ha fatto capire che bisogna prendersi cura del proprio corpo per poi trovare un grande equilibrio in modo da non creare una parabola di distruzione e allo stesso modo Fulvio Massa che crea il mio allenamento lo gestisce su misura per me per i nostri obbiettivi gestendo con professionalità quelli che sono i carichi.”

Stefano Rinaldi, Eolo team: La corsa ha iniziato a prendermi sempre di più



Lo sport è un ottima opportunità che si può presentare nella vita di una persona, a volte si presenta da ragazzini grazie a familiari o scuole che ti propongono attività ludico sportive, altre volte lo sport lo incontri ad età un po’ più avanzata, altre volte diventa una necessità o un’indicazione per cambiare stile di vita, per dimagrire, per sperimentare benessere, per condividere, per fare parte di una squadra. Altre volte diventa un’opportunità lavorativa se diventi atleta professionista, altre volte ti fa sognare, comunque è una metafora della vita, una palestra di vita.
Stefano Rinaldi, Atleta Eolo team, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.

lunedì 2 aprile 2018

Riccardo Borgialli: Non nascondo un po’ di emozione per l’esordio in Azzurro

Foto di Martina Valmassoi
In occasione del prossimo Campionato Mondiale di Trail Running 2018 che si disputerà a Penyagolosa (Spagna) il 12 maggio 2018, 85 Km (D+ 4000 mt), la FIDAL ha comunicato i seguenti nominati degli atleti selezionati: Riccardo Borgialli (Asd Bognanco), Stefano Fantuz (Ssr La Colfranculana), Andrea Macchi (Atl. Gavirate), Christian Pizzatti (TRM Team), Simone Wegher (Tornado), Marco Zanchi (Gs Marinelli Comeduno), Chiara Bertino (Asd Podistica Torino), Alessandra Boifava (Ultrabericus Team ASD), Lisa Borzani (Bergamo Stars Atletica), Lidia Mongelli (Atl. Correrepollino).

Chiara Bertino: Gareggiare è sempre un onore e un regalo che ci viene fatto!

Matteo Simone 

In occasione del prossimo Campionato Mondiale di Trail Running 2018 che si disputerà a Penyagolosa (Spagna) il 12 maggio 2018, 85 Km (D+ 4000 mt), la FIDAL a comunicato i seguenti nominati delle atlete selezionate: 

Chiara Bertino (Asd Podistica Torino), Alessandra Boifava (Ultrabericus Team ASD), Lisa Borzani (Bergamo Stars Atletica), Lidia Mongelli (Atl. Correrepollino).

Di seguito Chiara racconta le sue impressioni di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport?No, anzi, quando mi guardo intorno mi sembra sempre di non essere all’altezza.”

Roberto Mastrotto, 2018: Ho sfiorato di poco il mio sogno/obiettivo della maglia azzurra

Matteo SIMONE

La prima vittoria in una gara di 100km può sembrare inaspettata perché fino a che non succede, uno non ci crede, ma il duro lavoro, la passione e l’impegno premia sempre.

Prima o poi tocca goderne dei risultati che si conseguono, lo sport come da così toglie, se a volte ti toglie tempo al lavoro o alla famiglia, altre volte ti fa sperimentare sensazioni uniche, ricche, intense.
Roberto Mastrotto, Ultra trail runner, racconta le sue esperienze di atleta rispondendo ad alcune mie domande.

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