Suis devenue l’un des
meilleurs marcheurs de mon pays
A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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venerdì 1 maggio 2020
Cosa spinge le persone a fare sport?
Descrizione dell’opera “Cosa spinge persone a fare sport?” Aracne editrice.
Ho approfondito gli aspetti che riguardano la
motivazione a fare sport per il benessere e per raggiungere obiettivi nello
sport e nella vita e riporto nel testo alcune interviste ad atleti di diverse
discipline sportive individuali o di squadra.
Non solo la performance ma anche la voglia di
mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere
il benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale
dettata da cuore, testa e corpo per provare a non mollare, per condividere
momenti di pre-gara fatti di viaggi e
incontri, per superarsi.
giovedì 30 aprile 2020
Pierluigi Lops: L'esordio da titolare nella categoria giovanissimi regionali fu contro la Lazio
A
13 anni diventammo campioni regionali categoria giovanissimi nella squadra Savio
Calcio
Matteo
Simone
Lo sport davvero avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull'obiettivo da portare avanti, seguendo mete e direzioni, sempre pronti a rimodulare tutto cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano a volte sorprendenti.
Questo
è il vantaggio dello sport, di seguito Pierluigi racconta la sua esperienza rispondendo
ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentito
campione nello sport? “Campione quando all'età di
13 anni diventammo campioni regionali nella categoria giovanissimi nella
squadra Savio Calcio.”
Qual è la
gara della tua vita? “La gara della vita
probabilmente la 100 km del passatore.”
Lo
sport permette di scoprire capacità, possibilità e limiti; permette di fare
cose grandi individualmente, in coppia e in gruppo; permette di aderire a un
esercito di atleti che vanno in giro per parchi, strade, monti per allenarsi e
gareggiare, per fare del proprio meglio, per mettersi in gioco, per
confrontarsi.
mercoledì 29 aprile 2020
Leggendo “Triathlon e Ironman. La psicologia del triathleta”, di Matteo Simone
Vincenzo Calò
L’aspetto fisico di un essere umano va immaginato come un terreno ornamentale, provando il desiderio di coltivarlo; avvezzi magari alla psiche degli appassionati di triathlon, ossia di quelli che difatti, se il lettore riflette, non si accontentano di dedicarsi solo ed esclusivamente a un’attività agonistica, audaci come dei felini e dediti a conoscere tutto e di più sbrigativamente, da perfetti roditori!
martedì 28 aprile 2020
Mariangela Staffieri, atletica: Ci ho creduto e ci credo ogni giorno
In ogni gara e in ogni
allenamento sfioro il mio limite per poterlo superare
Matteo Simone
La regola numero 1 nello sport e nella vita è crederci e poi ci si può impegnare, si può essere fiduciosi, pazienti, si può fare tutto e si può risolvere tutto credendoci e mettendosi all’opera seguendo piani e programmi per arrivare dove si vuole o per uscire da ogni situazione scomoda.
Di seguito Mariangela racconta la sua esperienza
rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare
atleta? “Io sono diventata atleta per caso, dopo essermi
lasciata con il mio ex, ho iniziato a correre e ho conosciuto parecchi runners
che mi hanno aiutata”.
A volte la corsa diventa il nuovo amico,
una passione che occupa tempo e tiene a bada i pensieri, una passione che fa
superare momenti e periodi che possono considerati tristi e poi capita sempre
di incontrare amici di fatica che ti rendono le cose un po’ più semplici.
lunedì 27 aprile 2020
Federica Gallo: Posso portare pazienza e lavorare a piccoli passi per ottenere dei risultati
Sono dipendente da attività sportiva,
principalmente corsa
Matteo SIMONE
Lo sport a volte diventa un’opportunità di fare movimento, di alzarsi da sedie e divani, per abbandonare scrivanie e salotti e mettersi in moto apprezzando fatica e percorsi.
Di seguito
l’esperienza di Federica attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di
tempo fa.
Qual
è stato il tuo percorso per diventare atleta? È iniziato con attività sportiva blanda,
all’età di 20 anni, per cercare di fare un po’ di moto come contrappeso alle
tante ore trascorse alla sedia per studio o lavoro d’ufficio. Nel corso degli
anni ho sperimentato varie attività e, passando dalle arti marziali, all’acqua
gym, al nuoto e corsetta al parco, al calisthenics, sono poi diventata una
dipendente da attività sportiva, principalmente corsa”.
Antonio Zoppo: Mi piacerebbe correre una maratona a 4m/km, sub 2h 49 m
Gli amici sono entusiasti
dei miei risultati e continuano a spronarmi
Psicologo, Psicoterapeuta
Nella vita si attraversano fasi e cicli, c’è sempre un’opportunità per misurarsi, per mettersi in gioco, per apprendere e lo sport è un ottimo veicolo di conoscenza, di apprendimento, di sfida. C’è un’età per gioca, per fare l’atleta, per fare l’allenatore e il dirigente, importante è trovare sempre motivazioni valide e forte passione che spinge a impegnarsi con entusiasmo per raggiungere obiettivi sfidanti ma non impossibili. Di seguito l’esperienza di Antonio attraverso riposte ade alcune mie domande: Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “No, campione mai! Sono sempre stato orgoglioso dei miei successi, prima con il calcio e poi con il podismo, ma sempre sapendo che c’è gente molto più brava di me!”.
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