venerdì 1 maggio 2020

Harouna Moustafa Mboyo: Sono diventato uno dei migliori marciatori del mio paese

Suis devenue l’un des meilleurs marcheurs de mon pays

Campioni si nasce o si diventa? Tutti e due, bisogna nascere campioni ma non basta, a volte si ha un talento nascosto e mai esplorato, bisogna scoprire prima di tutto di essere campioni e poi impegnarsi per puntare ad andare sempre più in alto con il duro lavoro e circondandosi di persone che incoraggiano, aiutano, suggeriscono, si prendono cura, ci credono, fanno il tifo. Di seguito Harouna racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.


Cosa spinge le persone a fare sport?


Descrizione dell’opera “Cosa spinge persone a fare sport?” Aracne editrice.

Ho approfondito gli aspetti che riguardano la motivazione a fare sport per il benessere e per raggiungere obiettivi nello sport e nella vita e riporto nel testo alcune interviste ad atleti di diverse discipline sportive individuali o di squadra.
Non solo la performance ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare a non mollare, per condividere momenti di pre-gara fatti di viaggi e incontri, per superarsi.

giovedì 30 aprile 2020

Pierluigi Lops: L'esordio da titolare nella categoria giovanissimi regionali fu contro la Lazio

A 13 anni diventammo campioni regionali categoria giovanissimi nella squadra Savio Calcio
Matteo Simone

Lo sport davvero avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull'obiettivo da portare avanti, seguendo mete e direzioni, sempre pronti a rimodulare tutto cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano a volte sorprendenti. 

Questo è il vantaggio dello sport, di seguito Pierluigi racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentito campione nello sport?Campione quando all'età di 13 anni diventammo campioni regionali nella categoria giovanissimi nella squadra Savio Calcio.” 
Qual è la gara della tua vita?La gara della vita probabilmente la 100 km del passatore.”

Lo sport permette di scoprire capacità, possibilità e limiti; permette di fare cose grandi individualmente, in coppia e in gruppo; permette di aderire a un esercito di atleti che vanno in giro per parchi, strade, monti per allenarsi e gareggiare, per fare del proprio meglio, per mettersi in gioco, per confrontarsi.

mercoledì 29 aprile 2020

Leggendo “Triathlon e Ironman. La psicologia del triathleta”, di Matteo Simone

Vincenzo Calò

L’aspetto fisico di un essere umano va immaginato come un terreno ornamentale, provando il desiderio di coltivarlo; avvezzi magari alla psiche degli appassionati di triathlon, ossia di quelli che difatti, se il lettore riflette, non si accontentano di dedicarsi solo ed esclusivamente a un’attività agonistica, audaci come dei felini e dediti a conoscere tutto e di più sbrigativamente, da perfetti roditori!

martedì 28 aprile 2020

Mariangela Staffieri, atletica: Ci ho creduto e ci credo ogni giorno

In ogni gara e in ogni allenamento sfioro il mio limite per poterlo superare
Matteo Simone 

La regola numero 1 nello sport e nella vita è crederci e poi ci si può impegnare, si può essere fiduciosi, pazienti, si può fare tutto e si può risolvere tutto credendoci e mettendosi all’opera seguendo piani e programmi per arrivare dove si vuole o per uscire da ogni situazione scomoda. 

Di seguito Mariangela racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Io sono diventata atleta per caso, dopo essermi lasciata con il mio ex, ho iniziato a correre e ho conosciuto parecchi runners che mi hanno aiutata”.

A volte la corsa diventa il nuovo amico, una passione che occupa tempo e tiene a bada i pensieri, una passione che fa superare momenti e periodi che possono considerati tristi e poi capita sempre di incontrare amici di fatica che ti rendono le cose un po’ più semplici.

lunedì 27 aprile 2020

Federica Gallo: Posso portare pazienza e lavorare a piccoli passi per ottenere dei risultati

Sono dipendente da attività sportiva, principalmente corsa
Matteo SIMONE 

Lo sport a volte diventa un’opportunità di fare movimento, di alzarsi da sedie e divani, per abbandonare scrivanie e salotti e mettersi in moto apprezzando fatica e percorsi. 

Di seguito l’esperienza di Federica attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? È iniziato con attività sportiva blanda, all’età di 20 anni, per cercare di fare un po’ di moto come contrappeso alle tante ore trascorse alla sedia per studio o lavoro d’ufficio. Nel corso degli anni ho sperimentato varie attività e, passando dalle arti marziali, all’acqua gym, al nuoto e corsetta al parco, al calisthenics, sono poi diventata una dipendente da attività sportiva, principalmente corsa”.

Antonio Zoppo: Mi piacerebbe correre una maratona a 4m/km, sub 2h 49 m

Gli amici sono entusiasti dei miei risultati e continuano a spronarmi
Psicologo, Psicoterapeuta

Nella vita si attraversano fasi e cicli, c’è sempre un’opportunità per misurarsi, per mettersi in gioco, per apprendere e lo sport è un ottimo veicolo di conoscenza, di apprendimento, di sfida. C’è un’età per gioca, per fare l’atleta, per fare l’allenatore e il dirigente, importante è trovare sempre motivazioni valide e forte passione che spinge a impegnarsi con entusiasmo per raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili. Di seguito l’esperienza di Antonio attraverso riposte ade alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?No, campione mai! Sono sempre stato orgoglioso dei miei successi, prima con il calcio e poi con il podismo, ma sempre sapendo che c’è gente molto più brava di me!”.

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