martedì 16 aprile 2019

Mena Ievoli Mi piace correre, mi dà una sensazione di libertà e mi diverto

Matteo SIMONE


A volte lo sport può sembrare faticoso ma chi lo pratica sa cosa sperimenta e che effetto ha sul fisico e sulla mente, tanti parlano di benessere psicofisico e relazionale, un bisogno di evadere, un senso di libertà, un’opportunità per mettersi in gioco e per sperimentarsi. 

Di seguito Mena racconta la sua esperienza attraverso risposte a un questionario di qualche anno fa.
Ti puoi definire ultramaratoneta? Se per aver portato a termine un Ultratrail di 66km allora sì.

Anni fa ci volevano anni e anni di allenamento per arrivare gradualmente a provare a fare una maratona che era una gara lunghissima e impegnativa che prevedeva la crisi del 30-45° km, ora si fa presto a provare una ultramaratona, gli atleti ne parlano così bene che tutti vogliono provare sentendosi sicuri ma comunque non bisogna sottovalutare il grande impegno e la grande fatica che può lasciare segni irreversibili.

"Lo sport delle donne" ospite della trasmissione AtletiCat "Nati per Correre"

Dott. Matteo Simone 

Presentazione del libro "Lo sport delle donne", edito da Prospettiva editrice. 

Giovedì 18 aprile 2019 ore 21.00 ospite della trasmissione AtletiCat "Nati per Correre" su ONE TV, canale 86 del digitale terrestre e Sky canale 828. 
Poi a Nettuno il 2 giugno in occasione del "Cross Trofeo città di Nettuno".
Il libro "Lo sport delle donne" è stato presentato venerdì 8 marzo 2019 a Roma, la moderatrice Alessandra Penna ha modulato gli interventi dei relatori coinvolgendo anche il pubblico in una serata all’insegna dello sport, della cultura, della partecipazione.

"Lo sport delle donne", il 2 giugno al "Cross Trofeo città di Nettuno"

Spiragli di Luce: Ogni progetto che realizziamo insieme a loro è un traguardo

"Lo sport delle donne", edito da Prospettiva editrice, sarà presente il 2 giugno al "Cross Trofeo città di Nettuno".
Ringrazio Elisa Tempestini e l’Associazione Spiragli di luce per la possibilità di presentare il mio ultimo libro “Lo Sport delle donne” e altri miei libri il 2 Giugno in occasione del “Cross città di Nettuno”. Elisa descrive la sua associazione e la sua gara rispondendo ad alcune mie domande.
Come nasce l'Associazione “Spiragli di luce” e il Cross Trofeo città di Nettuno?Spiragli di luce nasce perché a Nettuno e ad Anzio nessuno aveva pensato allo sport per ragazzi disabili come integrazione e per abbattere le barriere dello Sport, e Trofeo città di Nettuno, gara podistica di solidarietà, è l'unica risorsa economica per continuare a finanziare i nostri progetti.”

lunedì 15 aprile 2019

Rete del Dono 2019 – Ho corso 42,195km di corsa per Sport Senza Frontiere!

La mia 55^ maratona/ultra per Sport Senza Frontiere
Matteo SIMONE 
Psicologo Psicoterapeuta 

Ce l’ho fatta a portare a termine la mia 55^ maratona/ultra per Sport Senza Frontiere, per raccogliere fondi destinati al progetto Joy Summer Camp; il Camp Sportivo Estivo a vocazione sociale, che oltre ad ospitare i bambini e ragazzi vittime del terremoto del Centro Italia di quasi tre anni fa, ospiterà anche i bambini dei quartieri di Genova colpiti dal crollo del Ponte Morandi.

