sabato 23 giugno 2018

Ruolo chiave dello sport come strumento di aggregazione e integrazione

Matteo Simone 

Lo sport è una marcia in più nel corso della vita, da tanto a livello di benefici ed aspetti formativi; lo sport aiuta a risolvere situazioni, a essere sempre pronto ad affrontare la vita in tutte le sue sfaccettature. Interessante quello che scrive il CONI sul Bilancio di sostenibilità 2016: 

Lo sport è un veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale nonché uno strumento di benessere psicofisico e di prevenzione. Inoltre, svolge un ruolo sociale fondamentale in quanto strumento di educazione e formazione che permette lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per la crescita equilibrata di ciascun individuo. Nella consapevolezza di tale valore, il CONI si impegna affinché la pratica sportiva sia sempre più diffusa soprattutto tra i giovani, garantendo il diritto allo sport nelle aree territoriali più disagiate sviluppando e consolidando partnership con istituzioni pubbliche e organizzazioni private che garantiscono la sostenibilità economica delle iniziative di carattere sociale.

Cosa c'è dietro lo sport? Tanta fatica e impegno con passione e determinazione

Matteo SIMONE 

Cosa c'è dietro lo sport? Tanta fatica e impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare, tante prove in allenamento e gara, tante persone dietro gli atleti; chi rema a favore e chi contro, ma anche tante gioie e soddisfazione.

Tanti aspetti da curare quali forza fisica e mentale, resistenza, fiducia in sé, clima di squadra, coordinazione, si porta a casa sempre tanto insegnamenti, esperienze che fanno crescere e maturare, tante immagini, suoni, odori, abbracci.
Lo sport permette di sperimentare tanto, dalla fatica negli allenamenti e gare alle soddisfazioni per essere riuscito a raggiungere propri obiettivi. Si impara a conoscere la vita come ciclica, tensione e rilassamento, fatica e gioia, sconfitte e vittorie, seguendo proprie direzioni che portano a mete e a raggiungere obiettivi difficili e sfidanti ma raggiungibili, cercando di trasformare sogni in realtà.

Giovanni Ruocco vince l’Ultra Serra di Celano 2018

Matteo Simone 

Giovanni Ruocco ha vinto l’Ultra Serra di Celano che ha avuto luogo Domenica 10 Giugno 2018, trattasi di una gara di corsa in montagna in regime di semi-autosufficienza con percorso in ambiente alpino, di 83 km e un dislivello positivo di circa 5800 metri, organizzata dall’Associazione Sportiva G.S. Celano in collaborazione con la sottosezione del C.A.I. di Celano. 

La gara è inserita nel Campionato Italiano IUTA 2018 di “Sky Marathon”.

Domenico Martino: La distanza della maratona mi spaventava

Ho allenato il mio cervello ad andare oltre
Matteo SIMONE

Domenico Martino, un uomo del tavoliere delle Puglie, aveva sempre temuto la maratona considerata una cosa più grande di lui fino a che percorse la distanza della maratona in allenamento e da allora non si è più fermato nessun altra distanza ha temuto.

Ecco come si raccontava alcuni anni fa Domenico rispondendo ad alcune mie domande.
Ti puoi definire ultramaratoneta?Ho iniziato nel ‘96 piccole gare max 10 km, pian piano ho continuato arrivando alla mezza maratona 21.097 km, la distanza della maratona mi spaventava, solo a sentire quel 42.195 km tanto che fino al 2005 ho fatto centinaia di 10 km e mezze maratone. Un giorno solo mi ricordo benissimo che c'era la maratona di Roma tutti i miei amici andarono io per paura di non farcela rimasi al mio paese e uscii solo percorrendo 42 km, da allora mi convinsi che anch'io potevo farcela, dal 2005 ad oggi ho fatto 80 maratone e ultrmaratone di cui 32 volte la 6 ore una 12 ore due 24 ore 9 volte la 100 km, 8 volte consecutive la 100km. Quest'ultima 24 ore che mi ha portato a podio 8°assoluto e 3° di categoria portandomi un bronzo. Alla sua 1^ domanda rispondo si mi ritengo un ultramaratoneta.” 

Mary Roncacci: Il mio sogno è fare podio al campionato italiano di cross country

La gara della vita il campionato italiano di ciclocross nel 2015 a Pezze di Greco, arrivai seconda

Nella mente degli atleti ci sono sempre nuove mete, nuove direzioni, nuovi obiettivi sfidanti da raggiungere con impegno, passione e determinazione. Di seguito Mary racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentita campione nello sport?Ho provato soddisfazione per certi miei risultati. Nonostante la mia categoria non sia agonistica in senso stretto, ossia pro, le categorie master dei tempi moderni corrono su tracciati impegnativi sia dal punto di vista del dislivello sia della distanza e della tecnica. Parliamo di un livello di preparazione da adeguare al tipo di percorso come farebbe un professionista. Sono molto felice dei risultati raggiunti quest'anno. Quarto posto al Campionato italiano d'inverno di mtb e vittorie sparse tra Lazio, Campania e Abruzzo. Adesso preparo il Campionato Italiano FCI di mountain bike.”

martedì 19 giugno 2018

Inclusione sociale attraverso lo sport



Lo sport promuove il benessere fisico e sociale e va inteso non solo come performance volta al raggiungimento di prestazioni eccellenti, ma anche come incentivo all'aggregazione sociale, strumento di prevenzione e promozione della salute.
Sul libro bianco della COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE (Bruxelles, 11.7.2007) è riportato che: “Lo sport ha una forte attrattiva per i cittadini europei, la maggioranza dei quali pratica con regolarità un’attività sportiva. Esso è anche fonte di valori importanti come lo spirito di gruppo, la solidarietà, la tolleranza e la correttezza e contribuisce così allo sviluppo e alla realizzazione personali. Lo sport inoltre promuove il contributo attivo dei cittadini dell’UE alla società, aiutando in tal modo a rafforzare la cittadinanza attiva.”

Thomas Springhetti: Obiettivi arrivare a fare un ultra trail 100km

Matteo SIMONE

Il 16 giugno 2018 presso Corniglio (PR) si è svolta l’Ultra K Trail 62km 4200 Mt D+ che è stata vinta da Caimi Gianluca, Instinct Italia, precedendo due atleti a pari merito: Bonati Enrico, Team Mud & Snow ASD e Springhetti Thomas, Tornado.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Thomas attraverso risposte ad alcune mie domande con l’obiettivo di approfondire il mondo degli atleti riguardo la passione, motivazione, fiducia in se, resilienza, gestione stress.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Dai 6 ai 27 hockey su ghiaccio, 18-25 bici da corsa, verso i 27-28 anni ho fatto le prime gare di corsa su strada ed ho proseguito per qualche anno per poi passare alle gare di corsa montagna.” 

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