Per approfondire il mondo degli ultramaratoneti e delle gare estreme ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte.
Questo ci permette di
conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad
avvicinarsi a questo tipo di discipline considerate estreme.
Tra gli atleti
contattai anche Federico Crotti, un atleta che ha iniziato con il piacere di
correre sperimentando sempre di più le sue possibilità, la sua forza di
volontà, la sua scoperta per il trail e l’ultratrail arrivando a modificare la
sua dieta e diventando vegano. Federico è alla continua ricerca dei suoi limiti
ed al contempo alla ricerca delle sue possibilità, delle sue risorse, per lui
più è dura la gara più è grande il trionfo.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta? "Per me
fare tanti chilometri a piedi è naturale e piacevole."
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta? "E’ stato graduale. Sono partito dalle distanze più brevi (10 –
15Km) per poi passare alla maratona. Poi mi sono appassionato alle gare di
montagna arrivando a percorrere Ultratrail oltre i 100 km."
La tua gara più estrema o più difficile? "Per ora la Dolomiti Sky Run per il numero di ore 32 impiegate."
Piano piano, gradualmente, con esperienza e mettendosi in gioco, Federico ha alzato sempre l'asticella facendo gare di ultratrail sempre più sfidanti e lunghissime.
Il 4-5 luglio 2014, ha corso la Dolomiti Sky Run 131.7km in 31h19'42". Il vincitore fu Christian Insam 19h39'04", precedendo Paolo Leonardi 20h47'44" e Federica Boifava 22h46'20".
Cosa ti motiva a essere ultramaratoneta? "Riuscire a
percorrere distanze che in passato non immaginavo di riuscire a fare. Riuscire
a superare i momenti di crisi che si verificano puntualmente in ogni gara."
Hai mai rischiato per infortuni o altri problemi di smettere di essere ultramaratoneta? "No. Ormai è da qualche anno che lo sono e non ho mai avuto alcun infortunio".
Cosa ti spinge ad essere ultramaratoneta? "Scoprire i miei limiti. Dove può arrivare la forza di volontà. Inoltre sto imparando a conoscere veramente il mio corpo, le mie risorse fisiche. Ho modificato la mia dieta, diventando vegano."
Quali meccanismi psicologici ti aiutano a partecipare a gare
estreme? "Più la gara è difficile e più per me è stimolante. Più ho sofferto
durante la gara e più è soddisfacente riuscire a tagliare il traguardo."
Una gara estrema che ritieni non poter riuscire a portare a termine? "Nessuna."
Una gara estrema che non faresti mai? "Per ora no."
Cosa ti spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici? "La
conoscenza del mio fisico. La voglia di rimanere sano e atletico."
Cosa
pensano familiari e amici della tua partecipazione a gare estreme? "Non
capiscono dove trovo le motivazioni. Ma comunque si interessano e mi aiutano a
praticare questa mia passione agevolandomi e non ostacolandomi. Mi consigliano
di fare attenzione e di non esagerare ritenendo la mia passione usurante per il
fisico e pericolosa."
Che significa per te partecipare a una gara
estrema? "La gara estrema è una gara che richiede una grande preparazione fisica
e mentale fuori dal normale. Una gara che richiede una capacità di adattamento
notevole a situazioni climatiche anche difficili."
Ti va di raccontare un aneddoto? "Non mi sono mai
trovato in situazioni particolarmente difficili e rischiose."
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare
ultramaratoneta? "Sono molto tenace e combattivo. E programmo e preparo le mie gare
in modo scrupoloso."
Se potessi tornare indietro cosa faresti o non
faresti? "Nulla di diverso. In passato mi sono appassionato ad altri sport: da
giovane fino ai 30 anni sono stato calciatore, poi ciclista, tennista e ora
runner."
Usi farmaci, integratori? Per quale motivo? "No. La
mia dieta è composta per il 70/80 % di frutta che considero medicina."
Ai fini dell'idoneità per attività agonistica, fai
indagini più accurate? "No. Faccio il normale esame sportivo."
Hai un sogno nel cassetto? "Si. Di riuscire
a finire l’UTMB 2015 in agosto. Poi sicuramente me ne nascerà uno nuovo."
Il 28-29 agosto 2015 ha corso l'Ultra Trail Tour du Mont Blanc (UTMB) (FRA) 170km in 33h29'02". Il vincitore fu il francese Xavier Thevenard 21h09'15", precedendo lo spagnolo Luis alberto Hernando Alzaga 21h57'17" e lo statunitense David Laney 21h59'42". Tra le donne vinse la francese Nathalie Mauclair 25h15'33", precedendo la spagnola Uxue Fraile Azpeitia 26h29'35" e la svizzera Denise Zimmermann 27h33'51".
Dal 9 al 15 aprile 2017 ha corso la Marathon des Sables Maroc (MAR) 250km/6tappe in 30h02'25".
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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