Correre per una buona causa fa passare tutti i dolori, gli acciacchi, le paure. Il 7 aprile ho corso per Sport Senza Frontiere la mia quindicesima maratona di Roma, la prima maratona in assoluto la corsi proprio a Roma il 24/03/96. Sempre in gioco con lo sport, sperimentando, incontrando gente, nuovi e vecchi amici. Sport Senza Frontiere crede nello sport come un efficace strumento di cambiamento sociale e pertanto si adopera per garantire il diritto allo sport, renderlo accessibile a chi più ne ha bisogno, portarlo lì dove non c’è e diffonderne principi e valori.

Francesca Innocenti vince la 1^ edizione della 24 ore “Bi-Ultra” di Biella 2019

Per adesso i programmi si fermano al prossimo ottobre con il Mondiale di Albi

Il 31 marzo si è svolta la prima edizione “Bi-Ultra 6-24” che prevedeva gare di corsa a circuito della durata di 6 ore e di 24 ore, i vincitori della 24 ore sono stati Matteo Grassi che ha totalizzato 221,280 km e Francesca Innocenti 204,630 km, arrivata anche seconda assoluta precedendo Mirela Hilaj e Kirsi Burzio.

Le donne sembrano essere sempre più determinate, competitive, resilienti. Di seguito Francesca racconta la sua gara rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Francesca come stai?Ciao Matteo, sono passati alcuni giorni dalla 24 Ore e posso dire di stare abbastanza bene. Le energie stanno ritornando e sono molto contenta di come sia andata la gara di Biella, una manifestazione organizzata davvero in modo eccellente.”

Una manifestazione organizzata a Biella, la città di tanti ultramaratoneti quali Stefano Velatta e Giuliano Pavan non poteva che essere ben organizzata come tante altre ultramaratone organizzate da ultramaratoneti che conoscono le esigenze degli atleti di endurance e anche dei loro accompagnatori e familiari.

domenica 14 aprile 2019

Matteo Colombo vince la 50 km della “IV Sea Trail Porto Corallo” a Villaputzu

Mi godo il vento caldo e la quiete del vincitore.. in attesa del prossimo obbiettivo

Si è svolta a Villaputzu la "IV Sea Trail Porto Corallo”, organizzata dall'associazione Sarrabus Runners, che prevedeva tre distanze: 50 km con 1900+, 26 km 900+ e 14,5 km 300+. Matteo Colombo del team Serim, sbagliando strada e facendo circa 10 km in più, vince la 50km in 4h59’51” arrivando assieme a Santino Satta, in 3^ posizione si classifica Teodoro Mura in 5h4’29”. Di seguito Matteo racconta la sua ultima vittoria: Carissimo com’è tornare a vincere?Ciao Doct! Tornare a vincere correndo forte e veloce come ho sempre fatto è totalmente diverso dal ‘vincere correndo’. Finalmente è tornato in me quel vento caldo leggiadro che mi appartiene. Non mi sbilancio troppo.. sono maniacale nella scaramanzia! Mi godo il vento caldo e la quiete del vincitore.. in attesa del prossimo obbiettivo.

sabato 13 aprile 2019

Allenare prima la testa poi il cuore e infine le gambe per non mollare

Cuore, testa e corpo per partecipare a maratone e ultra

Cosa spinge a partecipare a maratone e ultra, sudare, faticare? Certo non solo la performance ma la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionare; anche la voglia di fidarsi e affidarsi a qualcuno che ti fa compagnia, che ti porge una bevanda, che ti aspetta.

Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare a stare nel gruppo che contiene e sostiene, per non mollare, per occuparsi di se stessi e degli altri, per raccontarsi, per far parte di un gruppo, una squadra con progetti di gare, per ricordare momenti passati insieme, per condividere momenti, pregara fatti di viaggi e incontri, per superarsi, questo è lo sport che vogliamo che incrementa consapevolezza, autoefficacia, resilienza e spirito di squadra e appartenenza. Chiamateli pure masochisti o incoscienti, ma in realtà quello che emerge dalle varie storie e testimonianze è che si tratta di un mondo fantastico e sorprendente, affascinante.

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