C’ero anch’io alla 105 km del Gargano, organizzata
dall’ASD Stracagnano, che ha avuto inizio sabato 28 settembre 2019 alle ore
06.50 con partenza da Cagnano Varano (FG) e per me è terminata alle 19.39
circa, considerato che il mio tempo impiegato è stato di 12 ore e 49 minuti
classificandomi 14° nella classifica generale, 12° nella classifica maschile e 3°
della categoria SM55.
Per me è stata la 58^ maratona/ultra, la
6^ 100km e ringrazio Pasquale Giuliani per avermi assegnato il pettorale n. 6 e
la 2^ 100km del Gargano. Sono contento della mia esperienza faticosa ma portata
a termine incontrando vecchi e nuovi amici e correndo l’ultima parte in progressione
essendomi risparmiato nella parte centrale soprattutto dopo il 50° km verso
Vieste dove c’era un po’ di stanchezza e un caldo insostenibile.
Dei 110 atleti partenti, solo 53 anno concluso la gara di cui 43 uomini e 10 donne. La gara è stata vinta da Fabrizio Severini SM55 in 10h41’33” che ha preceduto Filippo Castriotta SM50 10h42’21”, completa il podio Cosimo Minigrassi SM50 10h42’30”, resta giù dal podio ma 1° di categoria SM 55 Giuseppe Mangione 10h46’34”.
Per quanto riguarda le donne, la
vincitrice è stata Luisa Zecchino con il crono di 12h46’22” che ha preceduto
Rosa Cordini 12h49’47”, a seguire Alessandra Liberati 13h51’41”, resta giù da
podio Maria Moramarco 15h52’30”.
La 100km del Gargano ha messo a dura prova
tante persone, ma si sa che gli ultrarunner
vanno alla ricerca di dure prove, percorsi sempre più impegnativi e faticosi
per mettersi alla prova e Pasquale Giuliani ha fatto una bella sorpresa un po'
a tutti, c'e' chi l'ha accettata e se n'e' fatto una ragione accogliendo
l'esperienza del lungo viaggio di fatica.
La 100 km inizia con il decidere di fare
tale impresa, con il credere di poterci riuscire, con il documentarsi su tali
competizioni, con lo stilare un programma di massima che possa permettere di
concludere tale gara, con il consultare diversi personaggi che hanno compiuto
tale impresa, con il rivolgersi ad un tecnico.
La 100 km non finisce all’arrivo ma con
l’assicurarsi di essere integri all’arrivo e nei giorni successivi. Nella
preparazione della 100 km non bisogna tralasciare nessun dettaglio, è opportuno
ascoltare i suggerimenti di coloro che hanno già sperimentato tale evento sia
per ciò che concerne la gara che per quello che riguarda la preparazione.
Durante la preparazione è consigliabile
svolgere le sedute di allenamento della durata prevista nel proprio programma
di allenamento, così come è importante cercare di partecipare ad alcune gare di
lunga distanza quali le 50-60 km. È importante avvicinarsi alla gara
continuando ad ascoltare i consigli di coloro che ci sono già passati per
quanto riguarda, per esempio, la giusta alimentazione nel periodo precedente la
gara o il saggio recupero pregara.
Importante è anche sapere a cosa si può
andare incontro e come prevenire ciò, per esempio disidratazione, ipotermia,
ecc. Durante la gara di 100 km è importante seguire un approccio volto
all’attenzione, autoconsapevolezza, ascolto interno. Questo approccio permette
di giocare d’anticipo. Essere attenti ai minimi segnali, essere consapevoli di
quello che sta succedendo, ascoltare le proprie sensazioni permette di correre subito
ai ripari, di aggiustare il tiro, di prevenire il peggio.
In una gara lunga 100 km, la cui durata
massima prevista è di venti ore è importante valutare attentamente se la
propria andatura, se è un po’ più veloce di quella di cui ci si può permettere
potrebbe compromettere l’esito della gara. Importante è l’attenzione
all’abbigliamento più adatto in modo da non rischiare, per esempio,
un’eventuale ipotermia. Importante è prevedere l’uso della torcia adeguata se
si prevede di correre nelle ore notturne o comunque per tratti bui.
Per tutti questi motivi, quindi, è
consigliabile giocare d’anticipo, dunque non sottovalutare il minimo dettaglio,
perfino l’eventualità di rischiare di non trovare la propria borsa con il
cambio al punto previsto. La gara inizia quando si considera di voler e poter
raggiungere un certo obiettivo.
Considerato che l’obiettivo è fattibile si
passa all’azione e cioè si stila un programma di massima che possa permettere
di raggiungere l’obiettivo stabilito. È importante anche stabilire degli
obiettivi intermedi che, per quanto riguarda il percorrere una competizione di
100 km, potrebbero essere partecipazioni a maratone e ultramaratone e
allenamenti prolungati per diverse ore.
Diventano importanti non gli obiettivi
intermedi ma quello finale. È importante anche il periodo precedente la grande
meta nel quale si focalizza il più possibile l’obiettivo stabilito mettendo da
parte eventuali distrazioni o altri fattori che potrebbero comprometterne la
riuscita.
L’esperienza sia in modo diretto,
partecipando ad alcune gare, sia attraverso interviste, racconti e testimonianze
da parte di atleti di queste discipline di sport di endurance e di ricerca
personale, mi ha permesso di scrivere alcuni libri, tra i quali "Ultramaratoneti
e gare estreme", edito da Prospettiva Editrice e “Maratoneti e
ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Nei libri enfatizzo gli aspetti della
psicologia dello sport quali la consapevolezza delle proprie risorse e dei
propri limiti, l’autoefficacia individuale, la resilienza che si sviluppa con
la pratica dell’endurance e che diventa utile anche nella vita quotidiana,
tutto diventa più gestibile ed affrontabile, si può fare tutto con studio,
attenzione e senza fretta.
Matteo SIMONE
380.4337230
https://www.libreriauniversitaria.it/libri-autore_simone+matteo-matteo_simone.htm
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