Matteo Simone
Per i Mondiali di lunghe distanze del 16 novembre in Argentina a Villa La Angostura, format di gara: 42 Km (D+/- 3100 mt), sono stati convocati 7 atleti.
Uomini: Gabriele Bacchion, Luca Cagnati, Francesco Puppi
(Campione Mondiale 2017), Alessandro
Rambaldini (Campione
Mondiale 2018), Fabio Ruga.
Donne: Barbara Bani, Silvia Rampazzo (Campionessa
Mondiale 2017). Per le distanze classiche, in programma il 15 novembre, sono
stati convocati Xavier Chevrier e Cesare Maestri.
Di seguito, attraverso risposte ad alcune domande approfondiamo la conoscenza di Silvia Rampazzo (Tornado).
Cosa ti ha permesso di essere convocata? “Ho avuto la fortuna di essere tra i preconvocati, grazie al bronzo dell'anno scorso al mondiale.”
Cosa hai scoperto ancora di te stessa attraverso lo sport? “Sto scoprendo sempre più che non amo il lato agonistico dello sport e delle situazioni in genere; che desidero fare sport per sentirmi viva ma non lasciare che la competitività e lo stress del misurarsi in continuazione schiaccino il benessere a cui aspiro.”
Oramai Silvia è una garanzia in Nazionale e quindi un posto per lei c’è sempre. Interessante il suo approccio libero da stress e di competitività in questo sport di fatica in ambienti naturali che alimentano motivazione e passione e voglia di allenarsi duramente per il solo piacere di sperimentarsi e scorrazzare per le montagne.
Oramai Silvia è una garanzia in Nazionale e quindi un posto per lei c’è sempre. Interessante il suo approccio libero da stress e di competitività in questo sport di fatica in ambienti naturali che alimentano motivazione e passione e voglia di allenarsi duramente per il solo piacere di sperimentarsi e scorrazzare per le montagne.
Cos'altro puoi ancora curare per migliorare le tue prestazioni? A cosa
devi prestare un po' più di attenzione? “Credo che, nonostante l'età, qualche margine di miglioramento ci
sarebbe, sia con una preparazione atletica più mirata che con la cura di alcuni
dettagli come l'analisi dei percorsi, lo studio dell'assistenza ai ristori ecc.
ma non sono interessata a esagerare con la preparazione ragionata, sia per
lasciare un po' di spontaneità alla mia passione, sia per riuscire a gestire
meglio imprevisti e fuori programma.”
C’è sempre da imparare e apprendere sia dall’esperienza
personale sia affidandosi ad altri atleti più esperti o altri professionisti
del settore. Ma a volte l’atleta ama scoprire se stesso soprattutto nelle e
difficoltà che si riesce a gestire se si è fiduciosi e attenti e che una volta
superata la criticità si diventa più sicuri ed esperti le prossime volte
incrementando fiducia in sé, resilienza, benessere e performance.
Conosci gli altri atleti convocati? “Del mondiale conosco il percorso, che è
bellissimo, ma non ho idea di squadre e nazioni presenti. Né ora me ne voglio
preoccupare.”
Conoscere il percorso aiuta tanto a livello mentale, si è
più sicuri perché si ha più controllo della situazione, la mente è programmata
per tale percorso e bisogna solo pensare a gestire le forze dando il massimo ma
gestendo le energie fino all’arrivo.
Cosa
ti aspetti da questo mondiale individualmente e di squadra? “La stagione è stata troppo lunga per fare
pronostici su me stessa e sugli altri e purtroppo temo che non ci sarà una
squadra italiana femminile, al momento mi risulta saremo solo in due, se non mi
è sfuggito qualche comunicato.
Io
personalmente sono adesso molto stanca, un po' a livello muscolare e tendineo,
iniziano le contratture ecc., ma soprattutto a livello mentale. Sono però
felicissima che condividerò quest'esperienza (e dividerò ancora una volta la
stanza con Barbara), come ormai da tradizione azzurra, e questo mi motiva a
puntare dritta a Villa la Angostura!”
La buona compagnia, la condivisione di esperienze di fatica
ma allo stesso tempo di piacere nell’indossare una maglia azzurra e la
motivazione solida sono ottimi elementi per invogliare a fare bene e impegnarsi
per un ottima prestazione per se stessi e per l’intera nazione.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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