mercoledì 2 ottobre 2019

La 105 km del Gargano con partenza da Cagnano Varano e arrivo a Mattinata


C’ero anch’io alla 105 km del Gargano, organizzata dall’ASD Stracagnano, che ha avuto inizio sabato 28 settembre 2019 alle ore 06.50 con partenza da Cagnano Varano (FG) e per me è terminata alle 19.39 circa, considerato che il mio tempo impiegato è stato di 12 ore e 49 minuti classificandomi 14° nella classifica generale, 12° nella classifica maschile e 3° della categoria SM55.
Per me è stata la 58^ maratona/ultra, la 6^ 100km e ringrazio Pasquale Giuliani per avermi assegnato il pettorale n. 6 e la 2^ 100km del Gargano. Sono contento della mia esperienza faticosa ma portata a termine incontrando vecchi e nuovi amici e correndo l’ultima parte in progressione essendomi risparmiato nella parte centrale soprattutto dopo il 50° km verso Vieste dove c’era un po’ di stanchezza e un caldo insostenibile.
Dei 110 atleti partenti, solo 53 anno concluso la gara di cui 43 uomini e 10 donne. La gara è stata vinta da Fabrizio Severini SM55 in 10h41’33” che ha preceduto Filippo Castriotta SM50 10h42’21”, completa il podio Cosimo Minigrassi SM50 10h42’30”, resta giù dal podio ma 1° di categoria SM 55 Giuseppe Mangione 10h46’34”.
Per quanto riguarda le donne, la vincitrice è stata Luisa Zecchino con il crono di 12h46’22” che ha preceduto Rosa Cordini 12h49’47”, a seguire Alessandra Liberati 13h51’41”, resta giù da podio Maria Moramarco 15h52’30”.
La 100km del Gargano ha messo a dura prova tante persone, ma si sa che gli ultrarunner vanno alla ricerca di dure prove, percorsi sempre più impegnativi e faticosi per mettersi alla prova e Pasquale Giuliani ha fatto una bella sorpresa un po' a tutti, c'e' chi l'ha accettata e se n'e' fatto una ragione accogliendo l'esperienza del lungo viaggio di fatica.
La 100 km inizia con il decidere di fare tale impresa, con il credere di poterci riuscire, con il documentarsi su tali competizioni, con lo stilare un programma di massima che possa permettere di concludere tale gara, con il consultare diversi personaggi che hanno compiuto tale impresa, con il rivolgersi ad un tecnico.
La 100 km non finisce all’arrivo ma con l’assicurarsi di essere integri all’arrivo e nei giorni successivi. Nella preparazione della 100 km non bisogna tralasciare nessun dettaglio, è opportuno ascoltare i suggerimenti di coloro che hanno già sperimentato tale evento sia per ciò che concerne la gara che per quello che riguarda la preparazione.
Durante la preparazione è consigliabile svolgere le sedute di allenamento della durata prevista nel proprio programma di allenamento, così come è importante cercare di partecipare ad alcune gare di lunga distanza quali le 50-60 km. È importante avvicinarsi alla gara continuando ad ascoltare i consigli di coloro che ci sono già passati per quanto riguarda, per esempio, la giusta alimentazione nel periodo precedente la gara o il saggio recupero pregara.
Importante è anche sapere a cosa si può andare incontro e come prevenire ciò, per esempio disidratazione, ipotermia, ecc. Durante la gara di 100 km è importante seguire un approccio volto all’attenzione, autoconsapevolezza, ascolto interno. Questo approccio permette di giocare d’anticipo. Essere attenti ai minimi segnali, essere consapevoli di quello che sta succedendo, ascoltare le proprie sensazioni permette di correre subito ai ripari, di aggiustare il tiro, di prevenire il peggio.
In una gara lunga 100 km, la cui durata massima prevista è di venti ore è importante valutare attentamente se la propria andatura, se è un po’ più veloce di quella di cui ci si può permettere potrebbe compromettere l’esito della gara. Importante è l’attenzione all’abbigliamento più adatto in modo da non rischiare, per esempio, un’eventuale ipotermia. Importante è prevedere l’uso della torcia adeguata se si prevede di correre nelle ore notturne o comunque per tratti bui.
Per tutti questi motivi, quindi, è consigliabile giocare d’anticipo, dunque non sottovalutare il minimo dettaglio, perfino l’eventualità di rischiare di non trovare la propria borsa con il cambio al punto previsto. La gara inizia quando si considera di voler e poter raggiungere un certo obiettivo.
Considerato che l’obiettivo è fattibile si passa all’azione e cioè si stila un programma di massima che possa permettere di raggiungere l’obiettivo stabilito. È importante anche stabilire degli obiettivi intermedi che, per quanto riguarda il percorrere una competizione di 100 km, potrebbero essere partecipazioni a maratone e ultramaratone e allenamenti prolungati per diverse ore.
Diventano importanti non gli obiettivi intermedi ma quello finale. È importante anche il periodo precedente la grande meta nel quale si focalizza il più possibile l’obiettivo stabilito mettendo da parte eventuali distrazioni o altri fattori che potrebbero comprometterne la riuscita.
L’esperienza sia in modo diretto, partecipando ad alcune gare, sia attraverso interviste, racconti e testimonianze da parte di atleti di queste discipline di sport di endurance e di ricerca personale, mi ha permesso di scrivere alcuni libri, tra i quali "Ultramaratoneti e gare estreme", edito da Prospettiva Editrice e “Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Nei libri enfatizzo gli aspetti della psicologia dello sport quali la consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti, l’autoefficacia individuale, la resilienza che si sviluppa con la pratica dell’endurance e che diventa utile anche nella vita quotidiana, tutto diventa più gestibile ed affrontabile, si può fare tutto con studio, attenzione e senza fretta.

Matteo SIMONE 380.4337230
https://www.libreriauniversitaria.it/libri-autore_simone+matteo-matteo_simone.htm

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